Voto di scambio tra mafia e politica: all’Unical se ne discute con Pino Masciari

Proseguono i seminari sulla democrazia organizzati dal progetto didattico-scientifico Pedagogia della R-Esistenza, giunto al 6° anno di attività, inaugurati il 20 ottobre dal leader di Resistenza Anticamorra Ciro Corona, e proseguiti il 27 ottobre con la lectio del magistrato Marzia Sabella.

Giovedì 3 novembre, alle ore 15.30 presso l’University club dell’Unical, si discuterà per la prima volta di voto di scambio tra politica e mafie attraverso la Legge Lazzati. Dopo i saluti del rettore Gino Crisci e del direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Franco Altimari, relazioneranno il professore di Storia delle dottrine politiche Spartaco Pupo, il sostituto procuratore di Catanzaro Graziella Viscomi, e l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari. Le conclusioni sono affidate al giudice Romano De Grazia, presidente emerito della Suprema Corte di Cassazione. L’incontro sarà moderato dai docenti Unical Giancarlo Costabile e Rossana Rossi.

“Con questa iniziativa – ha affermato Giancarlo Costabile - vogliamo affrontare esplicitamente e senza ipocrisia il problema del voto di scambio tra politica e mafie. Nel Meridione e in Calabria questo fenomeno sta diventando identitario nelle relazioni sociali: la Legge Lazzati nella sua formulazione originaria si pone come strumento concreto di rottura dell’alleanza tra settori della politica e mondo criminale. Il mondo accademico – ha concluso - deve dare un segnale preciso in questa direzione e assumersi la responsabilità di fare della lotta alle mafie non un business, ma una questione di civiltà e libertà”.

'Ndrangheta: la Regione Calabria vara "Educa agenda - Pillole di legalità"

“Costruire sul territorio calabrese percorsi che entrino nelle scuole, coinvolgendo soprattutto i giovani, rappresenta la via maestra per rompere l’omertà da sempre terreno fertile per il proliferare della criminalità organizzata e per vincere tante resistenze”. 

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia che aggiunge: “In questa direzione, si è sviluppato un proficuo confronto nel corso dell’ultima seduta della Commissione regionale anti 'ndrangheta nella quale il presidente Bova ha riferito dell’iniziativa  Educa agenda - pillole di legalità’ destinata ai ragazzi della scuola media superiore ed alla cui realizzazione sta proficuamente lavorando il giovane reggino, insegnante di discipline artistiche e dipendente del Consiglio regionale, Antonio Federico".

"Attraverso illustrazioni, vignette, fotografie e una grafica fresca e moderna, questo diario-progetto, corredato da pagine che saranno dedicate agli uomini che ogni giorno lottano per combatterla, come Don Luigi Ciotti, i procuratori Gratteri, Cafiero De Rao e molti altri, si caratterizza per il valore aggiunto di parlare ai ragazzi in modo diretto ed efficace, sensibilizzandoli contro la cultura mafiosa e al rispetto della legalità e delle regole che quanto più apprese sui banchi di scuola tanto più riusciranno a fare parte della coscienza comune”.  

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Comune calabrese sciolto per infiltrazione mafiosa

Su proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha approvato lo scioglimento di due consigli comunali nei quali sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali. La deliberazione ha interessato i comuni di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria e di Palazzo Adriano, in provincia di Palermo. Ha partecipato all’esame dello scioglimento di quest’ultimo l’assessore alle attività produttive nella Regione Siciliana Maria Lo Bello, delegata dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, invitato a norma dello Statuto siciliano.

'Ndrangheta, i nomi dell'operazione "Nexum"

1.    Nella mattinata odierna - 27 ottobre 2016 -, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione ad un Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto nei confronti di  cinque persone, ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata “Cosca Paviglianiti" operante nei comuni di San Lorenzo (RC), Bagaladi (RC) e Condofuri (RC), con ramificazioni anche nel comasco e ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di associazione di tipo mafioso e di molteplici episodi di estorsione e tentata estorsione aggravate dalle modalità mafiose.

2.    I provvedimenti, emessi dalla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria- Direzione distrettuale antimafia eseguiti a Guidonia (RM), Lomazzo (CO), Melito di Porto Salvo (RC) e Bagaladi (RC), hanno raggiunto:

­   Paviglianiti Natale, di anni 46 da San Lorenzo (RC), di fatto domiciliato a Lomazzo (CO);

­   Paviglianiti Natale David, di anni 26 da San Lorenzo;

­   Leone Francesco alias “nano”, di anni 29 da Melito Porto Salvo (RC;

­   Polimeni Salvatore, di anni 46 da Melito di Porto Salvo, residente a Guidonia (RM);

­   Chinnì Angelo Fortunato, di anni 36 da Melito di Porto Salvo Melito.

 

Le indagini, avviate dalla Compagnia carabinieri di Melito Porto Salvo, hanno consentito di cristallizzare diversi episodi di estorsione e tentativi di estorsione posti in essere dalla citata cosca in un arco temporale compreso tra il 2015 ed il 2016. I gravi e molteplici episodi di estorsione e di tentata estorsione, tutti posti in essere con le tipiche modalità mafiose, hanno riguardato un’azienda attiva nel settore della grande distribuzione. La penetrante attività informativa e di controllo del territorio, svolta dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, ha consentito di accertare l’avvicinamento dei titolari della ditta in questione, da parte di soggetti considerati dagli investigatori vicini ed organici alla cosca Paviglianiti. I militari dell'Arma hanno, inoltre, accertato un altro episodio di natura estorsiva, posto in essere da appartenenti alla cosca Paviglianiti, che ha visto vittima il proprietario di un noto lido di San Lorenzo (RC), al quale veniva chiesto di recuperare “un pensiero”, in considerazione dell’appena conclusa stagione balneare, richiesta alla quale il titolare del lido decideva di opporsi, salvo poi subire, il successivo mese di maggio, il danneggiamento di un mezzo d’opera impiegato nella preparazione del lido per la stagione balneare 2016.

'Ndrangheta, in corso operazione dei carabinieri

Dalle prime ore di oggi nella provincia di Reggio Calabria ed in quelle di Roma e Como, è in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria per l’esecuzione di 5 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nonché di numerose perquisizioni. I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso.

Mafia, Ferrara (M5S): “Più vicino il reato europeo di associazione a delinquere”

“Da oggi è più vicina l'introduzione nella legislazione europea del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”. E' quanto ha dichiarato Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, dopo l’approvazione al Parlamento europeo della relazione sulla lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione di cui è relatrice (545 voti favorevoli, 91 voti contrarli e 61 astensioni). “Dal nostro ingresso al Parlamento europeo il Movimento 5 Stelle si è da subito impegnato per la lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso: con questa risoluzione compiamo un significato passo in avanti in ambito nazionale ed europeo. I ventotto Stati membri hanno ventotto diversi codici penali, non sempre adeguati a contrastare tutti i fenomeni criminosi: con il nostro lavoro invitiamo la Commissione a introdurre nella legislazione europea norme comuni per combattere le organizzazioni criminali. In particolare, chiediamo di rivedere la legislazione europea sulla confisca dei beni e sul loro riuso sociale, di introdurre l’interdizione dai pubblici uffici per chi è stato condannato in via definitiva per riciclaggio, corruzione, associazione a delinquere o per altri reati gravi, oltre alla presentazione entro il 2017 di proposte legislative per tutelare e proteggere i whistleblower”, prosegue l’eurodeputata.  “Oggi - ha concluso - il Parlamento europeo ha fatto proprio uno dei principi più importanti del Movimento 5 Stelle: chi è stato condannato in via definitiva non può candidarsi a cariche elettive e non può avere incarichi di nessun tipo nella pubblica amministrazione”, conclude Laura Ferrara.

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In Calabria il record di comuni sciolti per mafia

Dal 1991 al 2014 sono stati sciolti per mafia 258 comuni. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dall'associazione Openpolis che ha analizzato il fenomeno degli scioglimenti anticipati degli organi elettivi dei comuni. Dal rapporto, pubblicato al termine dello studio, emerge che, nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2014, sono state sciolte a causa di infiltrazioni mafiose ben 171 amministrazione cittadine. In cima alla lista, ovviamente, figurano le regioni meridionali dove l'incidenza ha superato il 97 per cento, a fronte del 2 al nord e dello 0,5 al centro. Nell'Italia settentrionale il fenomeno è cresciuto tra il 2010 ed il 2014, con quattro casi. La regione in cui è stato sciolto il maggiorn numero di comuni è la Calabria (70 casi), seguita da Campania (52) e Sicilia (43). Le tre realtà territoriali hanno collezionato complessivamente il 96,44 per cento dei casi. In particolare, "Il dato della Calabria, oltre a essere il più alto a livello nazionale, mostra anche un forte incremento nell’ultimo periodo. Dal 2001 al 2009 la regione aveva una media annua di 4,7 provvedimenti per mafia, mentre nei 4 anni successivi il dato risulta raddoppiato e si arriva a 8,2". La Calabria insieme alla Campania spicca anche per un altro primato, ovvero il numero di comuni sciolti per ben tre volte. "Dal 1991 a oggi - si legge nel rapporto - da quando cioè è stata introdotta la possibilità di sciogliere un’amministrazione per i condizionamenti da parte della criminalità organizzata, 9 comuni sono stati commissariati per mafia in 3 diverse occasioni. Nello specifico parliamo di: Casapesenna (CE), Casal di Principe (CE), Grazzanise (CE), Melito di Porto Salvo (RC), Misilmeri (PA), Roccaforte del Greco (RC), S. Cipriano D’Aversa, S. Ferdinando (RC) e Taurianova (RC). Quattro sono in provincia di Caserta, altri 4 di Reggio Calabria e 1 nella provincia di Palermo. Come se non bastasse, oltre al normale periodo di amministrazione straordinaria che può durare dai 12 ai 18 mesi, per tutti i comuni in questione è stata decretata la proroga per arrivare al massimo di 24 mesi consentito dalla legge".

Nicotera: caso elicottero ed infiltrazioni mafiose, il sindaco getta la spugna

Franco Pagano si è dimesso. Il sindaco di Nicotera ha lasciato la carica di primo cittadino che ricopriva dal 2012. Nella lettera di dimissioni, protocollata questa mattina, non sono indicati i motivi della scelta. Molto probabilmente, sulla decisione hanno pesato le polemiche e l'inchiesta giudiziaria scaturite dal controverso episodio dell'atterraggio di un elicottero, con a bordo una coppia di sposi, su una piazza della cittadina. Come se non bastasse, sugli organi elettevi dell' Ente pendeva la spada di Damocle dello scioglimento per infiltrazione mafiosa. Nei giorni scorsi, infatti, la Prefettura di Vibo Valentia ha trasmesso al Viminale la relazione vergata dalla commissione d'accesso agli atti nominata, il primo febbraio scorso, dal Prefetto di Vibo Valentia. L'esperienza politica di Pagano è iniziata nel Partito comunista ed è proseguita nel Pd. Dopo aver ricoperto le cariche di consigliere ed assessore al comune di Nicotera, nel 2012 era approdato alla guida del Comune a capo di una lista civica.

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