Strade al collasso, i cittadini delle Serre si mobilitano: pronta una grande manifestazione popolare di protesta

Una grande manifestazione popolare per accendere i riflettori sulla pesante e, oramai, insostenibile condizione di isolamento delle aree interne.

L'iniziativa si svolgerà nel prossimo mese di giugno ed è stata proposta in seno al coordinamento dei comitati, delle associazioni e dei liberi cittadini che si è riunito lunedì sera presso la sede della Pro Loco di Serra San Bruno.

L'assise ha anche prodotto un appello unitario alla mobilitazione che invita tutti i comuni dell'asse Jonio-Tirreno a scendere in campo per porre con la giusta enfasi la questione della viabilità negata, a tutti i livelli.

Documento approvato e condiviso, per il coordinamento, da: Andrea Pisani, Vincenzo Albanese, Maria Gualtieri, Fioravante Schiavello, Luigi Calabretta, Antonio Tassone, Alfredo Barillari, Tonino Colonnese, Giacinto Damiani e Francesco Pungitore. In rappresentanza delle amministrazioni comunali hanno aderito: Domenico Aspro (Gagliato), Giuseppe Condello (San Nicola da Crissa), Daniela Marchese (San Nicola da Crissa), Totò Minniti (Fabrizia) e Claudio Foti (Chiaravalle Centrale). La manifestazione si svolgerà proprio a Serra San Bruno, con l'obiettivo di portare al centro dell'attenzione mediatica regionale la grave problematica delle strade al collasso in tutta la zona a cavallo tra le Preserre catanzaresi e le Serre vibonesi.

Nel corso della riunione, sono emerse le tante criticità che investono il territorio e che, purtroppo, i pochi interventi tampone finora “strappati” alla Regione, alle Province e all'Anas non risolveranno nel breve periodo. Drammatico l'appello dei commercianti che hanno evidenziato il crollo inesorabile delle presenze turistiche e, di conseguenza, dell'economia locale. Proprio allo scopo di rivendicare interventi più efficaci e urgenti sulle infrastrutture destinate allo sviluppo dell'entroterra, si è deciso di concretizzare una forma di protesta immediata e dal forte significato simbolico, per esprimere, in termini civili ma fermi, l'indignazione di un vasto hinterland, messo letteralmente in ginocchio dal crollo generale del sistema viario.

Le provinciali chiuse, le statali in condizioni pessime di manutenzione, la Trasversale delle Serre bloccata: questo è lo scenario di riferimento. Ma dopo un lungo periodo di silenzio e rassegnazione, adesso il malcontento popolare è pronto a esplodere e a manifestarsi platealmente, sia pure, ovviamente, nei canali consueti della legalità, dell'impegno civile e della partecipazione democratica. Non si esclude una ulteriore iniziativa nel breve periodo, a ridosso della cittadella regionale di Germaneto e finanche sotto la sede Anas di Roma, per portare direttamente sotto i palazzi del “potere” la rabbia di un territorio che si sente totalmente derubato del proprio futuro.

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