'Ndrangheta, in manette i presunti responsabili di un omicidio

Due persone, Roberto Porcari e Massimiliano D'Elia, di 35 e 33 anni, sono state arrestate dalla polizia di Stato, perché ritenute responsabili di porto illegale d'armi e d'omicidio, aggravato dal metodo e dall’agevolazione dell’associazione mafiosa.

Gli arresti giungono al termine di un'attività d'indagine condotta dalle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e dal Servizio centrale operativo, con il coordinamento dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Per gli investigatori, i destinatari del provvedimento sarebbero i responsabili dell'omicidio di Giuseppe Ruffolo, avvenuto a Cosenza, nel 2011.

L’indagine, suffragata delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha permesso di ricostruire le dinamiche, maturate in seno al clan mafioso Lanzino-Patitucci, che avrebbero portato al compimento del delitto.

In particolare, l'omicidio sarebbe da mettere in relazione all’attività usuraia avviata da Ruffolo senza il preventivo assenso dei Lanzino-Patitucci, ai quali avrebbe omesso di versare una parte degli utili.

In tale contesto, le indagini hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico di D’Elia, ritenuto l'autore materiale dell’omicidio e di Porcaro, considerato il mandante.

Dopo le formalità di rito i due sono stati associati alla casa circondariale di Cosenza.

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