Serra San Bruno, verso una soluzione il problema del randagismo

«Il nostro lavoro prosegue, con fatti e azioni concrete, perché il cambiamento si pratica con i fatti, non soltanto a parole».

Lo afferma il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, il quale annuncia importanti novità in materia di randagismo, non prima però di fare un breve excursus ripercorrendo alcune fasi della questione.

«Nella precedente fase amministrativa - fa sapere il primo cittadino - il Comune di Serra San Bruno aveva interrotto i rapporti con il canile convenzionato al quale doveva essere riconosciuto un importo di circa 26mila euro, debito sorto a fronte del servizio svolto e non pagato. Nel frattempo, però, Serra rimaneva sprovvista. Testa bassa e lavoro paziente: nel 2016, dopo il nostro insediamento, riconosciamo il debito. Successivamente, con delibera di giunta del 23 novembre 2017, l’amministrazione provvede a dare avvio alla prima procedura per l'affidamento del servizio, che scade senza alcuna domanda pervenuta. A questa ne segue un’altra, ma l’unica domanda presentata non rispettava le condizioni generali e i criteri richiesti. Con la terza gara, in attesa dell’esito della necessaria informazione antimafia, il servizio veniva parzialmente affidato, ma la certificazione - inviata agli uffici comunali a distanza di un anno dalla richiesta – aveva dato esito negativo e per tale ragione non era possibile procedere con l’aggiudicazione definitiva della suddetta gara. Adesso, a conclusione della lunga procedura burocratica non dipendente dalla volontà dell’amministrazione, finalmente Serra ha una nuova convenzione per il ricovero, l'assistenza e il mantenimento dei cani randagi presenti sul territorio comunale».

La convenzione avrà una durata di oltre due anni (dicembre 2020). Il ricovero e il mantenimento spetteranno alla ditta, mentre l’accalappiamento sarà di competenza dell’Asp.

 «Si tratta - prosegue il sindaco - di un risultato positivo, per niente scontato, come non lo sono stati gli anni necessari a ripristinare la normalità. Ci tengo, inoltre, a ringraziare particolarmente tutti i cittadini volontari che hanno dato una mano nell'affrontare questo problema, rinnovando il valore e il significato dell'essere una comunità. Le strumentalizzazioni sul tema non sono mancate e sicuramente non sarà alimentando polemiche che si risolveranno i problemi».

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