Lite in strada e coltello contro la Polizia: un arresto e due denunce

a Polizia di Stato, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto in sede di tavolo tecnico in esecuzione delle direttive impartite dal questore di Cosenza Luigi Liguori, ha arrestato un 32enne per minacce, violenza e resistenza aggravate a Pubblico ufficiale e per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Inoltre sono state denunciate due persone, una di 28 anni per minacce aggravate e una di 26, persona sottoposta alla sorveglianza speciale, per inosservanza agli obblighi di legge in quanto si accompagnava a persone gravate da precedenti penali. Nello specifico, personale della Squadra Volanti della questura di Cosenza, nella tarda serata di ieri, a seguito di segnalazione giunta sul 113 è giunto in via Toscana dove ha notato due persone in stato di escandescenza che cercavano di sfondare il portone d’ingresso di un’abitazione minacciando alcune signore impaurite affacciate dai balconi che cercavano di fermare due soggetti, un uomo ed una donna, i quali a seguito di una lite stavano danneggiando delle auto in sosta. Gli operatori della Squadra Volante intervenuti hanno cercato immediatamente di bloccare i due, ma questi hanno opposto una strenua resistenza divincolandosi e cercando di sottrarsi al fermo, proferendo al contempo frasi minacciose agli stessi. Nella concitazione, mentre gli agenti cercavano di bloccare ed interrompere l’azione criminosa dei due, il 32enne ha estratto un coltello da cucina con una lama di 10 cm, occultato nella cinta dei pantaloni, con l’intento di colpire gli operanti, che solo grazie alla loro reattività e prontezza operativa, sono riusciti a disarmarlo  evitando il peggio. I due sono stati accompagnati presso gli uffici della Polizia per essere sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici, dai quali è emerso che entrambi avevano precedenti di polizia. Il 32enne è stato tratto in arresto per i reati di cui agli articoli 336 e 337 cp aggravati e per l’art. 75 L. 110/75 e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria mentre la donna è stata deferita alla Autorità giudiziaria per il reato di minaccia aggravata ex art. 612 cp comma 2.

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