Punto Inps a Serra, le proteste e la presa di posizione dell'Encal

«Da lunedì 2 gennaio l’Agenzia Inps di Serra San Bruno opererà con la nuova e ridimensionata funzione di Punto Inps mettendo in pratica il declassamento contenuto nel provvedimento voluto dal Presidente dell’Istituto Tito Boero». E’ quanto afferma in una nota il vicesindaco di Dinami Nino Di Bella in qualità di Responsabile regionale Encal. «Una penalizzazione – prosegue l’amministratore - che le popolazioni di Serra San Bruno e dintorni pagheranno a caro prezzo se è vero che per l’avvio di pratiche personali di un certo rilievo saranno costrette a raggiungere Vibo Valentia e Tropea, mentre allo sportello del Punto Inps di Serra San Bruno sono stati delegati compiti molto riduttivi».

In direzione di quanto è accaduto «sono tantissimi i cittadini che hanno avanzato l’idea di scendere in piazza e manifestare contro questo ingeneroso e inadeguato provvedimento consumato sulla loro pelle. Una risposta alla classe politica che ha rinunciato sin dalla prima ora a riconsiderare questo tipo di provvedimento che a mio avviso ha delle precise responsabilità che non sono sfuggite alle popolazioni interessate. I labili tentativi volti a convincere queste ultime che la chiusura dell’Agenzia, trasformata, assurdamente, in Punto Inps, non avrebbe provocato  alcun danno al sistema non ha avuto successo».

All’Encal, patronato della Cisal, «continuano a pervenire centinaia e centinaia di proteste da parte di cittadini dell’hinterland serrese che si sentono letteralmente beffati da questa nuova situazione.  Non accettano l’idea che a partire dal prossimo 2 gennaio dovranno mettersi in macchina e raggiungere Vibo Valentia e Tropea, affrontando non soltanto le insidie del percorso ma anche quelle climatiche, per soddisfare le loro legittime necessità personali che i dirigenti regionali e provinciali non hanno affatto considerato tutelando soltanto, ed in maniera anche spudorata,  le esigenze dell’Ente. Il gesto dell’Inps viene definito una sostanziale vergogna intesa a spiegare quanto siano stati trascurati i veri interessi delle popolazioni serresi, soprattutto degli anziani, di quelle fasce deboli che spesso hanno denunciato la loro precaria condizione di vivibilità e che in realtà non ha mai trovato adeguato riscontro».

L’Encal continua ad invitare «i sindaci dei comuni che insistono sull’hinterland serrese affinchè  condividano la legittima, giusta e sacrosanta protesta delle popolazioni penalizzate, indirizzando un ulteriore messaggio di viva protesta al Presidente Tito Boero e al direttore regionale Giuseppe Greco per l’indifferenza e l’apatia con cui hanno messo in piedi il provvedimento. Sull’attivazione di quest’ultimo non è stato tenuto conto neanche della disponibilità, ad esempio, del sindaco di Serra San Bruno che per venire incontro alle denunciate eccessive spese di gestione della sede dell’Agenzia aveva messo a disposizione degli adeguati locali. In verità – è la conclusione di Di Bella - c’era un disegno ben preciso da realizzare visto che la trasformazione in Punto Inps dell’Agenzia è stata concordata, per come si desume dall’atteggiamento rinunciatario assunto,  con la classe politica».

 

             

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