Volley: la Tonno Callipo a Verona a caccia di punti

Dopo la gara casalinga  persa contro Trento, i giallorossi viaggiano alla volta di Verona con l’obiettivo di lottare alla pari contro la quarta forza del campionato.
Una Tonno Callipo che ha lavorato bene in palestra in settimana e che è pronta ad affrontare una nuova difficile sfida. Una partita da affrontare con la massima concentrazione per provare a non  tornare in Calabria a mani vuote.

La squadra ha però dovuto affrontare gravi problemi logistici in virtù dello  sciopero dei trasporti che, ieri, ha portato alla cancellazione il volo che doveva portare la squadra da Lamezia all’aereoporto di Orio al Serio (BG). Preso atto dell’annullamento del volo, la Tonno Callipo è partita in treno, ma un guasto alla locomotrice ha costretto i giallorossi a rimanere fermi  nella stazione di Amantea (CS) per parecchio tempo.


Il pre-gara di François Lecat: “A Verona ci aspetta un’altra partita molto difficile contro una grande squadra. Sono stato veramente bene nei  due anni trascorsi in maglia Calzedonia, sia sotto il profilo sportivo che umano. Sono stati due anni che mi sono serviti a crescere, ma tutto ciò ora fa parte del passato perché quando scenderò in campo penserò solo a giocare bene per Vibo. Sarà un match duro, ma noi dobbiamo continuare a crederci e giocare sempre più una pallavolo che ci consenta  di arrivare al risultato”

Quella di Verona, per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia sarà la partita n° 300 nella massima serie tra Regular Season, Play-Off scudetto, Play-Off per il quinto  posto, Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Per quanto riguarda la Calzedonia Verona, la squadra scaligera è stata profondamente rinnovata in estate, al fine di affrontare al meglio i molteplici impegni tra Campionato, Coppa Italia e il ritorno in Europa con la Coppa CEV. Tanti gli arrivi a disposizione del confermato coach Nikola Grbic: i ritorni in gialloblù di Pesaresi, Spirito, Birarelli e Pajenk, la prima volta in SuperLega per lo statunitense Jaeschke, l’iraniano Manavinezhad e il bulgaro Grozdanov, le novità di Marretta e Maar, che già militavano nel campionato italiano. Una Verona che ha dovuto fronteggiare un periodo di difficoltà ad inizio campionato, per via anche di molteplici infortuni (su tutti Djuric), ma che si sta riprendendo alla grande. Dopo il successo di mercoledì scorso a Bari contro Castellana Grotte, infatti, gli scaligeri hanno raggiunto il quarto posto in classifica.

Il tecnico di casa Grbic dovrebbe puntare su Spirito in regia, Stern opposto, Mengozzi (che dovrebbe essere ancora una volta preferito all’acciaccato Birarelli) e Pajenk al centro, in posto 4 si giocano due posti Maar, Jaeschke e l’iraniano Manavinezhad, libero Pesaresi. Coach Tubertini potrebbe puntare su Coscione al palleggio, Patch opposto, Costa e Verhees al centro, Antonov e uno tra Lecat e Massari in posto 4, Marra libero. Domagala e Presta pronti a dire la loro, dall’inizio o a partita in corso, così come avvenuto nel
match contro Trento.

Sono ben 29 i precedenti tra le due compagini con il bilancio a favore della Tonno Callipo che ha conquistato 16 successi a fronte di 13 sconfitte. Tre gli ex di turno: Marretta tra le fila di Verona, Coscione e Lecat tra le fila di Vibo.

Gli arbitri della sfida saranno Marco Zavater di Roma e Fabrizio Pasquali di Ascoli Piceno 

La gara potrà essere seguita in diretta streaming su Lega Volley Channel  visibile a pagamento (al costo di € 2,90 sulla piattaforma Eleven Sports  (sportube). Diretta radiofonica su Radio Onda Verde dalle ore 20:25.
Differita su Volley Channel, canale 649 del DTT, visibile in tutta la Calabria, martedì 18 dicembre alle ore 21:30. Diretta testuale, infine, sui social  della Tonno Callipo con aggiornamenti su facebook (Volley Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia), twitter (@volleytonnocall) ed instagram (tonno_callipo_volley).

Sede calabrese a Bruxelles, Ferrara (M5S) “Un costo inutile per i cittadini”

«Non ci è riuscito il presidente della Regione Calabria a rendere operativa la sede calabrese a Bruxelles che è rimasta, così come in passato, un costo inutile a spese dei cittadini calabresi».

È quanto afferma l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara, riferendosi alla sede di rappresentanza della Regione Calabria nella città che ospita il Parlamento europeo.

«A luglio viene pubblicato un avviso pubblico per la selezione di 5 consulenti “di supporto al coordinamento tecnico delle attività di programmazione settoriale e territoriale del POR Calabria FESR FSE 2014/2020 e la sua integrazione con la Cooperazione Territoriale Europea, per la sede di Bruxelles della Regione Calabria”. Siamo quasi a fine dicembre ed ancora nessuna selezione è stata effettuata – lamenta la Ferrara – anzi, ad ottobre viene sospesa la selezione fino a data da “determinarsi” così come è possibile apprendere dal sito Calabriaeuropa. La sede non ha un organico effettivo ed “ufficiale” da novembre 2015. Sin dal mio insediamento al Parlamento europeo ho ripetutamente chiesto che la sede diventasse operativa al pari di quelle di altre Regioni. Poteva essere un punto di promozione, informazione e perché no, anche di formazione e invece, fatta eccezione per qualche convegno/parata, è solo una voce di spesa del bilancio regionale. Dal 2015 la sede risulta formalmente scoperta di risorse anche se più di una volta al suo interno era presente un esperto del Laboratorio Calabria 2020, il cui contratto risultava scaduto e non rinnovato. A distanza di quasi tre anni, anche su questa situazione il governo regionale non ha certo brillato per trasparenza, oltre a non aver intrapreso la famosa “svolta” rispetto a quello precedente. Chiedo maggiore chiarezza sulla funzione della sede che si è connotata più come un ufficio privato che come un punto di riferimento in Europa».

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Calabria, ritirata dal mercato provola pericolosa per la salute

In seguito ad una campionatura in autocontrollo effettuata dal Caseificio F.lli Gentile snc di Carlopoli, è stata riscontrata la presenza di provole contaminate da listeria monocytogenes. Pertanto è necessario la restituzione delle provole acquistate presso il punto vendita del caseificio in quanto a rischio per la salute dei consumatori.

Il prodotto contaminato ha il seguente nome commerciale: Provola formaggio a pasta filata di latte di mucca; il marchio del prodotto: Provola; nome o ragione sociale dell'Osa con cui il prodotto è commercializzato: F.lli Gentile snc via Bellavista Carlopoli; Lotto di produzione: 27; marchio di identificazione dello stabilimento: IT 18/131/CEE; data di scadenza o termine minimo di consumazione: preferibilmente entro il 27/01/2018. Descrizione peso / volume unità di vendita: Kg 1,5 circa. Motivo del richiamo: Presenza di listeria monocytogenes. Avvertenze: Restituire il prodotto presso il punto vendita o contattare il numero: 3396168277.

I componenti della sede di Lamezia Terme del servizio veterinario Area C dell'Asp di Catanzaro, diretto dal Giuseppe Caparello, hanno provveduto al sequestro sanitario delle provole in giacenza presso il caseificio per la successiva distruzione, verificando nel contempo le procedure del richiamo del prodotto venduto direttamente ai consumatori.

La listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce l’uomo e gli animali. Seppur rara, la listeriosi è spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nell’Unione europea sono stati segnalati circa 1 470 casi nell’uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7 %. La listeria si trova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio.

La cottura a temperature superiori a 65 °C uccide i batteri. Tuttavia il batterio può essere presente in diversi alimenti pronti e, a differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C).

Considerata la resistenza del batterio, insieme agli elevati tassi di mortalità nell’uomo, la manipolazione sicura degli alimenti riveste un’importanza capitale per tutelare la salute pubblica. Nelle persone infette i sintomi variano, da lievi sintomi simil-influenzali, come nausea, vomito e diarrea, a infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali. Le persone più sensibili alle infezioni da listeria sono gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con deficit del sistema immunitario.

 

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Caso Calenda, Ferro e Tallini replicano a Romeo

"La difesa d’ufficio che Sebi Romeo fa del presidente Oliverio rispetto al caso Calenda - quando avrebbe fatto meglio a lasciar cadere un velo pietoso sulla vicenda -  ci costringe a rimarcare ulteriormente la gravità delle esternazioni del ministro dello Sviluppo economico".

È quanto affermano i consiglieri regionali Wanda Ferro e Domenico Tallini (Gruppo misto), che proseguono: "Romeo ci accusa di stigmatizzare notizie infondate, quando le parole del ministro Calenda sono state chiare e inequivocabili, e riprese da tutti gli organi di informazione. Il tweet con cui il ministro Calenda ha dichiarato di essere stato 'impreciso' soltanto in serata, dopo che Oliverio gli ha ricordato la firma dell’accordo del 26 luglio scorso, non allevia la gravità del contenuto delle sue dichiarazioni. Altro che rettifica! Affermando soltanto di essere stato 'impreciso”, è come se il ministro avesse detto: “Ho sbagliato a dire che ci siamo visti una sola volta per sbaglio, perché quella volta non è stato per sbaglio, ma avevamo un regolare appuntamento!”. Ciò quando ci saremmo aspettati una interlocuzione costante, magari quotidiana, tra il presidente della Regione Calabria e il ministro dello Sviluppo economico, così come è avvenuto per la Campania! Era quello il senso del ragionamento di Calenda e non è stata certo l’imprecisione dell’espressione a cambiarne la sostanza. Non accettiamo certo da Romeo accuse di mistificazione -  il quale sa bene che nei confronti della minoranza non ha dato grande prova di credibilità - ed è evidente che le gravi dichiarazioni del ministro, riportate puntualmente dalla stampa, non potevano che procurarci allarme e preoccupazione. Non siamo tanto sprovveduti da non comprendere che la piccola chiosa con cui Calenda ha risposto ad Oliverio aveva l’obiettivo di non aggravare ulteriormente l’imbarazzo politico-istituzionale causato da un vero e proprio atto di denuncia delle gravi inefficienze dei governi meridionali, coinvolgendo senza smentita alcuna quello calabrese”.

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Romeo (Pd) replica alle dichiarazioni di Ferro e Tallini

“Il ministro Calenda ha pubblicamente dichiarato di essere stato impreciso nelle sue esternazioni sul presidente Oliverio, i consiglieri Ferro e Tallini farebbero bene a guardare oltre i loro pregiudizi politici evitando di stigmatizzare notizie infondate. Travolti da un attacco di ansia da prestazione non hanno, infatti, neanche considerato l’immediata rettifica del ministro”.

E’ quanto asserisce il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, secondo cui “Il lavoro di Mario Oliverio, iniziato con la ricognizione dei danni fatti dai suoi predecessori, in questi anni si è diffuso su ogni fronte con la costanza e la precisione che hanno sempre contraddistinto la sua figura politica. Al di là delle parole di Calenda e delle legittime differenze di vedute sui contenuti politici delle nostre azioni amministrative, i due consiglieri avrebbero dovuto avere l’onesta intellettuale di non derubricare l’impegno del presidente a mero interesse in ambito sanitario. Dimostrano così ai calabresi - spiega Romeo -  l’incapacità di distinguere i fatti dalle opinioni, la critica costruttiva dallo sterile attacco, i gossip dalla realtà. Non é mistificando quest’ultima che inganneranno i cittadini e, a tal proposito, si preoccupino delle esperienze di governo locale che li vede tristemente protagonisti”.

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La Calabria, prima e dopo l'unità d'Italia

La querelle sulle vicende pre e post unitarie dell’Italia, è stata studiata e dibattuta da moltissimi ricercatori. Ne son venute fuori delle verità storiche che mettono in risalto ciò che in passato era il Regno delle Due Sicilie. Sud Italia, con una economia positiva, dati Quaderni Banca d’Italia. Sud con uno stato sociale e culturale avanzato. Sud con lavoro e senza disoccupazione, dati SVIMEZ. La Calabria, oggi la è regione più povera dell’intera Europa, ma nel periodo pre unitario, dati SVIMEZ, era una delle regioni più industrializzate della penisola italiana e lo rimase, nonostante la chiusura della sua industria pesante, sino alla prima guerra mondiale. Solo dopo l’unificazione, nasce la questione meridionale, con il Sud ridotto a colonia del Nord che, avendo un nuovo bacino di acquirenti, oltre 9 milioni di “affamati”, diventa più ricco e opulento. Fiumi d’inchiostro sono stati versati da autorevoli storici: Gramsci, Lucarelli, Gobetti, ecc…, ma nonostante ciò nulla è mutato nel Sud e in particolare in Calabria.

E’ risaputo, che l’economia è il motore della storia. Ma l’economia viene attivata da scelte politiche. Di conseguenza, non avendo la Calabria economia, essa non ha politica. E, non essendoci la politica, i politici calabresi è come se non esistessero. Esistono i “partiti”, sia di destra, sia di sinistra, sia di centro, ma sono tenuti in scarsa considerazione nella stanza dei bottoni romana.

Non si spiega come mai pur avendo il meridione, e in particolare la Calabria e la Sicilia i più alti rappresentanti dello Stato: Mattarella, Grasso e Minniti, non si riesca a migliorare le sorti del Meridione. Mi viene da pensare, che i nostri governanti nelle loro riunioni, giochino a Monopoli, è che i veri governanti siano altri. Mi viene da pensare che il potere risieda altrove e non nel senato o alla camera dei deputati. Potere occulto, vero potere, che vuole mantenere, il Sud come un mercato per il Nord.

Le disparità si avvertono. Gli investimenti pubblici: 296 euro pro-capite al centro-nord, 107 al Sud. Nella P.A. la spesa corrente al Sud è pari al 71% di quella del centro-nord.

Sarebbe ora di reagire, iniziando a colpire l’economia del nord che cresce grazie al Sud. Il 14% del PIL del centro nord è dovuto ai consumi delle regioni Meridionali. Dove la ex Fiat potrebbe vendere i suoi prodotti? In Germania? In Francia? In Giappone? Non credo proprio. E la Parmalat? E la Motta? Dove potrebbero vendere? Sempre giù al Sud. Le propagande televisive ci bombardano, invitandoci ad acquistare tali prodotti, come se il meridione non producesse nulla, come se il Meridione fosse una landa desolata. Mi soffermo solo sulla produzione dell’olio d’oliva. Il Sud produce quasi il novanta per cento di tutto l’olio nazionale. La Calabria si attesta al 34%, la Puglia al 36%. L’Umbria l'uno per cento, la Toscana il 2. Ciò nonostante le aziende del centro nord “oliano” tutta l’Italia. Da dove portano il loro olio? Non si potrebbe pensare ad una politica agricola di trasformazione e vendita del prodotto direttamente nei luoghi e dai luoghi di produzione?

Come uscirne?

Si potrebbe e si dovrebbe, incentivare il “compra solo prodotti del Sud”. Si potrebbero ritirare tutti i risparmi depositati nelle banche e negli uffici postali, gestite tutte dai capitalisti del nord. Si potrebbe chiedere ai nostri amministratori regionali che legiferassero affinché le aziende del Nord che vendono i loro prodotti qui da noi pagassero le loro tasse nei luoghi di vendita. Ma non basta, bisogna recidere alla radice la mala politica impostaci dall’alto e fare leva sul forte senso di appartenenza di un popolo che ha sempre subito che ora ha voglia di dire basta. In Calabria non esiste un movimento o un partito che abbia a cuore le sorti della regione. I molti che si astengono dal votare lo fanno perché non credono nei politici attuali e nelle loro promesse. In passato in Calabria fu fondato il Movimento Meridionale che avrebbe potuto far sentire la voce dei cittadini calabresi, purtroppo non ebbe molta fortuna. Se è vero che la storia è fatta di corsi e ricorsi credo che dopo aver sviscerato le vicende storiche del passato e fattone le dovute considerazioni, sia giunto il momento di creare una entità politica, un movimento politico popolare che, a fianco delle associazioni culturali, ridia la voce ai meridionali e ponga in essere azioni democratiche atte a far emergere e portare a compimento le giuste istanze di un popolo che si è “rotto” di emigrare, di pagare tasse, di essere considerato il figlio di un Dio minore e di ricevere solo le elemosine da parte di uno Stato che continua a discriminare i cittadini del Sud.

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Wanda Ferro (Gruppo misto): "Le dichiarazioni del ministro Calenda fanno gelare il sangue"

Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto):

“Le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico Calenda fanno gelare il sangue. Per quasi tre anni ci è stata propinata l’immagine di un Oliverio impegnato in un continuo confronto con il governo nazionale per ottenere risorse e progetti di sviluppo per la Calabria, ci eravamo ormai convinti che il nostro presidente fosse poco presente in Calabria perché costretto a continui viaggi a Roma per portare nei palazzi che contano le istanze della Regione. Oggi scopriamo che a non avere attenzione per la Calabria non è il governo nazionale, ma proprio quello regionale, e che Oliverio nella Capitale ci è andato soltanto per chiedere al ministro Lorenzin la testa del commissario Scura - tornando a casa a mani vuote - mentre sulle questioni riguardanti lo sviluppo economico in tre anni non si è degnato neppure di fare una telefonata al ministro. Intervenendo a Napoli il ministro Calenda è sembrato quasi esterrefatto per il comportamento di Oliverio, dicendo testualmente: “Il presidente della Regione Calabria l'ho visto una volta per sbaglio, non è mai venuto a dire che facciamo? Che strumenti abbiamo?”.  

Non abbiamo motivo di credere che da parte del ministro Calenda sia in atto un tentativo di strumentalizzazione politica, essendo espressione dello stesso partito del governatore calabrese, il Pd. Ma delle due l’una: o Calenda mente, o ha smascherato un comportamento di assoluta irresponsabilità del governatore Oliverio, che di fronte alla crisi profonda in cui versa la Calabria, di fronte alla dolorosa realtà di disoccupazione, soprattutto giovanile, di precariato e di sempre crescente povertà, non ha sentito il dovere di instaurare il benché minimo rapporto istituzionale con chi detiene le leve dello sviluppo economico, anche solo per avere una indicazione, un suggerimento, per confrontarsi su una proposta. Con una sola frase il ministro Calenda ha svelato il grande bluff di Oliverio, che continua a parlare nelle sue conferenze stampa dei numerosi e importanti risultati raggiunti grazie alla sua azione di governo, di cui però la Calabria reale non ha alcuna concreta percezione. Oggi Oliverio parla della attivazione della Zes come di un suo successo, ma non affronta le questioni legate ai problemi del porto di Gioia Tauro né sembra avere un’idea precisa per un possibile progetto di sviluppo ampio e organico da realizzare nell’area della Piana, in modo da attrarre investimenti soprattutto privati e da fuori regione. Si potrebbe pensare di realizzare attorno alla Zes una filiera della trasformazione agroalimentare, o magari una filiera industriale legata alla produzione sanitaria, visto che il settore rappresenta una delle principali voci di spesa della Regione e potrebbe trovare sinergie importanti con l'attività di ricerca nostri atenei. Ma la Regione sembra non avere un progetto chiaro per il governo dell’economia che potrebbe attivarsi attorno alla Zes, tanto che incredibilmente non ha ritenuto necessario confrontarsi con il ministro per lo sviluppo economico. Ma attivare la Zes per attrarre qualche imprenditore con la sola prospettiva delle agevolazioni fiscali continua a non rendere competitivo il nostro territorio, e lascia presagire un nuovo fallimento e l’ennesima opportunità sprecata”.

 

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"Convivium", oggi la tavola rotonda sul mondo della ristorazione in Calabria

"Convivium" è il titolo della tavola rotonda che si terrà oggi (11 dicembre) a partire dalle 16 presso l'Ariha hotel di Rende.

L'evento, organizzato dal gruppo iGreco con il patrocinio della provincia di Cosenza e della Camera di Commercio di Cosenza, vuole essere un momento di riflessione sul mondo della ristorazione, come possibile volano socio-economico della Calabria.

Dopo 7 secoli dall'opera di Dante Alighieri, i "banchetti" rivestono un ruolo fondamentale per la valorizzazione dell'arte culinaria e delle produzioni di qualità, come il vino e l'olio.

I saluti saranno affidati al presidente della Provincia Franco Iacucci, al presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e alla presidente dell'Ais, Associazione Italiana Sommelier, Maria Rosaria Romano.

Ospiti d'eccezione l'enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella, a cui si è affidata la cantina iGreco per la manifattura dei proprio vini, e Giulio Francesco Bagnale della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso.

A relazionare saranno Filomena Greco in rappresentanza dell'azienda iGreco, Antonio Abruzzino, ristoratore stellato e Vittorio Caminiti, presidente di Federalberghi della Calabria.

La moderazione dell'incontro sarà a cura del giornalista sommelier Tommaso Caporale.

La giornata, riservata esclusivamente al mondo degli operatori nel campo Horeca, vedrà al termine del dibattito la presentazione del vino dall'etichetta "Masino", rosso a base di nero di Calabria dell'azienda iGreco, che per la quinta volta è stato premiato con i "tre bicchieri" dalla guida vini del Gambero Rosso, uno dei massimi riconoscimenti di qualità dell'enologia italiana. Inoltre, il "Masino" è stato considerato, durante la recente tappa in Giappone del tour del Gambero Rosso, uno dei vini rossi più "buoni" al mondo.

Ricco e avvolgente, equilibrato e "spensierato come il sorriso di un bambino", il "Masino" è espressione di una Calabria enologica che dimostra di aver raggiunto dei livelli autorevoli nel panorama nazionale ma che ha bisogno di essere portata in tavola da un sempre più competente e attento operatore.

Questo uno degli obiettivi a cui vuole tendere la mano il "Convivium" in programma oggi.

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