Vibo, domani il concerto del duo Parisi - Maiorca

Vibo Valentia – Giovedì 20 maggio 2021 alle ore 18,00 sarà inaugurata presso l’Auditorium dello Spirito Santo la stagione dei concerti di Vibo Valentia con il concerto del duo pianistico composto dal violinista Lorenzo Parisi e dal pianista Giuseppe Maiorca.

La manifestazione, organizzata grazie alla feconda sinergia che da anni intercorre fra AMA Calabria e Conservatorio di Vibo Valentia diretto dal M° Vittorino Naso, segna il ritorno ai concerti dal vivo dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia. Il concerto di giovedì è il primo di una lunga serie che vedrà impegnati solisti e complessi da camera di fama internazionale a fianco di giovani talenti del conservatorio vibonese.

L’inaugurazione è affidata al duo composto da Lorenzo Parisi e Giuseppe Maiorca la cui trentennale amicizia si è trasformata in un sodalizio musicale stabile e consolidato. Il repertorio eseguito in questo lungo tempo tocca tutti gli stili e le epoche, dal Settecento (Corelli, Vitali, Tartini ecc.) al Classicismo (Mozart e Beethoven), dal Romanticismo (Brahms, Schumann, Grieg, Tchaikovsky, Elgar ecc.) al Novecento italiano ed europeo (Martucci, Longo, Bettinelli, Bartok, Dvorak, Kreisler ecc.). In duo, ed in trio con il violoncello, si sono esibiti nelle principali città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Bolzano, Messina, Catania, Savona, Pescara, Imperia, Udine, Spoleto, Sassari, Aosta, Trieste, Verona ecc.) in Spagna, in Francia, in Belgio e in Repubblica Ceca appassionando sempre il pubblico per l’intensità delle proprie esecuzioni e riscuotendo consensi dalla critica.

Lorenzo Parisi, allievo del M° Riccardo Brengola, si è diplomato in violino presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, proseguendo la propria formazione, dal 1989 al 1994, con Pavel Vernikov. In quegli anni, numerosissimi sono stati gli incontri con altri autorevoli maestri (Z Giles, I. Gruber, A. Lieberman, S. Kimanen, B. Rigutto, A. Specchi, R. Rudin) che gli hanno consentito di approfondire lo studio del violino e della musica da camera. Ampia e qualificata la carriera professionale che lo ha visto impegnato in attività sinfoniche e da camera con l’Orchestra Rossini di Pesaro, l’Orchestra Romana Internazionale, l’Orchestra da Camera di Belluno, l’Orchestra Philharmonia Mediterranea, l’Orchestra da Camera di Bruxelles, ecc. Fra tutte queste attività spicca quella svolta con CARME (formazione composta da solisti del Teatro alla Scala) con cui ha suonato in alcune delle sale più prestigiose d’Italia e di Francia (Strasburgo: Palais de la Musique et des Congrès – Digione: Teatro Municipale). Vincitore nel 1991 di una borsa di studio della CEE, ha collaborato da solista con musicisti di fama internazionale come F. Cusano, S. Kimanen e A. Bonucci; ed in orchestra con illustri direttori e strumentisti quali Muller, Franci, Canpori, Sasson, Gardford, Pradella, Mayer, Rossi, Oppitz, Carmignola, ecc. Ha realizzato oltre centinaia di concerti suonando nei principali centri italiani ed europei (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Bolzano, Pisa, Trento, Pesaro, Ferrara, Sassari, Trieste ecc., ed all'estero in Spagna, Francia e Rep. Ceca). Ha registrato per la RAI da solista e con orchestra. Già Direttore Artistico del Festival di Musica da Camera Italiana (1992 – 1995), dal 1994 è Direttore Artistico dell’Associazione Musicale “M. Quintieri”. Dal 2014 al 2017 è stato Direttore Artistico del Teatro di tradizione “Alfonso Rendano” di Cosenza e della sua Orchestra Sinfonica. Nel 2015 è stato nominato socio dell’Accademia Cosentina, una delle istituzioni culturali più antiche d’Italia (anno 1511). Suona un Antonio Sgarbi del 1909.

Giuseppe Maiorca, di origini siciliane, ha iniziato a suonare il pianoforte fin dall’età di sei anni sotto la guida del maestro Luciano Luciani, poi di Valentino Di Bella e Antonio Di Donna. Il maestro Elvio Leggiero è stato il suo insegnante di composizione in conservatorio. Ha continuato a perfezionarsi con Michele Marvulli e Bruno Mezzena; inoltre, per molti anni, in Francia ed in Italia, è stato allievo di Aldo Ciccolini, sodalizio prima didattico, poi di grande amicizia, che ha improntato fortemente tutta la sua carriera artistica. Dopo il Diploma italiano, la sua intensa formazione accademica è stata coronata dall’ARCM Performing Diploma, che ha conseguito presso il Royal College of Music di Londra con Menzione d’onore (1987). Il suo grande repertorio solistico, che testimonia una costante ed appassionata ricerca, oltre alla tradizione vanta anche interpretazioni di opere musicali poco eseguite, in particolar modo di autori appartenuti al Novecento italiano. Da oltre quarant’anni tiene concerti in tutte le maggiori città italiane e in Spagna, Francia, Svizzera, Grecia, Belgio, Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Russia. Le sue masterclass di perfezionamento pianistico sono state seguite da studenti di prestigiose istituzioni (Verano Musical de Zumaya, Spagna; Semaine de Piano de Blonay - Fondation Hindemith, Svizzera; Conservatori Superiori di Malaga, Badajoz, Saratov, Oviedo, Granada e Sevilla; Università Chopin di Varsavia). Vanta collaborazioni cameristiche con strumentisti di fama internazionale: Timofei Dokshitzer, Hidetaro Suzuki, Marçal Cervera, Arturo Bonucci, Alain Marion e Maxence Larrieu. Fa parte di prestigiose giurie di concorsi di esecuzione musicale nazionali e internazionali. Dal 1981 è docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Cosenza: alcuni dei suoi allievi si sono affermati in importanti concorsi, ed hanno intrapreso significative carriere.

Il programma di sicuro interesse prevede l’interpretazione della Sonata op.82 e Salut d’amour di Sir Edward William Elgar, della Romanza op.40 per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven, della Legend di Henryk Wieniawski,  (1835 – 1880), della Meditation de Thais di Jules Massenet e dello Scherzo (dalla FAE Sonata) di Johannes Brahms.

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Allarme antrace nel Vibonese, tre persone in ospedale

Con l'epidemia di coronavirus in fase calante, giusto per non farsi mancare nulla, nel Vibonese arriva l’antrace.

L'infezione - da quanto riporta Il Quotidiano del Sud - avrebbe colpito tre persone, attualmente ricoverate nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia.

I contagiati sarebbero il titolare di un allevamento della zona del Monte Poro e due addetti ad un macello venuti in contatto con un animale infetto.

Sia il mattatoio che l’allevamento sarebbero stati posti sotto sequestro dal personale del servizio veterinario dell’Asp.

L'antrace, anche detta carbonchio, come riportato dal sito Epicentro, dell'Istituto superiore di sanità è "una infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis, un germe produttore di spore che possono sopravvivere a lungo nell’ambiente e che si manifesta comunemente in animali erbivori selvatici e domestici, fra cui i gatti, le pecore, le antilopi, le capre, i cammelli. Colpisce anche gli uomini con forme più lievi che interessano la cute e forme settiche più gravi (ma più rare) legate all’inalazione delle spore che possono anche condurre al decesso.

La via di contagio più comune è quella che deriva dal contatto con animali infetti, soprattutto durante la lavorazione di derivati animali come pelo, pelle, lana e ossa. Per questo motivo, il carbonchio è frequente nelle zone agricole in cui la malattia è comune nel bestiame.

 L’antrace rientra tra gli agenti considerati utilizzabili per le armi batteriologiche perché le spore possono essere disseminate per via aerea e causare gravi casi di antrace da inalazione. Tuttavia, la dose di spore necessaria per un attacco biologico è estremamente elevata.

L’infezione avviene solo quando il batterio si trova sotto forma di spora, stadio in cui il microrganismo è estremamente resistente ad ambienti esterni avversi. A differenza di altre zone geografiche in cui la malattia è stata quasi del tutto eliminata tra gli animali, in Italia fino a tempi recenti si sono verificati casi di carbonchio animale e occasionalmente viene registrato anche qualche caso nell'uomo.

[...] La trasmissione diretta da uomo a uomo è estremamente improbabile, quindi avere contatti o visitare un paziente contagiato non comporta grossi rischi. Le vie di trasmissione riconosciute per l’antrace fra gli esseri umani sono quella respiratoria, quella cutanea e quella gastrointestinale. Il tempo di incubazione varia da poche ore a 7 giorni. È dunque possibile contrarre il carbonchio in tre modi:

  • per inalazione di una quantità consistente di spore batteriche (oltre 8 mila). Non è certo la forma di trasmissione preferenziale in condizioni normali, ma è la modalità prevista nel caso di attacchi batteriologici che liberano nell’aria le spore. Porta alla morte nella grande maggioranza dei casi. I primi sintomi compaiono entro una settimana e sono quelli tipici di un raffreddore, che si complica in brevissimo tempo fino a grossi problemi respiratori polmonari
  • per contatto, attraverso la pelle, quando le persone toccano animali infetti e la spora batterica sfrutta piccoli tagli o lesioni cutanee per entrare. Si manifesta inizialmente con un rossore localizzato simile alla puntura di un insetto. In un paio di giorni si trasforma in una piccola ulcera e, di conseguenza, le linfoghiandole nei tessuti sottostanti si gonfiano. È letale in circa il 20% dei casi
  • per via gastrointestinale, con il consumo alimentare di carne e alimenti contaminati. I primi sintomi sono nausea, perdita di appetito, vomito, febbre e diarrea. L’infezione intestinale da antrace è letale dal 25 al 60% dei casi".

 

Vibo, il Rotary club a sostegno dell’imprenditoria calabrese

Grande partecipazione e interesse da parte della cittadinanza, istituzioni, imprenditori e politici alla tavola rotonda organizzata dal Rotary club Vibo Valentia, presieduto dall’avvocato Sonia Lampasi, a favore dell’imprenditoria calabrese.

L’incontro è stato aperto con il saluto istituzionale del sindaco Elio Costa che, oltre a complimentarsi con gli organizzatori, ha voluto dare un proprio contributo al tema.

Con imprenditori, associazioni del settore, esperti e docenti universitari si è quindi analizzata in primis la situazione attuale delle imprese in Calabria, le difficoltà che affrontano quotidianamente, per poi guardare al futuro, alle possibilità di sbocco per i giovani e alle criticità da superare.

Innocenza Giannuzzi, presidente Agricoop e Blu Calabria, una delle promotrici dell’evento, ha sottolineato l’importanza per gli imprenditori di essere uniti per la tutela dei propri diritti e dei passi avanti e problemi risolti grazie alla coesione.

Francescoantonio Stillitani, imprenditore e past president del Rotary club Vibo Valentia, si è soffermato sulle criticità derivanti dalla farraginosa burocrazia e dal lungo iter per ottenere credito d’impresa.

A seguire Antonino Roschetti ha trattato il tema della Zona rconomica speciale del Porto di Gioia Tauro, delle potenzialità e delle possibilità occupazionali a essa legate. A chiudere Domenico Olivadoti, aziendalista, ha delineato il quadro generale delle imprese calabresi.

Tutti i relatori hanno comunque dato un fattivo contributo evidenziando come l’imprenditoria calabrese è oggi fortemente motivata a far crescere la Calabria nel segno della legalità e meritocrazia. Soddisfazione è stata espressa dalla presidente del Rotary club Vibo Valentia, Sonia Lampasi per l’interessante spunto riflessivo e occupazionale che il club ha potuto fornire con questo incontro.

 

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