Libia: la Francia si prende il petrolio, l'Italia gli immigrati

 Natura abhorret a vacuo, e anche in politica, soprattutto in politica estera, i vuoti si riempiono. L’italietta blatera, supplica, accoglie, paga; e Macron prende in mano la situazione, convocando a Parigi i due principali contendenti della situazione libica, per metterli d’accordo a forza, e così stroncare il traffico dei cosiddetti “migranti”. “Migranti”, solo per gli Italiani; la Francia li considera clandestini, e li respinge a mano armata.

 Insomma, Macron fa in Libia quello che dovrebbe fare l’Italia, e che l’Italia non ha il fegato di fare: imporre l’ordine, e risolvere alla radice il problema. L’Italia di Gentiloni e Alfano colleziona un altro pezzo pregiato delle figure di non dico che è abituata a mettere in bella mostra: gli altri agiscono da maschi, e noi piangiamo da buonisti patetici. Gli altri si piglieranno l’influenza politica sulla Libia e il petrolio, e noi staremo a guardare.

 Come minimo, il governo italiano dovrebbe fare dell’ironia internazionale: Macron sta, infatti, riparando i guai creati dal suo predecessore Sarkozy assieme ad altri due arruffoni, Obama e Cameron, i quali, con la passiva assistenza di Berlusconi, abbatterono e assassinarono Gheddafi, precipitando nel caos la Libia e l’intera Africa. Un governo italiano serio dovrebbe dirlo a bocca piena; per poi protestare…

 Protestare? Macron risponderebbe che “Natura abhorret a vacuo”, e che lui sta riempiendo il vuoto lasciato da chi doveva riempirlo: l’Italia. E avrebbe ragione.

 In politica estera, due sono i fattori più negativi: l’indecisione e il buonismo; bisogna sempre mostrare una faccia dura, in qualsiasi circostanza; sempre pretendere di più per poi far finta di cedere; e sempre essere pronti a far seguire alle parole i fatti. E subito, senza tentennamenti; o delle nostre paure e remore e sottili dispute ideologiche approfitta al volo qualcun altro più deciso di noi.

 Ma chi volete che agisca così? Alfano? Mancano a lui e ad altri l’aspetto e il tono della voce!

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