Serra, schermaglia in Consiglio comunale tra "responsabili" e "fustigatori"

È rimasto deluso chi si aspettava di assistere ad un Consiglio comunale pirotecnico, ricco di rivelazioni e colpi di scena.

La prima riunione dell'assise cittadina, dopo lo storico accordo Censore-Salerno, si è svolta come da copione, con pochi protagonisti e molti silenti comprimari.

In apertura dei lavori, il presidente del Consiglio, Maria Rosaria Franzè, ha dato lettura della comunicazione inviata da Alfredo Barillari (Liberamente) per giustificare l'assenza, determinata da motivi di lavoro.

Prima di entrare nel vivo della discussione, la maggioranza ha approvato i verbali della seduta precedente, con l'astensione dei consiglieri di minoranza.

Liquidata la formalità del primo punto all'ordine del giorno, ha preso la parola il sindaco, Luigi Tassone, per comunicare i componenti della nuova giunta nata in seguito all'accordo con il gruppo "In alto volare", la cui unica rappresentante in Consiglio, Jlenia Tucci ha assunto la carica di vice sindaco. Sempre in quota "In alto volare", nell'esecutivo cittadino ha trovato spazio anche Francesco De Caria, che va ad affiancarsi ai componenti eletti nella lista "La Serra - Rinasce", Antonio Gallè e Adele La Rizza.

Per quanto riguarda l'assegnazione delle deleghe, il sindaco ha fatto sapere che bisognerà aspettare la prossima settimana.

A dare fuoco alle polveri è stato Walter Lagrotteria, il quale ha ironicamente esordito: "Sono contento di vedere che, almeno formalmente, abbiamo un sindaco. Tuttavia - ha aggiunto -  mi tocca constatarne la mancanza di coraggio, dal momento che non ha dato lettura delle motivazioni che lo hanno indotto a revocare i precedenti assessori".

Lagrotteria ha, poi, stigmatizzato la mancata presentazione delle linee programmatiche elaborate dalla nuova maggioranza.

"Mi sarei aspettato - ha aggiunto l'ex vice sindaco - di sentire le ragioni e gli accordi programmatici che hanno portato alla nascita dell'attuale maggioranza. Avremmo voluto - ha concluso - verificare l'eventualità di aderire, come minoranza, a tali linee programmatiche".

Stringata la replica di Tassone, che ha ricordato:" le linee programmatiche si presentano quando s'insedia una nuova amministrazione".

Piccata la reazione di Lagrotteria, che ha criticato la scelta di chiudere un "accordo con la lista più trombata della storia di Serra San Bruno".

È stata, quindi, la volta di Rosanna Federico (Liberamente), la quale ha rimarcato: "la revoca della vecchia giunta deve avere motivazione di cui il Consiglio comunale deve prendere atto. La maggioranza attuale - ha detto - è diversa da quella uscita dalle elezioni del 2016, i cittadini avevano dato al sindaco il mandato di amministrare ed al consigliere Tucci, quello di controllare e vigilare".

L'esponente della minoranza ha poi chiesto di conoscere le ragioni per cui l'appello alla responsabilità sia stato indirizzato ad una sola parte politica, ovvero (con riferimento a "In alto volare"Ndr) a quella uscita minoritaria dalle elezioni.

Infine, rivolgendosi a Tucci, Federico ha detto: "vorrei sapere perché passa dalla minoranza al ruolo di vicesindaco. Sicuramente - ha proseguito - non è per il timore del commissariamento, visto che con il primo atto il nuovo Consiglio comunale ha dato un encomio al Commissario uscente; nè per evitare il dissesto, dal momento che non si potrebbe non dichiararlo nel caso ci fossero le condizioni".

Dopo aver dato lettura, in particolare dell'articolo 24 dello Statuto (La seduta del Consiglio è valida in prima convocazione quando sia presente almeno la metà dei Consiglieri assegnati...Nel computo del numero dei componenti del Consiglio necessari per la validità delle sedutè non si considera il Sindaco), la rappresentante di "Liberamente",  rivolgendosi alla maggioranza ha chiesto : "siete sicuri di voler andare avanti? Siete sicuri di avere la maggioranza?".

La parola è quindi passata al neo vice sindaco Jlenia Tucci, che ha esordito:" Mi dispiace deludere chi ama fare dietrologia, ma ho deciso di sostenere la maggioranza esclusivamente per senso di responsabilità. Ho fatto questa scelta - ha concluso Tucci - per evitare il rischio commissariamento, in una fase cruciale per lo sviluppo del territorio".

Sferzante la controreplica di Rosanna Federico: "dov'è la responsabilità, se la lista uscita sconfitta dalle elezioni pretende di indicare il vice sindaco ed un assessore? La responsabilità poteva essere testimoniata approvando, dai banchi dell'opposizione, singoli punti portati in Consiglio".

È stata quindi, la volta di Cosimo Polito, il quale nell'esprimere "la posizione di Liberamente" ha affermato: "per senso di responsabilità anche noi saremmo stati contrari al commissariamento. Per tale motivo  avremmo potuto farvi galleggiare con un appoggio esterno o con il sostegno a singoli provvedimento. Così facendo, avremmo potuto portare la consiliatura fino a febbraio prossimo, per poi rimetterci alla volontà popolare".

I consiglieri di minoranza hanno, quindi, abbandonato la seduta per "mancanza dei presupposti per deliberare, in virtù della violazione degli articoli 24 e 25 dello Statuto comunale e 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio".

La maggioranza ha quindi approvato il piano finanziario della Tari che, ha detto il sindaco, "a causa di un conguaglio relativo agli anni 2016 - 2017, prevede un aumento delle tariffe del 3 per cento".

Analoga votazione, per quanto riguarda le aliquote Imu, che subiranno un rialzo dell'1 per mille.

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