Scissione delle Serre da Vibo, se n'è discusso a Simbario. Parte la raccolta firme

Muove i primi passi verso la scissione dei paesi delle Serre dalla Provincia di Vibo Valentia per rientrare in quella di Catanzaro, il  Comitato pro Catanzaro, e lo fa con la mobilitazione per la raccolta delle firme. Il tutto è stato sancito nel consiglio comunale aperto indetto ieri pomeriggio a Simbario. L’obiettivo è quello   di utilizzare gli strumenti della democrazia diretta che sono garantiti a livello costituzionale e che sono in favore di consigli comunali che devono mettere in campo appositi atti che devono essere poi inoltrati a Regione e Parlamento. A illustrare i dettagli dell’operazione è intervenuto il consigliere comunale di minoranza del Comune di Serra San Bruno e leader del movimento cittadino “Liberamente”, Alfredo Barillari, che ha sottolineato come «il Comitato, che è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini senza alcuna distinzione politica, ha lo scopo di combattere la rassegnazione politica venutasi a creare nelle nostre comunità, è apartitico e non prevede nessun presidente. L’idea di tornare con la Provincia di Catanzaro andrà avanti senza vessilli e senza simboli. Per noi quello che conta è la volontà popolare». Stessa lunghezza d’onda quella che ha avuto per oggetto l’intervento del sindaco di Simbario Ovidio Romano secondo cui «dal confronto non possono che scaturire risultati positivi e le scelte dei sindaci non possono che derivare dalle indicazioni che arrivano dalla popolazione. Il nostro ruolo è quello di incanalare la volontà dei cittadini». La causa è stata anche sposata dal movimento civico serrese “In alto volare” che, per mezzo del suo rappresentante Francesco De Caria, ha sottolineato il «senso di appartenenza» sostenendo come «la vera domanda è perché non andare con Catanzaro viste le privazioni subite a partire dall’ingresso nella Provincia di Vibo». Il capogruppo della minoranza del Comune di Fabrizia Antonio Minniti ha invitato a «reagire per risollevare la nostra comunità dalle condizioni di arretratezza in cui versa». Mentre il sindaco di Brognaturo Cosmo Tassone è stato ancora più categorico: «La permanenza nella Provincia di Vibo porterà alla morte di tutti i servizi. E’ il momento di agire in tempi stretti mettendo in campo, se necessario, atti di disobbedienza civile. Bisogna avere coraggio e già nel prossimo Consiglio comunale io proporrò di far diventare la strada che collega Brognaturo a Santa Caterina una strada intercomunale». Il rappresentante di “SiAmo Spadola” Giuseppe Parise ha condannato la «mancanza di rispetto dei sindaci che per la seconda volta non si sono presentati», mentre Francesco Angilletta, consigliere di minoranza di Mongiana, ha stigmatizzato «lo stato di abbandono» in cui versa il Comprensorio delle Serre, chiarendo come «la nostra è una battaglia di legittima difesa». Il progetto di scissione ha tra gli altri avuto il sostegno dell’assessore di Brognaturo Cosimo Tripodi, del vicepresidente della Pro loco di Serra Raffaele Andrea Pisani e dell’ideatore della “Personal Factory” Francesco Tassone. Ora la parola ai cittadini.

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