Parco delle Serre, parte da qui il rilancio della filiera Foresta-Legno in Calabria

Con l’occasione della pubblicazione da parte della Regione Calabria del Bando FERS per il finanziamento di progetti di R&S riferiti alle aree di innovazione S3 - misura Azione 1.2.2 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo”, il Parco Naturale Regionale delle Serre in virtù del ruolo baricentrico che riveste nei confronti delle numerose filiere produttive che operano all’interno del proprio territorio ha fortemente promosso questo bando di ricerca considerandolo una importante opportunità di sviluppo offerta dalla Regione Calabria per le numerose aziende produttive.

Tra le tante proposte, l’Ente Parco ha voluto aderire alla idea progettuale nata da diverse imprese che operano all’interno della Filiera Foresta – Legno per la valorizzazione delle produzioni legnose calabresi attraverso la promozione di un’edilizia sostenibile in legno. Infatti, da sempre il Parco riconosce il ruolo fondamentale delle foreste che ricoprono quasi interamente i territori comunali che ricadono nel Parco ma anche in tutta la Regione. Non a caso le produzioni legnose che provengono da queste foreste rappresentano un fulcro fondamentale sia nei processi economici e sia in quelli sociali e ambientali di questi territori e una corretta e completa valorizzazione di queste risorse non solo è una importante fonte di reddito ma anche e soprattutto rappresenta un dovere per chi ha il dovere, come il Parco, di tutelare questo patrimonio forestale.

Per tale motivo, il Parco ha fortemente incentrato la proposta progettuale nel valorizzare il patrimonio delle imprese artigiane locali mediante la ricerca e lo sviluppo sperimentale di soluzioni abitative e commerciali moderne ed ecocompatibili con tecniche di lavorazione e impiego delle risorse locali con funzioni strutturali anche a fini antisismici, in collegamento agli interventi sulla filiera Foresta – Legno sviluppati nel settore agro-forestale. L'idea progettuale, redatta dal Parco, dalle imprese private e da due Enti di Ricerca regionali (Università di Reggio Calabria e il CREA-SAM di Rende), è volta al potenziamento della filiera del legno e all'impiego di materiali ecocompatibili in edilizia, alla conservazione delle risorse, soprattutto di quelle energetiche, con riferimento al risparmio energetico e all’introduzione di fonti energetiche rinnovabili nel settore delle costruzioni e alla mitigazione e gestione dei rischi derivanti da cause naturali, con particolare attenzione al rischio sismico e alla gestione delle emergenze. Prendendo spunto dal successo ottenuto dalle iniziative di promozione delle produzioni tipiche ed eccellenze del settore enogastronomico, il Parco Naturale delle Serre vuole lanciare in Calabria per la prima volta con la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il concetto di "slow wood", inteso come sviluppo di segmenti di filiere del legno che si caratterizzano per la raccolta e trasformazione a corto raggio (il cosiddetto approvvigionamento "a km zero"), con minor impatto dei trasporti e il contenimento di passaggi intermedi tra produttori e utilizzatori della risorsa. Il progetto punterà anche a dare risposta alla possibilità di tenere insieme, in un quadro di sostenibilità, produzione legnosa, protezione dei versanti, stoccaggio del carbonio e biodiversità.

Dalla attenta esamina delle principali lavorazioni del legno e dei suoi prodotti principali, la proposta verterà sulla sperimentazione e pianificazione di investimenti per la realizzazione di un prototipo modulare edilizio a consumo energia quasi zero con prodotti di filiera. In particolare, le sperimentazioni riguarderanno le caratteristiche costruttive del materiale, anche attraverso la possibilità di valutare l’accoppiamento con altri materiali per ottenere un nuovo prodotto flessibile, ecologico e a basso costo e la sicurezza, coniugando le caratteristiche tecnologiche e costruttive del legno con i moderni requisiti di sicurezza sismica. Infine, l’intero ciclo produttivo sarà valutato attraverso l’analisi ambientale mediante la considerazione delle esigenze di integrazione ambientale e di risparmio energetico e lo studio di soluzioni tecnologiche per l’integrazione impiantistica, la riduzione dell’impatto ambientale e l’autosufficienza energetica.

Le ricadute progettuali previste saranno numerose sia in termini economici che sociali e ambientali: in particolare, i risultati attesi saranno facilmente riproducibili da tantissime altre aziende e in altri territori rurali calabresi, ove ancora mancano le conoscenze e soprattutto la consapevolezza delle enormi qualità che i legnami locali calabresi possiedono. Si prevede così un aumento occupazionale all’interno di tutta la Filiera Foresta-Legno in Calabria grazie all’avvio di distretti produttivi di moduli abitativi, in cui gli operatori non saranno solamente gli addetti diretti alle operazioni boschive e di trasformazione del legno ma anche e soprattutto le diverse e qualificate maestranze e professionalità che si inseriranno successivamente: progettisti, tecnici istallatori, manutentori, ecc. L'occasione di sviluppo del progetto può rappresentare un’importante azione di volano da intraprendere successivamente in tutta la Calabria per rinnovare e consolidare i rapporti tra i diversi soggetti imprenditoriali della filiera promuovendo i Distretti produttivi del legno.

Il Parco delle Serre con tale intervento di promozione e di sostegno alla ricerca vuole contribuire a compensare il gap in termini di capacità di innovazione delle proprie imprese locali rispetto a quelle più moderne e competitive di altre realtà nazionali, mantenendo inalterati i principi di salvaguardia, tutela e gestione multifunzionale del patrimonio forestale.

 

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