Fabrizia all'unisono contro la chiusura della banca

Si è svolto nel pomeriggio di oggi, nell'aula magna della scuola elementare, il Consiglio comunale aperto, convocato per scongiurare la chiusura della filiale Bper di Fabrizia.

In apertura dei lavori, il sindaco Francesco Fazio, ha stigmatizzato l'assenza dei rappresentanti della Bper, i quali "non hanno nemmeno risposto all'invito a partecipare alla discussione".

Fazio ha poi informato i cittadini, in merito alle proposte, declinate, rivolte ad altri istituti di credito, al fine di aprire uno sportello a Fabrizia.

Il sindaco ha poi evidenziato l'impotenza della politica. "La decisione di chiudere la filiale - ha detto - è stata deliberata dal consiglio di amministrazione a Modena; la banca - ha concluso - non la chiude nè il sindaco, nè l’opposizione".

È stata poi la volta del presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Costa, per il quale " la chiusura è una cosa seria e non possiamo affrontarla da soli, per questo è stato indetto un consiglio comunale aperto".

Per l'assessore Enzo Iacopetta: "l’obiettivo è far revocare la chiusura, anche perché senza la banca il futuro di Fabrizia sarà compromesso".

A seguire, l'intervento del consigliere Pietro Mamone, che ha ammonito: "bisogna andare di persona a Modena per parlare con i vertici della banca".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento del consigliere Giuseppe Suppa, che ha rincarato: "la banca deve rimanere e per fare questo bisogna andare a Modena, dove vengono prese le decisioni e ci possono dare delle risposte".

Per il consigliere d'opposizione Antonio Carè: "bisogna sensibilizzare la Bper di Modena e non parlare dell'eventualità di trovare altri istituti. Questo perché ci sono dinamiche interne per le quali i dirigenti non sanno di chiusure di filiali di paese".

Infine, entrambe le proposte di deliberazione, una della maggioranza (espressione di dissenso e ricerca di altri istituti) e l’altra dell’opposizione (sentire le determinazioni direttamente dalla Bper di Modena), sono state votate all'unanimità.

Acquisito agli atti, anche il documento del comitato cittadino, presentato da Sistina Tassone per chiedere al Consiglio comunale d'instaurare un tavolo di trattative con i vertici della banca e per chiedere l’apertura di uno sportello spoke.

All'iniziativa ha preso parte anche il sindaco di Nardodipace, Antonio Demasi,  per il quale: "assistere all’ennesima spoliazione di questo territorio è come assistere ad un funerale".  

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