Chiusura reparto ortopedia ospedale di Vibo, i timori di Cgil-Cisl-Uil

Riceviamo e pubblichiamo

"Considerata la situazione generale della Sanità Calabrese, non ultima la destituzione di tutti i commissari delle ASP, si fa molta fatica a parlare di diritto alla salute nella nostra Regione. Abbiamo di fronte una situazione drammatica che dura da troppo tempo ed emerge sempre di più con chiarezza (e non vi è dubbio  che tutti sapevamo) che la sanità calabrese è affetta da un male difficile da curare ovvero la mancata programmazione (a nostro avviso la madre di tutti i mali) e la collusione con “Poteri Forti”, estranei all’ambiente sanitario, che oramai condiziona ogni tipo di attività.

Il cinismo della politica poi, il menefreghismo perpetrato per anni, le numerose ruberie,  l’alleanza stretta fra corrotti e corruttori, lo stanno pagando caro la Calabria ed i Calabresi (che hanno comunque  le loro responsabilità nel non chiedere conto per i loro diritti sanitari calpestati e negati da troppo tempo, nel non indignarsi costantemente per aver negato il diritto a migliaia di giovani di rimanere nella propria terra, nel non indignarsi a votare e rivotare una classe politica il più delle volte corrotta e inetta), soprattutto lo stanno pagando quelli più fragili e indifesi socialmente ed economicamente.

Nelle scorse settimane avevamo denunciato lo stato di degrado e di abbandono dell’ospedale G. Jazzolino di Vibo Valentia, il rischio che dopo le verifiche dei NAS potesse arrivare come una mannaia sulla testa dell’intera comunità la chiusura del presidio con le negative conseguenze per l’intera popolazione.

Avevamo denunciato poi come la carenza di personale dovuta in parte ai vari blocchi delle assunzioni perpetrate negli anni, ma anche alla mancata attrattiva del presidio ospedaliero per i professionisti del settore (sono sempre di meno i medici ed operatori sanitari che scelgono di lavorare in quelle condizioni complicate), unitamente agli esodi provocati dai pensionamenti normali, a cui si aggiunge quota 100, potevano provocare nell’immediato il collasso dei servizi offerti.

Non ci piace oggi scoprire di essere stati facili profeti, ma la chiusura del reparto di ortopedia, temporanea o meno che sia, riporta alla luce tutte le questioni da noi sollevate nei giorni scorsi.

Ed il fatto che la notizia sia trapelata solo grazie alla intraprendenza di alcune testate giornalistiche locali senza di fatto coinvolgere gli attori locali (conferenza dei sindaci e parti sociali) ci fa venire il sospetto che questo possa solo essere l’inizio di un progetto più ampio che va verso lo smantellamento di interi pezzi di servizi pubblici in una terra tra le più complicate e fragili della nostra Regione.

É veramente intollerabile quello che é accaduto, sopratutto in un momento in cui il governo annuncia un emendamento al decreto Calabria che di fatto sblocca il turn-over nelle regioni sottoposte a piano di rientro.

Bisogna agire adesso e subito, lo chiediamo ancora una volta alla conferenza dei sindaci del territorio, ma lo chiediamo con forza al nuovo Commissario Straordinario della ASP di Vibo ed Al Commissario al piano di rientro Generale Cotticelli, a loro chiediamo di volere urgentemente convocare un incontro per mettere in chiaro le criticità del presidio ospedaliero e che, sopratutto, blocchi immediatamente la chiusura del reparto di Ortopedia.

Riteniamo indispensabile che tutti gli attori, compresi Consiglieri Regionali e Parlamentari, si attivino per le loro rispettive competenze e responsabilità a individuare anche interventi di natura straordinaria per tentare di garantire anche in questo territorio una situazione di ordinarietà.

Ci preme inoltre sottolineare che la necessità di dover attingere a graduatorie per alcuni profili, valide, di altri territori è la dimostrazione emblematica che in questi anni chi aveva responsabilità di governo dell’Asp non si è adoperato coerentemente e adeguatamente, determinando così una Sanità al collasso. Ci attiveremo con ogni azione possibile affinchè anche nel territorio vibonese si possa accedere a servizi e cure dignitose".

Cgil Area Vasta - Fp Cgil Area Vasta - Cisl Magna Grecia - Cisl Fp Cz Kr Vv- Uil Vibo Valentia - Uil Fpl Vv

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