Scopelliti in carcere, l'ex governatore della Calabria si è costituito stamattina

Giuseppe Scopelliti ha varcato le porte del carcere di Arghillà di Reggio Calabria.

L'ex governatore della Calabria si costituito questa mattina, dopo la condanna in via definitiva con la quale, ieri, la Corte di Cassazione gli ha inflitto 4 anni e 7 mesi di reclusione per falso in atto pubblico.

La condanna è la conseguenza del processo scaturito dagli ammanchi nei bilanci del Comune di Reggio Calabria dal 2008 al 2010, che prese il nome di “caso Fallara”, dall’ex dirigente dell’assessorato comunale al Bilancio Orsola Fallara che si suicidò ingerendo acido muriatico.

La quinta sezione penale della Cassazione ha modificato la condanna a 5 anni che era stata pronunciata dalla Corte d’appello reggina il 22 dicembre del 2016, eliminando 5 mesi di pena essendo caduto in prescrizione il reato di abuso d’ufficio. 

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Condanna definitiva per Scopelliti, l'ex governatore della Calabria dovrà scontare 4 anni e 7 mesi

L'ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti dovrà scontare una pena a 4 anni e 7 mesi di reclusione.

La condanna è stata confermata dalla Cassazione, che ha ridotto di 5 mesi, per la prescrizione dell'abuso d'ufficio, la condanna a 5 anni inflitta in relazione al caso Fallara, il procedimento nel quale l'ex governatore della Calabria era accusato d'abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

La Cassazione ha ridotto a 5 anni, anche, la condanna all'interdizione perpetua dei pubblici uffici.

 

 

 

Elezioni, i complimenti di Lembo (Mns - Reggio 70) a Tilde Minasi

Riceviamo e pubblichiamo

" Grazie alle logiche (o illogiche) di una legge elettorale, fatta per tutelare chi non avrebbe avuto speranze, Tilde Minasi nonostante lo strepitoso risultato non ha vinto quest'ultima tornata elettorale.

Oggi però ha ugualmente vinto la professionista, la mamma e donna Reggina. Oggi ha vinto un'idea, una fede, una speranza, una fiamma sempre viva. Oggi hanno vinto tutte quelle persone, che ci hanno creduto. Quella gente, che in questi anni, ha visto i propri diritti, soccombere sotto il peso dell'arroganza di una sinistra, attenta ai soli interessi di palazzo. Che dà del populista, a chiunque sia attento ai bisogni della gente. Oggi ha vinto la lungimiranza di Peppe Scopelliti, il suo essere leader, il suo carisma, la forza del suo gruppo. Oggi, proprio oggi abbiamo vinto tutti noi.

Ed in qualità di Presidente del Circolo Mns "Reggio 70" ed in rappresentanza di tutti gli iscritti, voglio comunque complimentarmi con la cara Tilde Minasi, per il suo impegno e il grande risultato numerico e di consensi raggiunto".

Giuseppe Lembo - Presidente circolo Mns "Reggio 70" 

Il Movimento nazionale per la sovranità si struttura in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo

"Il coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, dott. Domenico Arena, ha riunito l’assemblea regionale del partito, alla quale hanno presenziato circa 40 dirigenti componenti l’assemblea regionale del MNS provenienti da tutta la regione, significato che il movimento si sta radicando sul territorio e secondo stime autorevoli viene quotato con una percentuale tra il 7% e 9% in Calabria, tanto che nell’ultima tornata elettorale MNS ha eletto 3 sindaci e numerosi consiglieri comunali.

Il Coordinatore Arena, nell’assemblea di ieri, ha provveduto ha strutturare e dare una fisionomia al MNS sul territorio regionale, nominando vice coordinatore vicario il dott. Giovanni Andricciola di Lamezia Terme uno dei primi ad aderire al movimento già con Azione Nazionale,  gli altri vice coordinatori sono per la Dott.ssa Alessandra  Bordini di Reggio Calabria, l’avv. Dario Gareri di Catanzaro, fanno parte del coordinamento regionale, l’ing. Giuseppe Muto di Crotone, e l’avv. Nicola Manfrida di Vibo Valentia. Il coordinatore Arena con queste nomine ha voluto rispettare la presenza ed il radicamento sul territorio dei suoi più stretti collaboratori, nonché la professionalità e l’esperienza politica.

Presenti inoltre, cinque coordinatori provinciali, tra i quali l’avv. Franco Blaiotta, già sindaco di Castrovillari e figura storica della destra calabrese, che guidava la folta rappresentanza della provincia di Cosenza.

L’assemblea regionale, ha redatto ed approvato un documento da presentare alla prossima assemblea nazionale, che si terrà il 1 luglio a Roma, contenente proposte politiche e programmatiche, focalizzando tre punti in modo particolare:

  • Sanità, con proposte per salvaguardare il Servizio Sanitario pubblico che nonostante tutto, secondo, l’organizzazione mondiale della sanità, resta uno dei migliori del mondo.
  • Tutela della famiglia, con incentivi alla natalità e quoziente familiare.
  • ZES, istituzioni di Zone Economiche Speciali, necessarie per lo sviluppo delle attività produttive locali, vedi porto di Gioia Tauro.

 

Hanno partecipato all’assemblea regionale, dando il loro fattivo contributo il Sen. Franco Bevilacqua e l’ex governatore Giuseppe Scopelliti.

Già nell’assemblea di ieri  il coordinatore regionale, con i suoi collaboratori, ha provveduto a dare un’impronta alla struttura del movimento attraverso la nomina dei responsabili di alcuni  dipartimenti,

  • Rapporti con le istituzioni l’on. Salvatore Bulzomì
  • Patrimonio e risorse finanziarie dott. Enrico Tramontana
  • Politiche europee dott.ssa Antonella Pastorino
  • Ambiente dott.ssa Antonella Politano
  • Infrastrutture ing. Giuseppe Muto
  • Giustizia e sicurezza avv. Giuseppe Putortì

 Nel frattempo il MNS  intensificherà la sua attività sul territorio per illustrare il proprio programma ai cittadini calabresi".

Domenico Arena Coordinatore regionale Mns

Reggio, la Fata Morgana e la toppa peggio del buco

Pezz’a colore è una tipica espressione reggina, corrispondente a “la toppa è peggio del buco”, e varianti dialettali varie in tutta Italia. Si addice bene alla soluzione abborracciata della faccenda Alitalia.

 L’Alitalia, come è noto, è alle strette, e deve far quadrare i conti. L’aeroporto di Reggio, evidentemente passivo, andava abbandonato. In più, Alitalia vanta un credito di quasi due milioni dalla Regione.

 Apriti cielo! Strilli cittadini, e il sindaco minaccia le dimissioni. Può mai la sinistra perdere questo suo enfant prodige? E, più in generale, Reggio rinunciare alla sua Fata Morgana di turno, al suo sindaco magico? Già, prima Falcomatà padre, poi Scopelliti, poi Falcomatà figlio: come si vede, basta sia una Fata Morgana, e non importa di che colore politico.

 Oliverio, che quanto ad idee sta maluccio, quanto a strategie per la Calabria è messo ancora peggio, però è bravissimo nel giocare di rimessa, corre a Roma, e intanto paga.

 Risultato? Due voli sicuri; e promesse di voli futuri. E già, la Fata Morgana è in cielo, vola! Così è fatta Reggio di Calabria.

 Tra un paio di mesi, vedremo se i voli diverranno da due almeno tre, da tre almeno quattro; poi, assicura il sindaco, tutto il cucuzzaro, e torneranno i voli. Io mi segno la data del 31 maggio, per sicurezza. Vedremo.

 Intanto, vedremo se al 31 maggio sarà ancora in vita l’Alitalia, e non è per niente sicuro.

 Per ora, alla data del 25 marzo, a Reggio siamo alla pezz’a colore, rattoppo peggiore della sdrucitura.

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Sequestro preventivo per 100.000 euro a carico della moglie dell'ex governatore Giuseppe Scopelliti

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – coordinati dalla locale Procura della Repubblica – hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” - ex art 321 c.p.p. - per un importo pari a 100.000 euro, emesso nei confronti di Barbara Varchetta, moglie dell’ex governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Il fatto è avvenuto lo scorso 20’dicembre, ma la Guardia di Finanza lo ha ufficializzato oggi.

Nei loro confronti sono ipotizzati, allo stato, per Giuseppe Scopelliti il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e per la moglie Barbara Varchetta, il reato di riciclaggio. 

La vicenda trae origine da una pronuncia emessa nel novembre 2013 dalla Sezione Giurisdizionale Centrale d’Appello della Corte dei Conti, che ha condannato Scopelliti a risarcire al Comune di Reggio Calabria per danno erariale la somma di 300.000 euro.

In ragione della citata sentenza di II grado, il 03.07.2014 il Comune di Reggio Calabria ha notificato un atto di precetto a Scopelliti.

Quest’ultimo, non avendo corrisposto alcuna somma, è stato successivamente destinatario, con notifica in data 06.10.2014, di un atto di pignoramento presso terzi, con ingiunzione ad astenersi dal sottrarre le somme depositate presso banche. 

Le indagini effettuate, supportate da riscontri analitici e da accertamenti bancari, hanno accertato che l’ex governatore, in data 23 settembre 2014 e 2 ottobre 2014 (quindi in prossimità della notifica dell’atto di pignoramento) aveva richiesto e ottenuto il rimborso di una polizza vita, per l’ammontare di 15.055,48 euro e di titoli del controvalore di 80.000 euro.

Sempre in data 2 ottobre 2014 lo stesso aveva disposto un bonifico dell’importo pari a  100.000 in favore della moglie Barbara, la quale, in pari data, investiva 80.000 euro in una nuova polizza assicurativa a proprio nome.

Caso Fallara: cinque anni in Appello per Peppe Scopelliti

La Corte d'appello di Reggio Calabria ha ridotto, da sei a cinque anni di reclusione, la condanna comminata in primo grado all'ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, imputato per i reati, di abuso e falso, commessi quando era sindaco di Reggio Calabria. Riduzione di pena, da tre a due anni e quattro mesi, anche per gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzi, Domenico D'Amico e Ruggero De Medici.

I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2008 ed il 2010 quando, secondo l'accusa sarebbero state compiute irregolarità nei bilanci del Comune. Dopo la sentenza di primo grado, Scopelliti si era dimesso da presidente della Regione Calabria senza aspettare la decadenza prevista dalla legge Severino.

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Caso Fallara: chiesta la conferma della condanna a 6 anni per Scopelliti

La Procura generale di Reggio Calabria ha chiesto la conferma della sentenza a sei anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici per Giuseppe Scopelliti. L'ex sindaco  della città dello Stretto, nonchè ex Presidente della Giunta regionale della Calabria, nel 2014 era stato condannato, in Primo grado, nell'ambito del processo scaturito dal cosiddetto caso Fallara, dal nome dell'ex dirigente del settore Bilancio del Comune di Reggio Calabria, Orsola Fallara, che si suicidò ingerendo acido muriatico.

Furono, invece, condannati a 3 anni e 6 mesi i revisori in carica all'epoca dei fatti contestati, Carmelo Stracuzzi, Ruggero Ettore de Medici e Domenico D'Amico, accusati di non aver vigilato a dovere sulla gestione del Municipio.

Nella sua requisitoria, il procuratore generale Alberto Confarini, ha parlato di “diarchia Scopelliti-Fallara che regnava sovrana al Comune”

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