Vibo, presentata la "Guida archeologica della Calabria antica"

Il Rotary club Vibo Valentia nelle iniziative di valorizzazione e promozione del territorio e del patrimonio turismo culturale, storico- archeologico e naturalistico, ha voluto presentare il lavoro di ricerca di Fabrizio Mollo, professore associato di Topografia antica e Archeologia antica presso l’università di Messina, con la presentazione il libro “Guida archeologica della Calabria antica “.

Ad aprire l’incontro il presidente Sonia Lampasi, che nei saluti iniziali, ha sottolineato “il ruolo della cultura quale motore di rinascita della nostra terra, e l’impegno dello storico club cittadino per coinvolgere la comunità ai fini della conoscenza del nostro patrimonio”

L’archeologa Maria D ‘Andrea, di seguito nella sua appassionata introduzione, ha evidenziato il grande lavoro svolto dall’autore nel realizzare quella che è la prima Guida archeologica della Calabria antica, colmando finalmente un vuoto decennale.

L’opera, infatti, ricostruisce con dovizia di particolari il quadro storico e archeologico della regione, fornendo anche 13 itinerari che coprono tutte le aree.

Fabrizio Mollo ha poi affascinato la folta platea, guidandola fra le enormi ricchezze e varietà di risorse archeologiche di cui il nostro territorio dispone, svolgendo nell’antichità un ruolo centrale nel Mediterraneo.

L’autore ha proseguito facendo risaltare come i nostri tratti distintivi, dal cibo al carattere, alle capacità artistiche e d’ingegno, siano il frutto di secoli di fusione tra le popolazioni indigene ed i colonizzatori, fornendo numerosi motivi per andare fieri di essere calabresi. In particolare, e non a caso, infatti, la città di Vibo anticamente si chiamava “ Valentia”.

Un testo, quindi, rivolto non solo a studenti, turisti e tecnici del settore, ma soprattutto ai calabresi, perchè acquisiscano consapevolezza delle loro gloriose origini.

Giovanni Bianco, rappresentante provinciale del Touring club italiano, ha posto l’accento sulle grandi potenzialità economiche che tale patrimonio culturale ci fornisce, consentendo l’apertura ai circuiti turistici nazionali ed internazionali in tutti i mesi dell’anno.

Competenti e puntuali gli interventi successivi, che hanno esortato a scrollarci di dosso le imposte e negative etichettature, auspicando un risveglio , attraverso la conoscenza, dell’orgoglio della “ calabresità”.

L’evento, moderato dala giornalista Rossella Galati, si è concluso con l’intervento di Pierluigi Lo Gatto, past president del Rotary club Vibo Valentia, che, invocando il fondamentale ruolo della politica, ha rimarcato come la memoria del passato non debba essere un mero deposito passivo, bensì uno stimolo per creare il presente e costruire il futuro.

 

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