Anci Calabria, il presidente Callipo commenta gli esiti dell'incontro di Lamezia con i sindaci: «Riunione proficua»

«Abbiamo iniziato col piede giusto, mettendo sul tappeto le priorità da affrontare, soprattutto in materia di immigrazione, e avviando la fase congressuale per restituire alla nostra associazione la piena operatività attraverso i suoi organi statutari». Così Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e presidente pro tempore di Anci Calabria, ha commentato l’esito dell’incontro con i sindaci calabresi che si è tenuto ieri a Lamezia Terme.

La riunione è servita innanzitutto per intraprendere il percorso che condurrà l’associazione verso il suo congresso, che secondo quanto prospettato si dovrebbe tenere entro il prossimo ottobre. Callipo, che è anche coordinatore nazionale di Anci Giovani, intende però recuperare da subito la piena rappresentatività associativa dei Comuni calabresi, consentendo loro di partecipare attivamente ai processi decisionali in atto in settori di fondamentale importanza, come la gestione dei flussi migratori e l’utilizzo proficuo dei fondi comunitari della programmazione 2014-2020.  «Dal nostro confronto è emersa un’autentica condivisione degli obiettivi e della tempistica da seguire - ha spiegato Callipo -, a conferma che questa fase di reggenza pro tempore sarà ispirata comunque alla massima sinergia, senza decisioni calate dall’alto».

Oltre a focalizzare gli appuntamenti congressuali, l’incontro di Lamezia ha consentito di approfondire la bozza del protocollo d’intesa definito con il Prefetto di Catanzaro, che rappresenta un’attuazione, in forma avanzata, di quanto già concordato tra Anci nazionale e Ministero dell’Interno per l’attivazione dello Sprar – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. «Questo è l’unico strumento davvero efficace di cui disponiamo - ha sottolineato Callipo - per garantire ai Comuni calabresi di recuperare autonomia decisionale in materia di ospitalità dei migranti, senza essere costretti a subire decisioni prese da altri per far fronte alle emergenze».

A caratterizzare il protocollo, infatti, è la cosiddetta clausola di salvaguardia, che fissa il numero massimo migranti da accogliere nel proprio territorio in 3 per ogni mille abitanti, escludendo categoricamente nuovi invii oltre questa soglia per i Comuni che aderiscono alla rete Sprar. Un sistema, peraltro, finanziato per il 95 per cento con risorse statali che, se ben amministrate, possono portare benefici all’economia delle comunità locali. «Mettere la testa sotto la sabbia non serve e credere di potersi efficacemente opporre alle determinazioni assunte da autorità istituzionali superiori è una mera illusione - ha aggiunto il primo cittadino di Pizzo -.

Ecco perché invito tutti i sindaci calabresi a valutare l'opportunità di sottoscrivere il protocollo d’intesa concordato con la prefettura di Catanzaro e inviato a tutti i Comuni nei giorni scorsi». Il presidente di Anci Calabria, infine, ha annunciato che a breve si svolgeranno alcuni appuntamenti con i sindaci in tutte le province, sempre allo scopo di favorire la massima partecipazione ed il pieno coinvolgimento dei territori alla rifondazione dell'Anci regionale.

 

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