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Ospedale di Serra, LiberaMente: "Dal Pd solo fumo negli occhi"

Riceviamo e pubblichiamo

A quanto pare, la terapia del PD vibonese riguardo l'Ospedale “San Bruno” punta tutto sull'effetto “placebo”: si somministrano ai cittadini dei presunti “fatti” che in realtà non hanno alcun principio attivo ma, al contrario, risultano utili a pochi eletti che credono in un sistema deleterio per il resto della comunità.

Questa volta, dall'avamposto serrese dell'On. Censore, giungono voci di giubilo per dei semplici incarichi di progettazione inerenti ai locali dell'Ospedale.

Dopo un anno e mezzo, quindi, nulla di quanto promesso è stato ancora realizzato e, invece di protestare, il sindaco tesse le lodi di una dirigenza ASP immobile e insensibile alle esigenze dei cittadini.

Di sicuro la soddisfazione l'avrà colui al quale è stato conferito l'incarico della progettazione dall'azienda sanitaria provinciale: si tratta dell'attuale “compagno” di un consigliere comunale dell'amministrazione di Serra San Bruno, al quale, con determina numero 144 del 9 novembre scorso, verranno conferiti 12.091,77€ (Il “rimpasto” di giunta previsto per dicembre c'entra qualcosa con tutto ciò?).

Sottolineiamo, inoltre, che il responsabile del procedimento volto a conferire l'incarico, è un altro serrese.

Si tratta di un geometra dell'ufficio tecnico dell'ASP, destinatario di una delle 41 posizioni organizzative (la sua ammonta a 8273,64€) che l'attuale piano aziendale dovrebbe ridurre a 16, in quanto, tali “posizioni”, sono considerate uno spreco di danaro pubblico.

A fronte di tutto ciò, non possiamo dimenticare che era l'Ottobre 2016 – in aperta campagna referendaria - quando, davanti a giornalisti e macchine fotografiche, la Dott.ssa Caligiuri, in visita presso il nosocomio serrese, insieme al sindaco “censoriano”, annunciava: venti posti letto in più nel reparto di Medicina generale; dieci posti di lungodegenza; un secondo anestesista; cinque posti per gli interventi in day surgery in Chirurgia; venti posti di riabilitazione con annessa palestra; la possibilità di una seconda ambulanza, nonché il potenziamento del reparto dialisi e le immancabili future assunzioni. 


Cosa è stato fatto finora in questa direzione?

Nulla. Ma a parte l'incarico di “progettare” (operazione che potrebbe durare mesi), dopo un anno e mezzo, a quanto pare, la radiologia sarà dotata di un “telecomando”, parole del sindaco, che però, non è dato sapere a cosa serva.

Il nostro dubbio, alla luce di quanto espresso, riguarda piuttosto la presenza di troppi “telecomandati”, la cui funzione è quella di gettare fumo negli occhi dei cittadini e al tempo stesso alimentare un sistema che rema contro il progresso etico-politico della nostra comunità.

I ritardi della nostra sanità sono ormai sotto gli occhi di tutti e la sua gestione è lontana da criteri meritocratici. Ci domandiamo: può un professionista ambire ad un incarico professionale puntando solo ed esclusivamente sulla propria formazione? Tenendo fede alle parole pronunciate dalla Dott.ssa Caligiuri, nel corso della scorsa festa del PD a Serra San Bruno, potrebbe.

Il condizionale è d'obbligo, perché la realtà dei fatti produce determine amministrative che fanno sorgere dubbi e sottolineano il ritardo cronico degli interventi inerenti all'ospedale serrese.

Un ritardo che riguarda anche altri aspetti della gestione sanitaria: quando, a tal proposito,l'ASP di Vibo si doterà di un Direttore di Distretto ormai assente da un anno?

In teoria l'iter dovrebbe essere semplice, simile alla valutazione di professionisti a cui affidare incarichi; seguendo un criterio meritocratico, infatti, basterebbe comparare i titoli e scegliere il profilo più adatto. Tutto ciò in teoria. La pratica alla quale l'ASP di Vibo ci ha abituati, purtroppo, è caratterizzata da dati di fatto che stridono con questo modo di intendere la gestione della cosa pubblica.

Chiediamo, quindi, all'attuale amministrazione: quando verrà (almeno in parte, oseremmo dire) effettivamente attuato ciò che è previsto nel Decreto Scura? Dove sono il Sindaco e la sua maggioranza quando, aldilà delle mere affermazioni di facciata, bisogna battere i pugni sul tavolo di chi è stato messo lì dalla propria parte politica, per pretendere che venga garantito ad un intero territorio un diritto fondamentale?

Speriamo che il futuro porti un radicale cambio di rotta, magari simile alle azioni intraprese da altri sindaci del territorio che preferiscono anteporre gli interessi della comunità a quelli del partito.

È un auspicio che formuliamo innanzitutto per Serra, ma anche per gli attuali amministratori; continuare a recitare la parte di controfigure di un sistema sbagliato, alla lunga, porta alla perdita di qualcosa difficilmente riacquistabile: la credibilità politica.

 

Movimento Civico Serrese

LiberaMente

 


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