Fabrizia, il Comitato civico Pro-Bper non si rassegna alla chiusura della banca

Riceviamo e pubblichiamo

 «Alla luce del piano di razionalizzazione con il quale la Banca Bper ha deciso di sopprimere la filiale di Fabrizia, dopo un momento di riflessione, appare doveroso fare delle considerazioni. All’indomani del consiglio comunale aperto che nei giorni scorsi si è svolto proprio su questo punto, il Comitato cittadino si chiede se l’interrogazione parlamentare promessa dal sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio, sia stata avanzata cosi come promesso. Consapevoli della piena legittimità del piano messo in campo dalla Banca sarebbe necessario, infatti, valutare l’incidenza che questa determinazione comporterebbe per il territorio fabriziese e per l’intero comprensorio montano delle Serre. Proprio per questo, un confronto sereno tra Istituzioni amministrative e dirigenza bancaria, riuscirebbe a sciogliere i nodi impedendo che, la decisione, non rappresenti l’ennesimo “scippo” di un servizio ai danni del nostro territorio dove famiglie ed aziende da decenni contano su prestazioni bancarie di qualità. Detto questo, è altrettanto doveroso chiederci come mai i vertici della Bper, o una loro rappresentanza, sebbene invitati abbiano “disertato” sia la manifestazione del Comitato messa in campo per lo scorso 23 gennaio e sia il consiglio comunale aperto dei giorni scorsi. Quali ragioni ostano ad un dialogo costruttivo che contempli le ragioni di entrambe le parti per addivenire ad una soluzione condivisa? Appare, inoltre, curioso che a fronte di un piano di razionalizzazione delle filiali a livello regionale, soltanto alcune sono finite sotto la scure della dirigenza Bper mentre quelle presenti in altre province (Cs) sono state risparmiate. Emblematico è poi il caso del mantenimento di due filiali che distano 5 minuti l’una dall’altra mentre i cittadini fabriziesi per raggiungere quella più vicina dovranno percorrere quasi due ore di macchina, curve e buche permettendo. Anche questa è razionalizzazione? Ringraziamo il senatore del Partito democratico, Antonio Viscomi, che ha mostrato grande sensibilità alla problematica, mentre non è dato sapere le ragioni del disinteresse di altri. L’auspicio e che le Istituzioni e la politica da un lato, la società civile e gli altri comitati territoriali dall’altro si uniscano alla nostra battaglia per fare fronte comune ed impedire che l’ennesimo danno venga perpetrato ai danni di un territorio già martoriato da incuria e dimenticanza».

Il Comitato civico Pro-Bper Fabrizia

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