Serra ed i riti che precedono la settimana Santa

Si è svolta ieri sera, nella chiesa Addolorata, l'adorazione delle quaranta ore del SS. Sacramento. Come da tradizione, il lunedì, il martedì ed il mercoledì che precedono la domenica delle Palme, nella Chiesa di Maria SS. dè Sette Dolori ha avuto luogo l'Adorazione del SS. Sacramento, detta “esposizione delle Quarant’ore”. Un nome che rimanda al tempo trascorso da Gesù nel Santo Sepolcro, dalle 3 del pomeriggio di Venerdì Santo, all'alba di Pasqua. Due confratelli, in abito congregale, sono rimasti in adorazione al Santissimo, alternandosi, per tutti e tre i giorni, ogni ora, a partire dalle 7,30 fino alle 18. La funzione è iniziata al termine della messa delle ore 7,30, di lunedì quando i fedeli, insieme al parroco ed al seggio priorale in abito, prima di esporre il Santissimo, sono usciti dalla Chiesa di Maria SS dè Sette Dolori per fare il giro del monumento ai caduti. Nel corso dei primi due giorni, alle 17,15, i confratelli, prima della benedizione Eucaristica e della Messa, hanno cantato l’Ufficio. Mercoledì, invece, dopo il canto dell'Ufficio, i fedeli, il parroco ed il seggio priorale in abito hanno composto la processione che, dalla Chiesa Addolorata, salendo Corso Umberto I, passando dalla Chiesa di Maria SS Assunta in Cielo e poi attraversando alcune vie del quartiere Terravecchia, è ritornata al punto di partenza, dopo aver percorso via Sette Dolori. Al termine della processione, i fedeli hanno ricevuto la benedizione Eucaristica prima di prendere parte alla messa. Oggi, invece, alla celebrazione delle 18 farà seguito il canto dei Vespri e la "svelazziuoni" (la statua viene resa visibile ai fedeli) della Madonna Addolorata al canto del Magnificat. Domani, ultimo venerdì prima del venerdì santo, dopo la messa delle 18, ci sarà la Via Matris invece della Via Crucis, le stazioni saranno sette come i dolori di Maria. Particolare importanza assumono queste stazioni, perché, per ognuna di esse, la croce solitamente portata dal Priore della Confraternita, viene portata da un ammalato.

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