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Successo per la seconda giornata del Carnevale ardorese

Dopo più di quindici anni ritorna una competizione tra le contrade di Ardore. Allora era il palio dei cavalli realizzato in estate sul lungomare, sempre da chi oggi l’ha immaginato per i carri carnevaleschi.

Ben sette carri hanno competuto nella prima edizione del carnevale ardorese.

Una manifestazione, a detta unanime, mai vista ad Ardore con un folla che invidiava quella della festa di paese. Sette carri a rappresentare sei contrade e probabilmente tutti i bambini di Ardore con le loro famiglie in piazza ed ad invadere la Ss106.

Una manifestazione gestita egregiamente dalle forze dell’ordine e da oltre venti volontari forniti dalla sede regionale Anas che ha organizzato.

Soddisfatto Gianfranco Sorbara, presidente associazione nazionale di azione sociale, che ha affermato: “L’ho dichiarato più volte e lo ribadisco: io sentivo che il paese era pronto a reagire dallo stato di apatia in cui sembrava si trovasse, è l’aver coinvolto le contrade è stata la ricetta giusta perché ha creato comunità e competizione sana tra gli ardoresi, che comunque poi si sono ritrovati tutti uniti in piazza a festeggiare. Quest’anno il trofeo è andato alla contrada schiavo con il carro che simboleggiava il “circo”; secondo posto ex aequo alla contrada Marina con l’unico carro di satira politica che ha mischiato lo sfottò a Lucano e Salvini con un messaggio d’integrazione che è stato ripreso in positivo  perché considerato di buon gusto ed educativo.

E poi c’erano i carri di Ardore centro e di contrada Potito, l’originalità è l’auto ironia dei primi, il cuore di un padre che negli ultimi giorni per onorare la sua contrada e i suoi figli ha approntato da solo i propri mezzi agricoli. Un grande esempio. Infine, ma non certo ultimi, i carri delle contrade Pantano e Giudeo, i primi con praticamente tutta la contrada in festa al seguito dimostrando di aver centrato il pensiero degli organizzatori, e poi l’eleganza e la storia del carro del gelsomino. Insomma come prima edizione non si poteva immaginare di meglio.

Ora si conclude oggi con una festa grande e gratuita per adulti e piccini: ai bimbi doneremo coriandoli e trombette ed agli adulti la sagra delle polpette, il tutto ascoltando uno dei comici calabresi più famosi in Italia, il catanzarese Piero Procopio.”


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