Italicum, Censore prima del voto a cena con Bonifazi

Si tratta di un sistema spagnolo ma modificato. L’Italicum è stato definito cosi da Renzi, che ha voluto modificare il sistema elettorale spagnolo per adattarlo alle richieste dei partiti italiani fino quasi a stravolgerlo, forse disegnandolo “su misura” proprio per se stesso. 38 le defezioni di coloro che non hanno votato la fiducia al premier e nella nottata decisiva prima del voto, le ansie e le preoccupazioni hanno parlato anche calabrese. E’ il giornale “La provincia” a svelare i retroscena di un voto che ha visto protagonista il deputato del Partito democratico, il serrese Bruno Censore: «da tutti un po’ troppo frettolosamente definito “bersaniano”di ferro, Censore, nel giorno che contava davvero, gira l’angolo e vota la partita di Renzi». Entrerebbe cosi, secondo il quotidiano cosentino, in quell’enorme arcipelago di politici democrat che non sono ne “renziani e ne contro Renzi”. Insomma “un renziano ma dell’Italicum”. Poi i retroscena: la sera prima del voto, Censore, sarebbe andato a cena «con un bel gruppo altolocato di renziani tra cui, manco a dirlo, il tesoriere del partito Bonifazi. Uno degli uomini del Pd che ognuno vorrebbe sedersi a fianco». Ma chi è Censore? E’ l’uomo forte del vibonese e ha una certa forza elettorale ma non vive « di affanni in attesa di una sua ricandidatura parlamentare, che però è chiaro, da renziano dell’Italicum, è un po’ più probabile ora come ora». Ma c’è un altro dato da tenere presente, le elezioni comunali di Vibo, dove Censore, per le elezioni di maggio ha un suo candidato e una partita particolare da vincere, per questo «meglio stare nel Pd che governa che in quello che sbraita, metti tutto insieme e viene fuori il Censore che non ti aspetti, o che invece si aspettava benissimo chi ha cenato con lui la sera prima».

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