Cosenza, Guccione (Pd) chiede di "Ripristinare gli interventi destinati alla riqualificazione di San Vito Basso"

«Ripristinare gli interventi destinati alla riqualificazione di San Vito Basso, illegittimamente dirottati dal Comune di Cosenza verso il centro cittadino».

È quanto chiede il consigliere comunale Carlo Guccione che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, al responsabile del procedimento del programma Riqualificazione delle Periferie e al Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

Il Comune di Cosenza partecipò al bando per la “presentazione di progetti per la predisposizione del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle Periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia”.

«Fondi stanziati all’epoca dal Governo Renzi che finanziò con 18 milioni di euro i  progetti che riguardano l’area di Vaglio Lise, l’ultimo lotto di via Popilia, San Vito Basso e Serra Spiga. Oggi il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto con la delibera di Giunta comunale, numero 131 del 24/07/2018, li ha dirottati per ultimare lavori nel centro cittadino e non per riqualificare San Vito Basso, quartiere caratterizzato, come previsto dall’art. 4 del DPCM 25 maggio 2016 (Bando Periferie), da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di sevizi».

Guccione segnala «le anomalie emerse con la delibera della Giunta Comunale che modifica quanto stabilito dal DPCM 25 maggio 2016. Ben 1.818.761,99 euro destinati a San Vito Basso sono stati spostati per abbellire e terminare la pavimentazione dell’ultimo tratto di Corso Mazzini».

I progetti finanziati vennero elogiati, lo scorso mese di aprile, dal sindaco Occhiuto ma oggi «alle aree più abbandonate della città, alla valorizzazione dei quartieri periferici ha preferito, con una “manovra truffaldina”, dirottare i soldi della riqualificazione di San Vito Basso – spiega Guccione - ai lavori per la pavimentazione dell’ultimo tratto di Corso Mazzini (tra viale Trieste e Corso Umberto). Lasciando a San Vito Basso un contributo ministeriale di soli 48mila euro. Fondi spostati, tra l’altro, per un’area che non presenta le caratteristiche delle aree urbane definite periferiche. E mentre il sindaco decide di trasferire i soldi altrove, San Vito continuerà a rimanere in uno stato di abbandono, degrado, senza veder ultimato alcun intervento di riqualificazione non solo urbanistico ma anche sociale». 

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