Trasversale delle Serre, Tassone: “Emersa una verità storica, i processi vanno guidati dalla politica”

“Leggo, non con stupore, dei contrasti, esplosi in tutta la loro evidenza, tra il Comitato ‘Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato’ e la senatrice del Movimento 5 stelle Silvia Vono, in riferimento ai rapporti con Anas.

Sembrano passati secoli da quanto, come sindaco, facevo notare le contraddizioni nell’affrontare i problemi, gli scopi politici nascosti dietro una sigla, la formulazione forzata di posizioni finalizzate a centrare obiettivi personali”.

Il primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ricorda “gli interventi volti a screditare l’operato dei rappresentanti istituzionali per migliorare la viabilità” e sottolinea che “è passato poco più di un anno da quando, con termini non sempre rientranti nell’ambito dei rapporti di collaborazione tra attori politici e sociali, veniva condotta una battaglia anche contro chi si spendeva e si spende per dare servizi più completi alla comunità”.

Di più, asserisce che “finalmente è conclamata una verità storica” e “i cittadini possono valutare chi lavora per la collettività e chi, invece, la collettività la utilizza come strumento”

Tassone rileva che “nei Comitati c’è sicuramente chi crede davvero all’azione popolare come mezzo democratico per dare soluzione condivisa ai problemi, ma s’insinua anche chi punta a raggiungere le proprie ambizioni personali servendosi del gruppo e ponendo in essere atteggiamenti pretestuosi ed attività controproducenti”.

Il concetto ribadito da Tassone è chiaro: “i Comitati possono dare un impulso, anche importante, ma è la politica - che lo ripeto, altro non è che l’espressione della volontà popolare – a dover guidare i processi individuando le strategie e le azioni più opportune”.

Precisato questo aspetto, il sindaco approfondisce i compiti della stessa politica: “chi oggi ha la responsabilità di governare deve individuare e mettere a disposizione le risorse per il completamento della Trasversale delle Serre. Negli anni scorsi, ci sono stati rappresentanti istituzionali che sono riusciti a rendere disponibili finanziamenti consistenti che sono serviti a realizzare i tratti che adesso sono percorribili. Quanti hanno criticato e in questa fase si trovano a rivestire cariche di rilievo, devono produrre più fatti e meno parole portando a compimento un’opera sulla cui populistica rielaborazione storica hanno costruito la propria carriera".

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