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Intervista a Dalila Nesci (M5s): "L'ospedale di Serra è stato smantellato"

Pubblichiamo di seguito l'intervista rilascita al Redattore, dalla deputata del M5S, Dalila Nesci che in mattinata ha visitato l'ospedale di Serra San Bruno.

On. Nesci, Come ha trovato l’ospedale di Serra San Bruno, fortemente penalizzato dal piano di rientro?

E’ un ospedale che, come tanti altri in Calabria, è stato smantellato nel tempo. Oggi sono evidenti le difficoltà. Bisogna esprime un plauso al personale che riesce ad erogare servizi nonostante i turni massacranti cui è sottoposto in seguito al blocco del turn over che ha impedito rimpiazzare chi è andato in pensione e chi è stato trasferito.

Cosa pensa dei piccoli ospedali come quello serrese?

Ci deve essere un’attenzione speciale per gli ospedali di montagna. Il M5S è favorevole ad una sanità di prossimità capace di adattarsi alle esigenze del territorio, anche perché esiste un problema legato alla mobilità ed alla rete di trasporto che penalizza numerosi comuni calabresi. In tal senso, rileviamo l’irrazionalità della politica che, da un lato taglia i trasporti e dall’altro chiude gli ospedali. A breve incontrerò il commissario per il rientro dal debito sanitario Scura al quale chiederò notizie sulla rete d’assistenza ospedaliera. Bisogna mettere mano complessivamente alle strutture sanitarie su tutto il territorio calabrese, a partire dalla presenza di molti “imboscati” che non si capisce quale contributo diano.

Le sale operatorie dell’ospedale “San Bruno”, sono nuove ma sono state messe a "riposo". Come spiega questo paradosso?

Inspiegabilmente è stato speso quasi un milione di euro, ma oggi sono sottoutilizzate. Ne denunciamo lo spreco, perché non si capisce per quale motivo siano stati investiti soldi in un struttura, per poi smantellata ed andare a congestionare l’ospedale di Vibo Valentia. Non c’è alcuna logica nelle scelte della politica e di chi ha responsabilità in ambito sanitario.

Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha dato parere favorevole affinché si possa sbloccare il turn over, qual è la posizione del M5s ?

Sono assunzioni spot. Bisogna procedere preliminarmente ad una ricognizione e successivamente procedere alle assunzioni. Si tratta di una una risposta, in ogni caso, parziale perché con il blocco del turn over tutto il personale andato in pensione o trasferito non è mai stato reintegrato, quindi, anche le poche assunzioni che si dovessero fare non saranno sufficienti a risollevare e migliorare i servizi erogati ai cittadini.

Dopo questa sua visita, il M5S cosa pensa di fare concretamente per l’ospedale di Serra?

Sto facendo il giro degli ospedali calabresi per tenera alta l’attenzione sulla sanità che è stata abbandonata da questo Governo e da quelli precedenti, i quali, evidentemente hanno pensato di risolve tutto con l’emigrazione. Visto che la gente va via, pensano non ci sia bisogno di sanità. C’è poi un problema più ampio perché, con il pareggio di bilancio inserito in Costituzione, il diritto alla salute non è più tutelato, se non nei limiti garantiti dal pareggio di bilancio, quindi se ci sono i soldi ci sono le cure, altrimenti no. Questo è inaccettabile in un paese che si dice civile. La battaglia del M5S consiste nel prendere in considerazione tutte le denunce che stanno arrivando dai medici e dagli operatori sanitari. A tal riguardo, recentemente, ho aperto un punto d’ascolto sul mio sito dalilanesci.it dove è possibile fare, anche, delle denunce anonime, questo perché chi lavora nelle aziende sanitarie è sottoposto a sanzione e addirittura a licenziamento. Riporterò le denunce e le situazioni rappresentate al Commissario Scura. Infine, credo che sia necessario ritornare a parlare di legalità ed etica, anche, all’interno della politica altrimenti le soluzioni giuste non si troveranno mai.

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