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I dubbi della CODACONS sulla consegna delle due nuove ambulanze all'ASP di Vibo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del CODACONS Serre Vibonesi, a firma del responsabile l'avvocato Antonio Carnovale, riguardante alcuni dubbi in merito alla consegna di due nuove ambulanze presso l'ASP di Vibo Valentia.

È notizia di queste ore, rimbalzata su tutte le principali testate online, che l’ASP di Vibo Valentia si sarebbe dotata di due nuovi mezzi (nella fattispecie due nuove ambulanze) da destinare ai servizi di soccorso.

La notizia in sé apparirebbe positiva, anche se permangono molte perplessità sull’efficienza del servizio sull’intero territorio provinciale. Infatti, non è dato sapere in quali postazioni verranno utilizzate tali ambulanze, se verranno utilizzate in aggiunta o in sostituzione alle esistenti e se ci sia nella disponibilità dell’azienda sanitaria il personale per poter utilizzare tali mezzi. A quanto pare, nei mesi scorsi proprio nella postazione SUEM 118 di Serra San Bruno, sarebbe stata utilizzata, per carenza di autisti, un’ambulanza della Croce Rossa Italiana, non si capisce se a seguito di gara ad evidenza pubblica o affidamento diretto in convenzione e con quali costi.

Quindi, ciò che si spera è che l’annuncio non sia finalizzato alla solita “passerella istituzionale” ma che a ciò segua un razionale utilizzo delle risorse a disposizione per potenziare un territorio come quello montano privo di infrastrutture e dove circa ventimila persone devono sperare che, nel momento di un improvviso malore, l’unica ambulanza a disposizione non sia già impegnata a chilometri di distanza, magari per un trasferimento di qualche paziente. Si spera che i nuovi mezzi possano scongiurare episodi raccontati attraverso la stampa di persone riverse a terra per decine di minuti in attesa dell’ambulanza., anche perché l’Azienda soffrirebbe già di evidenti problemi in ogni campo, compreso quello della somministrazione dei pasti ai pazienti ricoverati.

Dopo la chiusura dei punti ristoro dei presidi ospedalieri di tutta la provincia per carenze strutturali (anche se è naturale chiedersi a tal punto se tali carenze erano conosciute al momento della pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio ristorazione e, successivamente, al momento del concreto affidamento alla Ditta aggiudicataria) pare che i pasti all’Ospedale di Tropea arrivino in buste di plastica contenenti qualche fetta di prosciutto e di pane.

Un punto sul quale l’ASP sembra nuovamente solerte, invece, è quello dell’invio ai cittadini di avvisi di accertamento relativi al recupero di quote ticket per presunte discrepanze sulle dichiarazioni di esenzione. Tali accertamenti risultano, nella stragrande maggioranza, affetti da illegittimità, per come stabilito da vari Giudici negli anni passati, dopo che erano stati da noi impugnanti.

Anche questi nuovi avvisi saranno oggetto di ricorso dinanzi alle Autorità competenti. 


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