Dio non salvi la regina

Elisabetta II, nata nel 1926, regna dal 1952 come regina di Antigua e BarbudaAustraliaBahamasBarbadosBelizeCanadaGrenadaGiamaicaNuova ZelandaPapua Nuova GuineaSaint Kitts e NevisSaint Vincent e GrenadineIsole SalomoneSanta Lucia e Tuvalu; e, quel che c’interessa qui, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. È anche Capo della Chiesa anglicana.

 In quel lontanissimo 1926, il re Giorgio V era anche imperatore delle Indie e signore, tutto sommato, di un quarto delle intere terre emerse! Già sotto Giorgio VI le Indie andarono perse, e poi i domini in Medio Oriente; e l’Irlanda Eire si rese del tutto indipendente; sotto Elisabetta, man mano le colonie africane e altre; e gli esperimenti che si tentarono, incluso il Commonwealth, o fallirono o sono quasi solo nominali.

 Oggi la Scozia, unita all’Inghilterra dal 1707-14, è agitata da altalenanti fermenti indipendentistici; e l’Irlanda del Nord mostra l’intenzione di staccarsi dal Regno e unirsi al resto dell’isola d’Irlanda.

 In questo momento, la May, capo dei conservatori, stenta a formare un governo; deve trattare con l’Europa l’uscita dall’Unione…

 Quanto alla successione, meglio stendere non un velo ma un sudario pietoso!

 Elisabetta, che è stata dignitosa nel suo ruolo di Capo di Stato, non merita di assistere, ancora viva, alla dissoluzione del suo Regno, e forse del suo Paese; donna molto anziana, è meglio per lei che trovi la pace. Or God, don't save the queen: ah, Dio, non salvare la regina!

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