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La “Junior Band Gemelli” di Filadelfia si esibisce nell'auditorium del carcere di Vibo

Riceviamo e pubblichiamo

"L’Associazione 'Diapason-Gemelli' in tutti gli anni della sua attività musicale e culturale, si è contraddistinta anche per il suo impegno nel sociale, con la partecipazione a manifestazioni ed iniziative che assumono un significato che va oltre l’aspetto artistico. In questa ottica il concerto tenuto in data 5 aprile scorso, presso l’Auditorium della Casa Circondariale di Vibo Valentia, dalla “Junior Band Gemelli”, orchestra giovanile della stessa associazione, assume un significato fortemente educativo e formativo. Organizzato grazie alla collaborazione e sensibilità del direttore della casa circondariale, Antonio Galati, del comandante della polizia penitenziaria Domenico Montauro e dai suoi collaboratori Antonio Tringale e Nazzareno Iannello, il concerto si è tenuto in una sala gremita di persone che hanno apprezzato l’omaggio che i nostri ragazzi hanno voluto offrire a chi in questo momento si trova in una particolare situazione di restrizione. Una esperienza significativa anche per tutti i nostri ragazzi, i maestri Massimo Campisano e Francesco Conidi, i loro tutor, Angela Marrella, Vito Torchia e Bruno Bartucca, il direttivo dell’associazione, il presidente Bruno Caruso Bruno, vice presidente Francesca De Nisi e il coordinatore Pasquale Masdea. Il programma musicale offerto è stato di notevole spessore e l’esecuzione brillante e suggestiva; brani di Nino Rota, Badelet & Zimmer, Vangelis, Trevor Jones, di importanti colonne sonore e autori per orchestra di fiati, il tutto incastonato nelle suggestioni di una esperienza unica e formativa. Le parole di apprezzamento espresse dal direttore Galati sono il giusto premio per i sacrifici che i nostri ragazzi e i loro maestri e tutor fanno per prepararsi artisticamente. Galati si è soffermato, infatti, su alcune considerazioni di carattere generale affermando che la musica, l’impegno artistico e culturale, allontanano i ragazzi dalla strada e quindi dalle devianze e che il loro esempio è da traino per tanti giovani che altrimenti potrebbero imboccare percorsi negativi; aggiungendo infine che, se le persone recluse avessero, nella loro vita, potuto frequentare percorsi culturali ed artistici come quelli dei nostri ragazzi, magari qualcuno non avrebbe intrapreso strade negative. Il concerto si è concluso tra gli applausi dei presenti. ‘Un’esperienza da ripetere’, ha commentato il sotto commissario Iannello alla fine della esecuzione, magari nel periodo natalizio del prossimo anno".

Bruno Giovanni Caruso - Presidente Associazione culturale musicale "Giovanni Gemelli" - Filadelfia


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