'Ndrangheta: confiscati beni per un valore di 21 milioni di euro

A seguito di indagini patrimoniali - coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto presso la Dda,Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio - la Compagnia della guardia di finanza di Crotone ha sottoposto a confisca un patrimonio di circa 21 milioni di euro, nei confronti di  Francesco Anselmo Cavaretta. Il destinatario del provvedimento, cui è stato applicata anche la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è ritenuto contiguo alla cosca di ‘ndrangheta della famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto. La misura di prevenzione personale e patrimoniale, è stata emessa dal Tribunale di Crotone su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Già nel luglio 2016, le fiamme gialle avevano dato esecuzione, all’applicazione del sequestro anticipato di beni mobili, immobili ed aziende nella disponibilità diretta ed indiretta dello stesso imprenditore in virtù dei riscontri documentali raccolti dai finanzieri della Compagnia di Crotone. Secondo l’accusa, Cavarretta si sarebbe inserito nell‘economia legale, favorito da soggetti “intranei” alla criminalità organizzata, utilizzando ingenti liquidità finanziarie, frutto di proventi illeciti derivanti da contributi statali, europei e rimborsi Iva, erogati a imprese commerciali a lui riconducibili.

A tale importante risultato le fiamme gialle sono pervenute ponendo in essere complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria ed economico finanziaria espletate con l’ausilio di estesi accertamenti bancari e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso al Corpo della guardia di finanza.

Nello specifico, l’esecuzione dell’atto giudiziario, da parte dei finanzieri, ha portato all’applicazione della misura di  prevenzione della sorveglianza speciale, nei confronti del Cavarretta, con obbligo di soggiorno, per la durata di tre anni, nonché, alla confisca, di numerosi beni immobili, diversi esercizi commerciali organizzati in compagini societarie a responsabilità limitata, operanti nel settore turistico, alberghiero, di ristorazione, bar e similari, nonché, di molteplici quote societarie, relative ad imprese operanti non solo nella provincia Crotone se ma anche a Milano, Firenze, Parma, Pisa e Vibo Valentia.

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