Scarico non autorizzato, sequestro in un'officina

In seguito a un controllo in località ‘Petraro’, nel comune di Rose (Cs), i Carabinieri forestale della Stazione di San Pietro in Guarano hanno sequestrato delle vasche, dei pozzetti di raccolta e una condotta di scarico di proprietà di un’officina meccanica del posto.

Per i militari, tramite il sistema di scarico, l’officina avrebbe fatto defluire i liquidi prodotti dall’attività di lavaggio e riparazioni della auto nell’alveo del torrente Javes, affluente del fiume Crati. Inevitabili, quindi, il sequestro dello scarico e la denuncia del titolare dell’officina per violazione della normativa ambientale.

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Furto di inerti, due arresti

I Carabinieri forestale delle Stazioni  di San Pietro in Guarano e Montalto Uffugo(Cs), coadiuvati dalla stazione Carabinieri di Rose, nell’ambito di un servizio volto al controllo ed alla tutela del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato due persone per furto aggravato di materiale inerte (sabbia e ghiaia) prelevato illecitamente dal greto del fiume Crati per poi essere conferito in un vicino impianto di lavorazione inerti di  Rose.

Si tratta di due operai, A.P. di 64 anni e C.C. di 35 anni, conducenti dei mezzi da movimento (un escavatore e due camion), dipendenti di una ditta di lavorazione inerti, mentre il titolare della stessa ditta, M.C di 40 anni è stato deferito in stato di libertà.

L’attività è partita nei mesi scorsi, quando i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno riscontrato come un tratto del letto del fiume fosse stato interessato di recente da una intensa attività di scavo e prelievo di materiale inerte. Sono stati quindi intensificati i controlli che hanno portato all’accertamento del reato.

I tre dovranno ora rispondere a vario titolo dei reati di furto aggravato, violazione normativa urbanistico-edilizia, deturpamento di bellezze naturali. L’escavatore, gli autocarri e il materiale inerte illegalmente prelevato sono stati sequestrati. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari per i due arrestati i quali, dopo il processo per direttissima, sono stati rimessi in libertà.

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Scarico abusivo scoperto in un’officina meccanica, scatta il sequestro

Rose – I Carabinieri forestale della Stazione di San Pietro in Guarano (Cs) hanno sequestrato uno scarico non autorizzato, in un’officina meccanica di Rose.

In particolare, i militari hanno scoperto che i liquidi prodotti dal lavaggio e dalla riparazioni di auto venivano convogliati senza autorizzazione in un fosso di raccolta di acque piovane nel quale sono stati trovati residui di oli e lubrificanti.

Il proprietario dell’officina dovrà ora rispondere di violazione della normativa ambientale.  

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Oltre 300 alberi tagliati abusivamente, tre denunce

Hanno tagliato circa 300 piante di alto fusto senza alcuna autorizzazione.

Per tale motivo, i carabinieri forestale hanno denunciato il titolare di una ditta boschiva, il responsabile del settore tecnico comunale e il sindaco.

 Il taglio è stato effettuato in località Monticello del Principe, nel comune di Rose (Cs), in un'area, in parte di proprietà del demanio regionale e in parte comunale, che nel 2017 era stata interessata da un vasto incendio che aveva mandato in fumo circa 2500 ettari di bosco.

Dopo aver accertato il taglio delle piante, i militari della Stazione di San Pietro in Guarano hanno scoperto che l’attività era stata compiuta senza le necessarie autorizzazioni, da una ditta boschiva di Luzzi, su incarico del comune di Rose, con la motivazione che in seguito all’incendio gli alberi erano pericolanti.

Alla luce del mancato rispetto delle prescrizioni per i boschi danneggiati dal fuoco, i carabinieri forestale, dopo aver elevato una sanzione amministrativa di 26mila euro, hanno sequestrato le ceppaie e denunciato gli indagati che dovranno rispondere, a vario titolo, di furto di legname, taglio di piante non autorizzato in area vincolata, deturpamento e distruzione di bellezze naturali.

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Scontro tra due auto, muoiono marito e moglie

Tragico incidente stradale lungo la Provinciale 234, nei pressi del bivio per Luzzi (Cs).

L'impatto, avvenuto nella giornata di ieri, si è rivelato fatale per una coppia, originaria di Rose.

Marito e moglie, rispettivamente di 59 e 58 anni, hanno perso la vita quando la Citroen sulla quale viaggiavano si è scontrata con una Mercedes, il cui conducente è rimasto ferito.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118 ed ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi di rito.

 

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Doppia scossa di terremoto in Calabria

Doppia scossa di terremoto, nella giornata di ieri, in Calabria.

I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si sono attivati, una prima volta, alle 18,10 quando, in un tratto del mar Tirreno compreso tra Rosarno e Gioia Tauro hanno registrato un sisma di magnitudo ML 2.5.

L'evento si è sviluppato ad una profondità di 136 chilometri, in una zona particolarmente attiva sotto il profilo sismico.

Più forte, invece, la seconda scossa, di magnitudo 3.1, rilevata alle 21,17 a Luzzi, in provincia di Cosenza.

In questo caso il terremoto, il cui epicentro è stato riscontrato a soli 10 chilometri di profondità, è stato avvertito distintamente dalle popolazioni residenti nei centri di Luzzi, Bisignano, Acri, Rose, Santa Sofia d'Epiro e San Demetrio Corone.

 

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Incidente sul lavoro, grave un operaio schiacciato da un albero

Un operaio, dipendente di una ditta impegnata a svolgere lavori di disboscamento in un’area privata, è rimasto ferito a Rose, in provincia di Cosenza.

L’uomo si trova ora ricoverato, in prognosi riservata, all’ospedale Annunziata di Cosenza, dove è stato portato in eliambulanza dopo essere stato schiacciato da un albero.

Intervenuti sul luogo dell’incidente e compiuti gli accertamenti di rito, i carabinieri hanno denunciato, in stato di libertà, per lesioni personali colpose, un 30enne titolare dell’impresa per la quale lavorava il malcapitato operaio.

Al termine delle verifiche effettuate, con l’ausilio del personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, i militari dell’Arma hanno contestato al proprietario dell’impresa, anche, la mancata vigilanza sul rispetto della normativa inerente la sicurezza sul lavoro.

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Aggrediscono la proprietaria del terreno in cui stanno rubando castagne, arrestati 6 romeni

I carabinieri di Rose, unitamente ai colleghi di Rende, hanno fermato sei cittadini di nazionalità romena con l’accusa di rapina impropria in concorso. I sei, quattro uomini e due donne, sono accusati di aver aggredito una 65enne che li aveva sorpresi a rubare castagne in un fondo di sua proprietà. L’episodio è accaduto a Rose, in provincia di Cosenza. Da una prima ricostruzione, pare che i sei romeni si siano introdotti in un terreno agricolo con l’intento di rubare castagne. Sorpresi sul fatto dalla proprietaria, i malfattori avrebbero inveito contro la donna, prima di farla cadere a terra durante  la fuga.  Intervenuti tempestivamente, i carabinieri sono riusciti a bloccare i protagonisti dell’accaduto mentre cercavano di allontanarsi a bordo di un furgone. L’anziana, invece, è stata medicata dai sanitari dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza cha l’hanno giudicata guaribile in dieci giorni.

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