Semina il panico su un'isola pedonale e tenta di aggredire i poliziotti, arrestato un ventenne

La Polizia di Stato della Questura di Cosenza, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio, predisposto in sede di tavolo tecnico ed in esecuzione delle direttive impartite dal Questore Dr. Luigi LIGUORI, continua nella sua costante ed incisiva azione preventiva e repressiva dei reati.

In particolare, nella mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato della Squadra Volante della Questura di Cosenza ha tratto in arresto, T.D. cl 98 per violenza, minaccia, resistenza a P.U. e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

Gli uomini della Squadra Volante, durante il servizio di controllo del territorio, venivano avvicinati da alcuni cittadini spaventati su viale Mancini che segnalavano un’auto ad alta velocità sullo spartitraffico pedonale di viale Mancini.

La Volante della Questura di Cosenza, dirigendosi prontamente verso la direzione indicatagli, intercettava una Ford Fiesta che seminava il panico tra le persone che passeggiavano e facevano jogging sull’isola pedonale.

Gli agenti intimavano al conducente dell’auto di fermarsi, ma quest’ultimo con una brusca manovra si immetteva sulla carreggiata e ad alta velocità tentava di seminarli, creando pericolo per l’incolumità degli altri automobilisti. Solo dopo alcune centinaia di metri e dopo aver cercato di speronare l’auto di servizio, gli uomini della Volante riuscivano ad arrestare la corsa della Ford Fiesta.

Il conducente della Ford Fiesta vistosi bloccato, scendeva repentinamente dall’auto e con una grossa mazza da carpentiere cercava di aggredire “gli agenti”, che solo grazie alla loro prontezza e reattività riuscivano ad evitare i colpi e, strappandogli di mano l’arma, lo immobilizzavano.

Il fermato, dopo aver seminato il panico e messo in pericolo l’incolumità dei cittadini su viale Mancini, veniva portato presso gli uffici della Questura di Cosenza ed arrestato per violenza, minaccia, resistenza a P.U. e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’arrestato, con precedenti di polizia per reati specifici, dopo le formalità di rito veniva messo a disposizione della A.G. in attesa del rito per direttissima.

Inoltre l’auto veniva sequestrata amministrativamente ai fini della confisca perchè l’arrestato neopatentato guidava in stato di ebbrezza ed il mezzo, già sottoposto a sequestro amministrativo, era privo della copertura assicurativa. 

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