Serra: il cimitero diventi luogo della memoria e della cultura

Una bella foto del nostro artista Brunello Tripodi postata nei giorni scorsi su Facebook, una foto sul cimitero monumentale di Serra San Bruno, mi ha dato la stura ad una riflessione e ad un invito all’Amministrazione comunale perché possa attivare la procedura di realizzazione che si va proponendo di seguito.

La collina dei cipressi! Il luogo del riposo eterno è custode non solo della memoria della collettività e della storia di una comunità ma anche dell’arte che la stessa comunità ha espresso ed esprime.

In tutta Italia ci sono  cimiteri veri musei a cielo aperto che il ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo intende catalogarli in un atlante dei cimiteri monumentali e del turismo della memoria in formato digitale, come si evince da un documento sottoscritto, l’anno appena trascorso, presso la Reggia di Caserta.

 Insomma un nuovo tipo di turismo già molto apprezzato all’estero e che va coinvolgendo anche italiani: il cosiddetto tombstone tourism. Cultura e architettura, visite a personaggi storici e interiorità sono gli elementi di crescita del fenomeno. In Italia sono tantissimi i cimiteri monumentali che ben si prestano ad una funzione museale. Milano, Torino, Le Porte Sante all’esterno della Basilica di San Miniato al Monte di Firenze, l’Acattolico di Roma, la Certosa di Bologna tappa obbligata per gli escursionisti del settecentesco Gran Tour,  lo Staglieno di Genova, il già famoso Gran Camposanto di Messina con le sue architetture neoclassiche e liberty, il Cimitero delle Fontanelle a Napoli. E altri ancora.

Qui, in questi artistici luoghi del riposo, il turista, lo studioso, il curioso fanno esperienze di vita interiore e di studi e di “corrispondenza di amorosi sensi”.

Qui si vive con l’Assoluto e si vive con i grandi uomini del passato che hanno reso grande l’Italia e non solo. Insomma è necessario ben conservare questi luoghi e conservarli: dalla morte ne viene la vita anche artistica.

A questo punto non sembri cosa azzardata annoverare tra questi illustri luoghi anche la nostra collina dei cipressi.

Il cimitero di Serra San Bruno, è monumentale e nessuno può dire il contrario. È ricco di quattro artistiche chiesette e di tanti monumenti sepolcrali in granito, marmo e bronzo, tutti frutto della famosa “"astranza di la Serra" e tra i tanti spicca il monumento granitico dell’artista serrese Biagio Lo Moro e la statua bronzea del Redentore dello scultore Salvatore Pisani e quelle colonne doriche ottocentesche in granito davanti all’ingresso della chiesetta dell’Addolorata. Un piccolo  prezioso scrigno di arte e memoria. Qui riposano gli illustri vescovi serresi, gran parte del clero, architetti, scultori, pittori, scalpellini, poeti e scrittori come Mastro Bruno Pelaggi e Sharo Gambino.

 Insomma un bel luogo del riposo eterno, del ricordo e della cultura.

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