Percepivano indebitamente il Reddito di cittadinanza, denunciati

I carabinieri della Stazione di Roccabernarda hanno accertato, con la collaborazione e il supporto nelle attività di analisi dei colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro che 3 soggetti, 2 italiani ed 1 di nazionalità straniera, avrebbero percepito illegittimamente il Reddito di cittadinanza.

Per gli uomini dell’Arma, i denunciati avrebbero comunicato dati falsi o omesso di comunicare la loro reale posizione giuridica, con riferimento a precedenti condanne penali subite, composizione del nucleo familiare ed effettivo luogo di residenza, ottenendo complessiva oltre 31 mila euro.

I carabinieri hanno quindi denunciato i tre e chiesto la revoca del beneficio.

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Bruciano sterpaglie e provocano un incendio, denunciati

I carabinieri della locale Stazione, al termine di una breve indagine scaturita da un intervento effettuato nel pomeriggio dello scorso 31 luglio, per un incendio verificatosi in una zona rurale ubicata nelle adiacenze di via Aldo Moro, a Roccabernarda (Kr), hanno acclarato le presunte responsabilità di un 35enne e di un 72enne del luogo, i quali avrebbero lasciato bruciare, incautamente e in violazione della vigente normativa, delle sterpaglie in un terreno agricolo, provocando, a causa del forte vento e delle sfavorevoli condizioni climatiche, un incendio, che ha lambito alcune abitazioni.

Al termine degli accertamenti di rito, il 35enne e il 72enne sono stati denunciati in stato di libertà per incendio colposo in concorso.

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Sorpresi a rubare materiale inerte dalle sponde di un fiume, arrestati

Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Rocca Bernarda (Kr) hanno arrestato due persone di Petilia Policastro, V.S. e G.G., di 47 e 38 anni, perché sorprese a sottrarre materiale inerte dalle sponde del fiume Tacina.

In particolare, i due sono stati notati in un terreno demaniale in località “Niffi”, a Roccabernarda, mentre con l’ausilio di un escavatore guidato da G.G., stavano caricando il materiale inerte sul cassone di un camion.

I militari hanno scoperto che entrambi i mezzi appartengono ad una ditta di costruzioni del luogo, nella quale V.S. e G.G. sono impiegati come operai.

Una volta identificati, i due sono stati condotti in caserma e tratti in arresto per furto aggravato in concorso.

Denuncia in stata di libertà, invece, per M. A., 67anni, titolare della ditta cui sono intestati i mezzi usati per compiere il reato.

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Tentato omicidio ai danni di un uomo, manette per un 29enne

 Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roccabernarda (Kr) hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, nei confronti di F. J., 29 anni, del luogo, ritenuto responsabile di tentato omicidio e porto illegale di un’arma da sparo.

Tutto ha avuto inizio il 10 dicembre scorso, quando un 36enne del luogo ha denunciato di essere stato raggiunto a casa e percorso dall’indagato, il quale in un secondo momento sarebbe ritornato con una pistola con la quale avrebbe esploso alcuni colpi al suo indirizzo che avrebbero raggiunto il piano superiore  dell’abitazione.

Durante le indagini, gli investigatori dell’Arma avrebbero riscontrato il racconto della presunta vittima, rinvenendo due ogive: una nei pressi del luogo dell'  aggressione e un’altra conficcata nell’infisso del balcone dell’appartamento in cui vivono i genitori del 36enne.

Determinanti, infine, per la ricostruzione dei fatti, le testimonianze rese da alcune persone che avevano assistito ai fatti.

Le risultanze complessive così ottenute hanno permesso, dunque, di accertare le presunte responsabilità di F. J. il quale, lo scorso 20 dicembre, era già stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare.

Il 29enne, al termine delle attività di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

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Aggredisce e perseguita un uomo senza motivo, arrestato

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roccabernarda e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro (Kr) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Crotone, a carico di F. J.,  29 anni, accusato di atti persecutori

Il provvedimento è stato emesso sulla base delle indagini avviate dai Carabinieri in seguito alla denuncia presentata da un 39enne del luogo, che ha riferito di essere stato aggredito e percosso, nella serata del 10 dicembre scorso, per futili motivi, senza riportare lesioni, nei pressi della propria abitazione, da parte dell’arrestato, il quale, il giorno successivo, avrebbe continuato a perpetrare altre azioni di disturbo nei suoi confronti.

Determinanti per la ricostruzione della dinamica degli eventi sono state le dichiarazioni di alcuni testimoni che avrebbero assistito alla presunta aggressione.

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Covid, Calabria: zona rossa rafforzata in 5 comuni

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, nei comuni di Cirò, Cirò Marina, Cutro, Mesoraca e Roccabernarda (tutti provincia di Crotone) sarà in vigore la “zona rossa rafforzata” e saranno limitati gli spostamenti ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19.

Lo prevede l’ordinanza numero 20 firmata oggi dal presidente della Regione, Nino Spirlì.

Il provvedimento arriva in seguito all’interlocuzione con il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, con il prefetto di Crotone e con i sindaci dei Comuni interessati.

«Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, nel territorio dei Comuni di Cirò, Cirò Marina, Cutro, Mesoraca e Roccabernarda, nella provincia di Crotone, non è consentito - è scritto nell’ordinanza -, lo spostamento di cui all’art. 1 comma 4, primo periodo, del Decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30. Inoltre, dalle ore 20 alle ore 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute».

«È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata - si specifica -, di non spostarsi, salvo che per esigenze lavorative, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Dalle ore 5 fino alle ore 20 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze, e la consegna a domicilio».

È fatto inoltre divieto alle persone fisiche residenti nei comuni interessati «di spostarsi per raggiungere le seconde case, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza».

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Si appropriavano di terreni con metodi violenti, duro colpo alla cosca Bagnato di Roccabernarda

I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro (Kr) e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, hanno eseguito a Roccabernarda un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale del capoluogo di regione, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia catanzarese, nei confronti di 3 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, invasione di terreni, falsità ideologica e materiale, trasferimento fraudolento di valori e danneggiamenti aggravati dal metodo mafioso.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, i militari hanno posto i sigilli a 104 terreni agricoli, 5 immobili ed un veicolo per un valore complessivo di circa un milione di euro.

Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa che ha interessato la cosca di ‘ndrangheta “Bagnato” di Roccabernarda, con particolare riferimento all’impossessamento illecito, avvenuto dal 2005 al 2017, da parte del presunto capo cosca Antonio Santo Bagnato, di numerosi terreni agricoli, situati nel comune di Roccabernarda.

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno consentito agli investigatori  di documentare sia l’operatività della cosca nel territorio di Roccabernarda, che  il modus operandi utilizzato dai componenti del clan per impossessarsi dei terreni, anche attraverso modalità violente ed intimidatorie.

Inoltre, le dichiarazioni di alcune vittime, hanno permesso di fare luce su diversi episodi estorsivi portati a termine dalla cosca al fine di appropriarsi illecitamente dei terreni agricoli.

Presentano false attestazioni per ottenere i buoni spesa, denunciati

I carabinieri della Stazione di Roccabernarda (Kr) hanno denunciato in stato di libertà sei persone del luogo, ritenute responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

In particolare, i militari, hanno scoperto che gli indagati, al fine di ottenere i buoni spesa erogati in occasione dell’emergenza coronavirus, avrebbero presentato false attestazioni al Comune.

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