Vibo: lettera di Susanna Camusso consegnata la prefetto Guido Longo

"Egregio Prefetto, come Lei certamente saprà, la Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari sui temi del lavoro: per il ripristino della piena responsabilità solidale in materia di appalti e per l'abrogazione dei buoni lavoro, comunemente detti voucher. Tali quesiti, presentati dalla CGIL, sono stati concepiti a supporto della “Carta dei diritti universali del lavoro”, una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che ha lo scopo di definire un nuovo, moderno diritto del lavoro attraverso una forte e coerente semplificazione della corrente legislazione sulla materia".

Questo l’incipit della lettera scritta dal segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, in qualità di presidente del Comitato per il Sì ai referendum sul lavoro, che questo pomeriggio è stata consegnata direttamente nelle mani del neo prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo.

 A consegnarla, una delegazione di dirigenti sindacali formata da Luigi Denardo, segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, responsabile organizzativo, e Mimma Pacifici, segretaria regionale del sindacato. 

"La 'Carta dei diritti' è significativamente pensata per normare e tutelare qualsivoglia tipologia di lavoro, sia esso subordinato, parasubordinato o autonomo – prosegue la lettera -. La 'Carta dei diritti' ed i quesiti referendari che la accompagnano sono stati discussi ed approvati da oltre 1 milione e mezzo di iscritte e iscritti alla CGIL con oltre 42.000 assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio. Sono state raccolte, in loro sostegno, oltre 3 milioni di firme certificate. Una grande partecipazione di cittadini che fa bene alla democrazia. Anche per questa ragione, mi rivolgo a Lei, egregio Prefetto, affinché voglia farsi interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo l'utilità che al più presto sia fissata la data del voto referendario. È infatti diritto dei cittadini conoscere con anticipo quando sono chiamati alla urne, potersi documentare e quindi decidere se e come partecipare alla consultazione referendaria. Sappiamo che il periodo nel quale si dovrà votare per i referendum coincide anche con il voto amministrativo in diverse realtà del Paese. Per questo – conclude - riteniamo che sarebbe una scelta utile per l'Italia abbinare il voto amministrativo con quello referendario: sia per il risparmio di danaro pubblico che ne deriverebbe, sia per evitare una doppia interruzione dell'anno scolastico. Certa che vorrà rappresentare all'Autorità di Governo queste nostre considerazioni ed istanze, gradisca i migliori saluti». «Soprattutto in un territorio come il nostro – ha voluto rimarcare il dirigente sindacale Luigi Denardo  - bisogna restituire dignità al lavoro, rimettendolo al centro, con più diritti e più tutele".

Il prefetto, dal canto suo, ha accolto la richiesta proveniente dal sindacato, affermando che proprio "il lavoro ed i diritti sono l’arma migliore per combattere e togliere consenso alla ‘ndrangheta".

 

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