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Il ministro Delrio annuncia il potenziamento della linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria

"Entro il 2016 credo che potremo completare la velocizzazione dell'asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria" con tempi di percorrenza "superiori ai 200 chilometri orari". A dichiararlo è stato Graziano Delrio,  ministro dell'infrastrutture e dei Trasporti in occasione della risposta fornita ai deputati PD Tino Iannuzzi e Nicodemo Oliverio durante il question time odierno. Potenziare la linea ferroviaria Salerno- Battipaglia-Reggio Calabria, appartenente alle reti di trasporto trans-europee Ten-T (Trans-European Networks - Transport), ha puntualizzato l'esponente del Governo Renzi "è nelle priorità del governo". Le opere necessarie per ammodernare l'asse avranno un costo pari a 230 milioni euro. "Intanto che reperiamo le risorse per realizzare i progetti del quadruplicamento della rete Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria e della variante Ogliastro-Sapri, investiamo per portare a 200 chilometri orari questa linea nell'arco di un anno e mezzo a partire da oggi" ha spiegato il rappresentante dell'Esecutivo ribadendo che l'accordo di programma 2012-2016 dovrà essere aggiornato "mettendo altri 100 milioni di euro per interventi di velocizzazione". Un documento che prevede un elenco in cui trovano posto il sensibile miglioramento della Battipaglia-Reggio Calabria, compresa la variante di Ogliastro Sapri, il quadruplicamento dell'asse Salerno Battipaglia, oltre all'ottimizzazione delle relative  infrastrutture tecnologiche. 

 

 

Taglio voli con Milano: consiglieri regionali reggini scrivono a ministro Delrio

Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e i consiglieri Giovanni Arruzzolo, Domenico Battaglia, Francesco Cannizzaro, Francesco D’Agostino, Giuseppe Neri, Alessandro Nicolò, Giovanni Nucera e Sebi Romeo hanno ufficialmente chiesto con una lettera unanimemente sottoscritta un incontro urgente al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio sulla decisione di Alitalia spa di tagliare i voli dall’aeroporto di Reggio Calabria con Milano Linate. La missiva è stata inoltre inviata al presidente della società, Luca Cordero di Montezemolo e all’Ad delegato, Silvano Cassano. "Di recente – scrivono il presidente Irto ed i consiglieri firmatari -  Alitalia Spa(Sai) ha deciso di sopprimere dai voli di linea dell’aeroporto Tito Minniti  la tratta Reggio Calabria - Milano Linate delle ore 7,25. Tale determinazione comporta un ulteriore depotenziamento dei già insufficienti collegamenti aerei tra la città di Reggio, l’Area Metropolitana dello Stretto ed il resto del Paese.  Si fa notare come questo taglio – sottolinea il contenuto della lettera - intervenga su un collegamento strategico  che da sempre registra un elevato numero di utenti dello scalo reggino dal quale transitano, in media, ogni anno, circa 550.000 passeggeri. E’ del tutto evidente che l’incremento dei collegamenti da e verso l’aeroporto Tito Minniti da Milano è una delle condizioni imprescindibili per ovviare alla crisi in cui lo stesso scalo versa ormai da anni”. "E tuttavia – evidenziano il presidente Irto ed i consiglieri firmatari -  i vertici di Alitalia hanno assunto una decisione che, al contrario, penalizza gravemente lo scalo e l’utenza reggina e messinese, costituita anche da tanti emigrati, ai quali la tratta offri la possibilità di rincasare nel fine settimana, ripartendo il lunedì mattina". "Non è trascurabile, inoltre, il rilevante danno all’immagine del nostro aeroporto, che appare sfavorito, malgrado sia ricompreso fra gli scali strategici nel Piano nazionale Aeroporti, di recente approvato dal Governo.  Si rappresenta, pertanto, la richiesta di ripristinare immediatamente tale collegamento, suggerendo altresì la tempestiva apertura di un tavolo di confronto tra i vertici di Alitalia, i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Calabria,le Province e i Comuni di Reggio Calabria e di Messina, al fine di discutere sulla tratta in questione, nonché sulle strategie di potenziamento dello scalo aeroportuale dell’Area dello Stretto".

 

Ma la Calabria può aspettare l'alta velocità?

E’ diventato l’argomento principale di questo scorcio d’estate calabrese. Da quando il Presidente del consiglio Matteo Renzi, nel corso della recente direzione nazionale del Pd, ha dato prova di aver scoperto che l’alta velocità ferroviaria non arriva a Reggio Calabria non si parla d'altro. Durante il suo intervento, Renzi ha sottolineato la necessità di far arrivare i treni veloci anche in Calabria. Ad offrire ulteriore impulso al dibattito, ci ha pensato il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio che, in un’intervista concessa a Repubblica, ha annunciato che non ci sarà alcuna estensione della rete sulla quale viaggiano i treni super veloci. Al limite ci potrà essere una linea meno lenta dell’attuale, ma niente di più. Ovviamente le reazioni non si sono fatte attendere. Tasversalmente si è alzato il coro dei politici calabresi che hanno reclamato la necessità di far arrivare, anche, a Reggio Calabria i treni capaci di sfrecciare a 300 all’ora. L'indignazione manifestata dalla classe politica calabrese, per il niet del Ministro, potrebbe essere apprezzabile qualora non somigliasse ad una pessima rappresentazione da teatro delle ombre. Le reazioni di questi giorni, infatti, mal si conciliano con il silenzio dei mesi scorsi, quando il Governo presentò il Def, ed in particolare l’allegato "Programma delle infrastrutture strategiche" nel quale non è stato inserito nessun progetto destinato ad ammodernare la rete ferroviaria calabrese. In altre parole, il dibattito di questi giorni è un semplice gioco delle parti. Non essendo previsto nel Documento economico finanziario del Governo alcun intervento in merito, per il prossimo futuro, in Calabria non ci sarà né alta né media velocità. Il dibattito in corso, quindi, in assenza di conseguenti misure, è poco meno di un passatempo estivo con il quale prendersi gioco dei calabresi. In ogni caso, la discussione potrebbe essere apprezzata in ragione del fatto che rappresenta un corollario al dibattito innescato dal rapporto Svimez che ha fotografato la condizione di estremo ritardo nella quale versa la Calabria. L’alta velocità rischia però di diventare un feticcio, un’effimera speranza destinata a trasformarsi in cocente delusione. Un riedizione, in chiave moderna, di quegli interventi “salvifici” più volte propagandati nel corso della Prima repubblica e la cui unica funzione era di prendere tempo. Il rischio, quindi, è che l’alta velocità diventi qualcosa di analogo alla Trasversale delle Serre, alla Salerno - Reggio Calabria o, peggio ancora, al V centro siderurgico di Gioia Tauro. Per molti, poi, la realizzazione dell’alta velocità sembra essere improvvisamente diventata la misura indispensabile per far uscire dal pantano la Calabria. Si tratta, con tutta evidenza, di una valutazione che non tiene conto del tempo necessario alla sua realizzazione. Giusto per fare un esempio, la costruzione della rete Tav tra Milano e Bologna ha richiesto 15 anni. Ad essere ottimisti quindi, tra progettazione, iter per l’aggiudicazione dei lavori e realizzazione dell'opera servirebbero almeno 20 anni. Siamo sicuri che i calabresi possano attendere tutto questo tempo?

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A3 Salerno-Reggio Calabria: riapre la carreggiata nord del Viadotto Italia

"L’esodo verso le località balneari del Mezzogiorno - riporta un comunicato diffuso da Anas - sarà più fluido e più sereno". "Infatti oggi - rende noto il gestore di strade ed autostradale italiana di interesse nazionale -  il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio ed il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, alla presenza, tra gli altri, del procuratore generale della Repubblica di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, del Presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, dei tecnici di Anas, degli operai del Consorzio di imprese Italsarc S.c.p.A. e di autorità locali, hanno annunciato che oggi, dopo il completamento delle attività e il provvedimento di dissequestro, verrà riaperta al traffico, a doppio senso di circolazione, la carreggiata nord del Viadotto Italia, lungo l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria in provincia di Cosenza, arteria di fondamentale importanza per la viabilità della regione e per i flussi di traffico dell’esodo estivo. “Nonostante le gravi difficoltà infrastrutturali di quest’anno abbiamo lavorato con la maggiore efficienza e rapidità possibile per dare risposte concrete alla cittadinanza direttamente coinvolta e agli italiani in viaggio – spiega il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – la riapertura di oggi è una prima risposta, che permette comunque l’afflusso da e per la Calabria e la Sicilia dei mezzi su gomma e che è stata accompagnata nelle scorse settimane da iniziative di raccordo con le amministrazioni, la procura e i vari soggetti coinvolti. Con l’occasione ringraziamo il procuratore Mazzotta che ha dato dimostrazione di una Giustizia attenta a coniugare le necessità dell’inchiesta con il diritto alla mobilità e la vita quotidiana dei cittadini. Queste esperienze, che stiamo gestendo, ci hanno indotto, d’accordo con il presidente e amministratore delegato di Anas, Armani, a cambiare verso alla nostra azione riguardo le infrastrutture pubbliche e di mettere al primo posto la manutenzione delle opere esistenti e il completamento delle opere iniziate”. “Abbiamo mantenuto la promessa di ripristinare la viabilità interrotta sulla A3 entro luglio – ha affermato il Presidente Gianni Vittorio Armani -. E’ stata una importante operazione infrastrutturale che, grazie al costante dialogo ed alla impegnata collaborazione tra il Ministro Delrio, il Procuratore Mazzotta, i giudici della Procura di Castrovillari ed Anas, ci ha permesso di portare a termine le complesse attività tecniche ed amministrative per il dissequestro e la riapertura al traffico del Viadotto Italia. Non è una festa quella di oggi, non dobbiamo dimenticare che il 2 marzo scorso qui si è verificato un drammatico evento che ha causato la morte di un operaio, per il quale sono ancora in corso le indagini. Ma abbiamo ritenuto fosse necessario comunicare questa riapertura, perché a breve l'autostrada sarà interessata dai grandi flussi di traffico del periodo estivo ed i nostri clienti stradali devono sapere di poter contare su un parziale ma funzionale ripristino della viabilità. Al riguardo un sentito ringraziamento va rivolto alle Amministrazioni Territoriali e alla Prefettura di Cosenza per la sinergica collaborazione resa per la gestione dei percorsi alternativi, che ha permesso di contenere, nel possibile, i disagi derivanti dalla situazione contingente. Durante l’esodo, comunque, i presidi del personale su strada verranno potenziati, al fine di incrementare la fluidità del traffico”. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici che hanno permesso la riapertura del viadotto Italia, il Presidente Armani si è soffermato sulle relative lavorazioni, che sono state svolte in sequenza ravvicinata e in tempi accelerati: “la progettazione degli interventi necessari per il ripristino della viabilità; la rimozione delle macerie con connessa attività di bonifica dei luoghi sottostanti il viadotto; la riparazione preliminare della pila 13, danneggiata dal crollo del 2 marzo; l'apposizione di opere strutturali a protezione delle pile per consentire in piena sicurezza la demolizione delle quattro campate della vecchia carreggiata sud già predisposte (campate 11, 14, 15 e 16) e il successivo abbattimento delle stesse; interventi di installazione di dispositivi di integrazione vincoli tra impalcato e pila (cd. ritegni longitudinali) e infine le prove dinamiche e statiche sul viadotto e le successive analisi dei risultati”. Allo stato attuale, nel macrolotto 3.2, compreso tra Laino Borgo e Campotenese, l’avanzamento del cantiere è pari a circa il 45% e i lavori si svolgono in parte in sede e in parte in variante (per circa il 60%). Per l’imminente esodo estivo, il macrolotto (lungo 20,5 km) sarà quasi interamente percorribile a 2 corsie per senso di marcia, tra vecchia e nuova sede, ad esclusione del tratto iniziale di quasi 6 km tra l’inizio lotto (km 153,400) e il viadotto Italia (km 159+000), che sarà disposto ad una corsia per senso di marcia e rappresenterà l’unico cantiere inamovibile presente sulla A3. Con l’occasione dell’esodo, saranno messi a disposizione degli utenti alcuni tratti di nuova realizzazione del macrolotto, per una lunghezza di circa 7 km sulla carreggiata sud e circa 5 km sulla carreggiata nord. Non è la sola buona notizia della giornata". "Nella mattinata - riferisce la nota - il Ministro Delrio ed il Presidente Armani hanno presenziato all’apertura di un nuovo tratto di 5,4 km della A3, in carreggiata Sud, posto al confine tra Basilicata e Calabria e che si estende dall'imbocco nord della Galleria "Fossino" (km 148) sino allo svincolo di Laino Borgo (km 153,400). La nuova galleria “Fossino”, a doppia canna, ha una lunghezza di circa 1,6 km, con un tracciato perfettamente rettilineo. I lavori hanno riguardato l’adeguamento della galleria esistente tramite il rifacimento del rivestimento in calcestruzzo armato e dell’impermeabilizzazione, nonché l’istallazione di nuovi impianti di illuminazione a led, oltre a quelli tecnologici di SOS ed emergenza, e la realizzazione di 7 by-pass, di cui 2 carrabili, per il collegamento tra le due canne. Oltre alla galleria Fossino, sul nuovo tratto sono presenti 9 viadotti, in entrambe le direzioni, per una lunghezza complessiva di circa 2,3 km. Grazie a queste aperture, durante l’estate la A3 sarà tutta percorribile a tre o a due corsie, per senso di marcia, escluso il tratto in corrispondenza del Viadotto Italia, transitabile sulla sola carreggiata nord". "La limitazione - specifica Anas - riguarderà, nel primo periodo di esodo, un tratto di circa 6 km, tra Laino Borgo e il viadotto Italia, che, nel periodo di controesodo, si ridurrà a circa 1,5 km". 

A3, crollo viadotto Italia: martedì incontro col ministro Delrio

Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, ha inviato un tweet in cui annuncia che all'inizio della prossima settima ci sarà un vertice con Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e trasporti. Oggetto della riunione la lentezza che sta accompagnando i lavori di ripristino dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nel tratto interessato dal crollo del viadotto Italia. "Ho espresso preoccupazione al Ministro Delrio per le ultime notizie sui di tempi riapertura del Viadotto Italia sull'A3. Incontro martedì, la Calabria non è sola". 

Viadotto Italia, Delrio:"Tempi di riapertura dipendono dalla magistratura"

“La riapertura della viabilità sulla Salerno-Reggio Calabria, dopo 108 giorni dal crollo del viadotto Italia è subordinata al lavoro della magistratura che in queste ore dovrebbe decidere il dissequestro dell'area riconsegnandola all'Anas per avviare i lavori di messa in sicurezza". Questa la risposta del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, all'interrogazione presentata da Sebastiano Barbanti (Misto-Alternativa Libera) in merito alle condizioni in cui versa la Calabria, ancora «tagliata fuori» dal resto d'Italia.  "Il sequestro da parte della procura di Castrovillari, tuttora vigente - ha aggiunto il ministro - limita l'azione di Anas. Solo dal 27 maggio è stato possibile passare alla rimozione delle macerie. Il 12 giugno Anas ha consegnato la documentazione tecnica che la procura ha richiesto e questo è ora in corso d'esame dei periti del Tribunale”. 

Crollo viadotto A3, Delrio: "Basta polemiche, fatto un lavoro straordinario"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, approfittando della domanda postagli oggi dai giornalisti al termine di una conferenza stampa tenutasi presso il Ministero dei beni e delle attività culturali, ha prontamente replicato a quei senatori del Nuovo Centrodestra che lo avevano sollecitato a recarsi in Calabria così da rendersi conto personalmente delle difficoltà esistenti a causa delle conseguenze prodotte dal crollo di un pilone del viadotto Italia, lungo l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. "Non ho capito a cosa si riferiscono quando dicono che si poteva fare di più visto che l'area è stata sotto sequestro fin ad alcune settimane fa ed appena è stato liberato l'accesso alle rampe è stata possibile la rimozione delle macerie. In questo momento non servono quindi polemiche politiche, ma bisogna risolvere i problemi. Noi abbiamo lavorato su questo tema h24 e credo che la soluzione che si sta profilando con il lavoro che sta facendo l'Anas a pieno ritmo sotto la nostra supervisione consentirà la riapertura in tempi ragionevoli". "Devo anche ringraziare la Procura - ha aggiunto Delrio - perché è stata molto, molto attenta anche alle esigenze generali. Insomma, complessivamente, è stato fatto un lavoro straordinario".

Crollo viadotto Italia, Cgil chiama in causa il ministro Delrio

Le segreterie Cgil della Calabria e del comprensorio Sibari-Pollino hanno scritto una nota in merito alle difficoltà prodotte alla viabilità lungo l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dai ritardi accumulati da Anas nel ripristino del viadotto Italia crollato il 2 marzo scorso. il cedimento della struttura aveva provocato la morte di un operaio di 25 anni. "Dopo 85 giorni dall'interruzione del viadotto - scrive l'organizzazione sindacale - e dopo danni arrecati all'economia calabrese finalmente si sono mossi ed è previsto per giorno 3 un incontro convocato dal ministro Delrio, e il Presidente della Giunta regionale ha annunciato un'azione di risarcimento nei confronti dell'Anas della quale ancora non si conosce l'entità e la natura. C'è un "agitarsi" dei parlamentari e dei parlamentari portavoce del Governo in Calabria. Dovremmo essere contenti di tutto ciò, ma conserviamo diffidenze e riserve alimentate anche dalle dichiarazioni che finora sono state rese, e dal fatto che il Ministro Delrio tace e fa parlare i suoi delegati". "La nostra valutazione - dichiara la Cgil - è che le idee chiare e le proposte in questo momento ce le hanno i sindaci dell'area e il Parco. Mentre ancora non capiamo, e sarebbe il caso che cio' avvenisse e reso pubblico, su quali proposte e quali piani a breve e medio termine la Regione si presenterà al tavolo di giorno 3. Il consiglio che diamo è quello di coordinarsi, di non andare in ordine sparso ma con idee e progetti chiari e precisi per evitare di perdere un'occasione o di ritagliarsi lo spazio del "vittimismo". Da parte nostra - avverte la Cgil - seguiremo con attenzione la preparazione e se chiamati daremo le nostre valutazioni e proposte. Ognuno si assuma le proprie responsabilità".

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