Regione Calabria: la lungimiranza della Giunta Nisticò

Memorare juvat. Lo sa molto bene Ulderico Nisticò che ha lodevolmente ridestato e continua a farlo da par suo le memorie storiche della Calabria. 

Nella sintetica cronotassi dei Presidenti della Regione a iniziare dal suo omonimo per cognome farmacologo di fama internazionale, Pino, costui fu scelto per la prima volta direttamente dal popolo (e non dal patito vincente) perché fornisse appropriate cure al governo regionale che dal 1970 al 1995 (venti anni) aveva visto succedersi ben 9 presidenti a partire dal primo il democristiano prof. Antonio Guarasci, insediatosi nel 1970 e morto nel 1974 nell'esercizio delle sue funzioni.

Il prof. Nistico già senatore della Repubblica e sottosegretario al Ministero della Salute rimase è vero due anni "e fu cacciato dai suoi", come consentiva ancora la legge, ma credo, a differenza di Ulderico, per diretta esperienza che il suo fu un governo lungimirante, come ho avuto modo di sottolineare in diverse circostanze.

Penso alle iniziative preliminari per il Giubileo 2000, e perl' Expo di Hannover, le tante mostre sulla Calabria in Europa (Londra: Mostra dei tesori di Hera Lacinia) e l'avvio del censimento dei manoscritti calabresi presenti a Bruxelles e a San Pietroburgo.

Senza omettere che si deve a lui l'idea di realizzare la cittadella della Regione nel Rione Germaneto di Catanzaro coinvolgendo nel progetto preliminare l'architetto Paolo Portoghesi, proprio in quegli anni quando insieme alla storica dell'arte prof. Emilia Zinzi la sorella maggiore di Paolo, Lucia Portoghesi, famosa restauratrice avviava una Mostra sull' arte della Seta e i Tessuti di Catanzaro e non solo. 

Estromesso dalla Regione ed eletto al Parlamento europeo, realizzò tante iniziative per far conoscere la Calabria che sarebbe davvero lungo recensire.

Forse la destra se ancora c'è, visto che la sinistra sembra dissolta, per il prossimo governo regionale dovrebbe pensare a uomini o donne del calibro culturale del prof. Nisticò che ha avuto modo di conoscere e collaborare con tanti premi Nobel ed essere da loro apprezzato  a partire da Rita Levi Montalcini.

Unicuique suum! se è ancora utile dire.

 

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