La Cia Calabria rinnova gli organi e discute del problema cinghiali

Si è tenuta nei giorni scorsi a Reggio Calabria la VII Assemblea Elettiva della Confederazione Italiana Agricoltori, Cia Calabria Sud, che ha competenza nel territorio delle province istituzionali di Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Ai lavori, coordinati da Antonino Inuso, hanno portato il loro contributo, come invitati, Giuseppe Bombino, Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte in rappresentanza dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali; Ninni Tramontana, Presidente della Camera di Commercio; Giacomo Giovinazzo, dirigente vicario del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria ed i Consiglieri Regionali Giovanni Nucera e Sebi Romeo. Sono intervenuti il Presidente uscente Antonio Franconeri, il Presidente Regionale della Cia Calabria Nicodemo Podella e Salvatore Borruto, Presidente Regionale di AGIA Calabria l’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della Cia. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale Dino Scanavino che ha consegnato una targa a ricordo del compianto Pietro Contartese, allevatore del Monte Poro e dirigente della Confederazione, scomparso qualche mese addietro. Targa predisposta in occasione dell’evento per i quarant’anni di fondazione della Cia Calabria e ritirata dal giovane figlio Giuseppe.

 L’assemblea, all’unanimità, ha approvato un ordine del giorno, presentato e discusso animatamente nella precedente assemblea territoriale di Vibo Valentia, sui danni che i cinghiali stanno arrecando alle colture e mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini a cui si aggiungono numerosi casi riscontrati di cinghiali affetti dalla tubercolosi ed essendo il cinghiale animale selvatico e in continuo movimento, la diffusione della malattia è inevitabile. Ciò sarebbe catastrofico per il settore zootecnico calabrese, con le Istituzioni totalmente insensibili alla problematica. Il Presidente Scanavino sull’argomento ha affermato che la Cia è fortemente impegnata per far modificare la legge 157 del 1992 per passare dalla tutela alla gestione della fauna selvatica, modifica fortemente avversata dagli ambientalisti.

L’ordine del giorno approvato sarà presentato nella successiva assemblea elettiva regionale ed in quella nazionale ed impegna la Cia a richiedere alle Istituzioni interventi immediati, in mancanza di ciò di indire la mobilitazione di piazza permanente e continuativa.

Infine si è passati all’elezione degli Organi Statutari che guideranno la Confederazione per i prossimi quattro anni; i delegati eletti nelle varie assemblee territoriali che si sono svolte nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria hanno confermato all’unanimità Presidente Provinciale Antonio Fanconeri, agrumicoltore dell’alto Ionio reggino e Vicepresidente Nicola Monteleone, agricoltore di Maierato (VV). Successivamente è stata eletta la Direzione provinciale, la giunta esecutiva ed i delegati che prenderanno parte all’Assemblea elettiva regionale del 3 febbraio prossimo. Direttore provinciale è stato confermato Domenico Gattuso.

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