Pagamento dei Tirocini, Cgil: no alle ritenute Irpef del 23%

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa della CGIL, riguardante il tardivo pagamento degli stipendi dei tirocinanti negli enti locali e la proposta, da parte dello stesso sindacato, unitamente alla UIL, di non applicare le ritenute IRPEF sugli stipendi appena pagati.

Lo sblocco dei pagamenti per i tirocini negli enti locali è avvenuto, in maniera tardiva (6 dicembre), dopo un confronto tra Regione e INPS. Come organizzazione sindacale, unitamente alla Uil, abbiamo già avuto modo di affermare che ci interessa poco la polemica sterile, ma preferiamo dedicarci a rappresentare i bisogni dei calabresi. Aspettando dunque, che venga definitivamente risolto il “pagamento dei tirocini”, sarà il tempo della verità, della trasparenza e della legalità.

Fermo restando che in assenza di risposte certe metteremo in campo azioni di lotta ancor più incisive, valutando azioni legali che mettano in mora la Regione Calabria, vera responsabile di questo ritardo. La Regione Calabria ha dimostrato superficialità nella gestione della questione e inadeguatezza. Riteniamo fondamentale, come già proposto il 16 novembre, la definizione di un PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO in Calabria, per dare risposte in termini di “lavoro vero” a migliaia di calabresi. Ad ogni modo, come Cgil, unitamente alla Uil, abbiamo già provveduto ad inviare una lettera alla direzione regionale dell’INPS Calabria per chiedere la non applicazione delle ritenute Irpef al 23% per i tirocinanti delle politiche attive. I fruitori delle politiche attive, infatti, riceveranno un compenso complessivo per il tirocinio svolto tra i 4800 e i 5000 euro annui e, non potendo svolgere altre attività lavorative, che ne causerebbe comunque la decadenza dello status, non avranno altri redditi da lavoro nel corso dell’anno fiscale. La maggior parte degli ex percettori di ammortizzatori sociali in deroga, che attualmente svolgono tirocini presso enti pubblici, ha preventivamente comunicato attraverso un modello di detrazione Irpef il proprio presunto reddito annuo inferiore a 8mila euro. Inoltre, per la stragrande maggioranza di queste persone, il tirocinio non si svolgerà completamente all’interno dell’anno fiscale 2017, essendo iniziati con mostruoso ritardo rispetto a quanto concordato con la Regione Calabria, e pertanto si avranno alcune mensilità da erogare nel corso del 2018.

Per tali ragioni, come sigle sindacali, in maniera unitaria, sul solco del percorso già avviato con la manifestazione regionale del 16 novembre, abbiamo ritenuto opportuno chiedere all’INPS la corretta applicazione della tassazione ordinaria e di tenere conto delle autodichiarazioni per le detrazioni, per non aggravare ulteriormente la condizione economica dei tirocinanti calabresi che rischiano di perdere parte del reddito reddito necessario per i posizioni fiscali non dovute, con l’aggravante di doverlo richiedere a rimborso presentando apposite dichiarazioni o istanze alla Agenzia delle Entrate, con i tempi remoti facilmente intuibili.

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