Pedopornografia, 63enne arrestato in Calabria

Dietro l’apparenza innocua di un normale impiegato e padre di famiglia, si celava la personalità di un appassionato collezionista di immagini e video pornografici, realizzati mediante l’utilizzo di minori di diciotto anni.

È questo il profilo di un impiegato 63enne residente a Reggio Calabria, che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere adottata nei suoi confronti dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dalla polizia postale di Reggio Calabria che, qualche tempo addietro, aveva eseguito una perquisizione presso l’abitazione e la sede lavorativa dell’indagato nell’ambito di un altro procedimento penale aperto, sullo stesso fenomeno, dalla Procura della Repubblica di Venezia.

L’accurata analisi svolta dagli specialisti della polizia postale, avrebbe consentito di rinvenire quasi 2 mila files di immagini e video conservati nelle memorie digitali degli strumenti sequestrati, dal contenuto esplicitamente pedo-pornografico del quale, secondo l’accusa, l’uomo era perfettamente consapevole, tanto che gli viene contestata l’aggravante dell’utilizzo di mezzi atti ad impedire la propria identificazione. 

Gli accertamenti avrebbero, inoltre, permesso di provare anche la divulgazione del materiale e la presenza di video che documentano abusi sessuali su vittime preadolescenti, nonché la creazione di apposite “cartelle” destinate a classificare le diverse tipologie di immagini e video. 

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