Degrado stazione di Vibo-Pizzo, l' U.Di.Con. chiede "un programma di risanamento e bonifica"

"Dopo aver conquistato, recentemente e per la quarta volta, il non invidiabile primato negativo di ultima provincia d’Italia per benessere e qualità della vita, Vibo Valentia aggiunge un altro tassello negativo al suo palmarès che nessuna altra città italiana le invidia.  Parliamo della principale stazione del territorio vibonese, quella di Vibo Pizzo che da anni, tantissimi, sopravvive in uno stato di generale abbandono a sé stessa ed in uno stato di incuria indescrivibile. Buche lungo la strada per raggiungere la stazione, canneti, topi che vivono indisturbati tra cumuli di rifiuti e sporcizia che regna ovunque".

È con questa premessa che l’U.Di.Con., per voce del suo Presidente Nazionale Denis Nesci, si rivolge ai vertici di Rete Ferroviaria Italiana, al Ministero delle Infrastrutture ed all’amministrazione comunale di Vibo Valentia, dopo aver accolto le segnalazioni del responsabile provinciale U.Di.Con. di Vibo - Pietro Marrella e del vice presidente regionale U.Di.Con. Calabria, Nico Iamundo - chiedendo un tempestivo intervento.

“Lo scalo ferroviario di Vibo-Pizzo – scrive Denis Nesci -  che è il principale scalo del territorio sul quale gravitano circa 40 centri del vibonese, vive una grave situazione di degrado e isolamento dovuto essenzialmente al totale abbandono: biglietteria ad orario ridotto, erba sui binari, sporcizia nei sottopassi, strade d'accesso impercorribili stanno creando da tempo non pochi problemi ai cittadini del vibonese; tale situazione di incuria della stazione ci è stata segnalata dai pendolari di quel territorio, i quali sono costretti ad usufruire del trasporto pubblico per recarsi giornalmente a scuola ed ai posti di lavoro. L'afflusso di pendolari che utilizzano giornalmente lo scalo ferroviario in questione ha reso i servizi che esso offre sempre più inadeguato alle esigenze reali.  Le corse regionali, specie quelle dirette da Vibo-Pizzo a Reggio Calabria e viceversa, hanno subìto così tanti tagli da costringere moltissimi utenti ad utilizzare i mezzi propri per raggiungere i principali centri del litorale tirrenico. A nostro avviso – prosegue Denis Nesci - sarebbe necessario e urgente un intervento sulla infrastruttura vibonese e la nostra segnalazione è finalizzata a sollecitare Trenitalia al fine di individuare soluzioni per il superamento delle suddette criticità; sarebbe opportuno nell'immediato promuovere un serio programma di risanamento e di bonifica della stazione e del territorio circostante oltre a rivedere il numero delle corse ed i relativi orari. Due solo corse giornaliere per raggiungere Roma con tempi di percorrenza largamente superiori alla media – conclude Denis Nesci – o essere costretti ad utilizzare i “vagoni notte” per raggiungere Torino o Milano non fa che aumentare il disagio dei cittadini e contribuire far rimanere la città di Vibo Valentia in coda alle statistiche di qualità della vita".

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