Riace, Movimento sociale: "Chi ha paura della legalità?"

Riceviamo e  pubblichiamo

"Veramente una bella giornata di lotta, di e per la Legalità, quella vissuta sabato scorso a Riace dalla rappresentanza dei militanti missini, risicata per scelta visto il clima di odio generato dalle dichiarazioni di chi non concepisce il dissenso e vive solo della “logica dell’anti”  - quella che al posto dei fatti reali fa vedere il “mostro” nell’altro che ti sta davanti, nella fattispecie “il fascista”, e scatena contro di lui il peggiore odio, questo si, razzista e culturalmente xenofobo – che ottenebra le menti portandole alla completa “stupidità ideologica” che, sola, può portare ad affermare che la manifestazione organizzata sabato a Riace dal MSI-Fiamma Tricolore possa aver avuto connotati antiaccoglienza o razzisti verso gli immigrati, per cui ci sentiamo anche di restituire ai malevoli mittenti le definizioni di flop e simili usate per indicare il numero dei partecipanti alla manifestazione,. E per chiarirne le finalità ai cittadini non offuscati da questo virus richiamiamo interamente quanto scritto nella nostra precedente nota del 30 giugno (che ad ogni buon conto alleghiamo alla presente).  

          Abbiamo atteso qualche giorno prima di scrivere questa nota sulla manifestazione in quanto nell’immediatezza della manifestazione – che si è potuta svolgere nel modo composto e pacifico per come era stata programmata grazie al comportamento esemplare delle autorità di Pubblica Sicurezza, che non hanno ceduto alle pesanti “intimidazioni” giunte sicuramente da più parti e che preordinavano la presenza di gruppi, autoctoni e non, di contestatori organizzati – continuavano a giungere dichiarazioni e note in cui tutti facevano finta di indignarsi per la manifestazione “razzista e xenofoba” permessa dalla questura per colpire il povero sindaco Lucano ed il “suo” modello di accoglienza, mentre egli stesso usciva dal silenzio assordante usato nelle settimane precedenti e, dal “buen retiro” argentino si rammaricava delle “bandiere nere”, magari come nuvoloni, palesatesi davanti al “suo” Municipio dando alle stampe una “autodichiarazione” di legalità del suo operato, cosa che si è ben guardato dal divulgare in precedenza, non certo a noi, ma alla opinione pubblica ed alle Istituzioni preposte. Altresì siamo rammaricati della mancata accettazione delle controparti, evidentemente, rispetto all’invito/provocazione fatto da un operatore dell’informazione al nostro Segretario di stringere la mano ad un immigrato del luogo e da noi accolta immediatamente e con piacere, proprio a dimostrazione dell’assoluta volontà nostra di tutelare i diritti di questa gente.

          Ciò non di meno dobbiamo registrare il dato di fatto che sulle anomalie che si possono riferire a come si dipana il “modello Riace” siamo riusciti a squarciare il velo facendo sì che da adesso nessuno possa più far finta di meravigliarsi allorché tali “anomalie”, ripetiamo riscontrate dai funzionari prefettizi, si appalesassero come qualcosa di più. Altro dato di fatto, che ci ha meravigliato alquanto, è stato il vedere schierati contro questa richiesta di chiarezza e legalità tanti paladini, a parole, della stessa – uno per tutti il dottor Congiusta, referente di Libera sul territorio e perciò stesso strenuo difensore di Legalità e Stato -, che ribadiamo ci si spiega solo con la succitata “stupidità ideologica nella logica dell’anti” che ottenebra le menti di costoro fino a farli evidentemente straparlare.

          Infine ci corre l’obbligo di ringraziare, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine per la loro egregia attività, il vicesindaco Gervasi che, assieme all’assessore Spanò, ha portato un nobile saluto alla delegazione missina, che lo ha ringraziato".      

 Segreteria  Regionale Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore

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