Al via la III edizione del Serreinfestival

Rinnova la sua ambizione il “Serreinfestival”, rassegna di eventi, giunta alla sua III edizione, che mira a “valorizzare il territorio” proponendo un mix di iniziative che spaziano dalla cultura al divertimento e che sfociano in dibattiti socialmente impegnati.

Il progetto che nasce dalla collaborazione con il Ministero dei Beni culturali, la Regione Calabria, il Consiglio regionale, la Provincia di Vibo Valentia, l’Ufficio scolastico regionale, la Camera di Commercio di Vibo Valentia, il Parco delle Serre, la Fondazione Imes ed il Gal “Terre Vibonesi”, oltre a diversi sponsor privati e affonda le sue radici nell’idea del presidente dell’associazione “Condivisioni” Bruno Censore, che ha introdotto la presentazione alla stampa. “Il festival – ha affermato Censore – scaturisce da un lavoro faticoso, ma svolto con sincera passione e punta alla valorizzazione della cultura e della ricchezza storico-paesaggistica di questa area. Traduce il grande amore per questa terra, ha l’ambizione di diventare di caratura nazionale, ma è già una scommessa vinta. Ai Comuni non è stata chiesta nessuna risorsa finanziaria”.

Nei dettagli del programma è entrata la coordinatrice Maria Rosaria Franzè, che ha illustrato le diverse tappe: l’apertura con “La notte del Serreinfestival” (9 agosto), il trekking fra i sentieri del Parco delle Serre (10 agosto), il “Bike day” e la discussione sui “diritti umani ed il riconoscimento dell’altro” (11 agosto), l’approfondimento sui diritti della montagna (12 agosto) e sugli effetti dell’autonomia differenziata (13 agosto).

Al direttore artistico Armando Vitale è stato affidato il compito di illustrare ciò che il progetto rappresenta da un punto di vista sociale e culturale: “il festival non ha una vocazione politica, ma delimita un campo di valori e contribuisce all’apertura della società. In più, gli aspetti tipici del territorio saranno in primo piano”. Dopo aver ribadito che “vogliamo parlare di diritti negati e ragionare sulle proposte”, Vitale ha espresso apprezzamento per la classe dirigente del comprensorio serrese aggiungendo che “va rafforzata”.

Nel merito dei singoli appuntamenti sono entrati coloro i quali ne seguiranno più da vicino la predisposizione e lo svolgimento.

Nello specifico, la coordinatrice dell’apertura del festival Giovanna Giacco ha evidenziato la valenza di “una serata di omaggio alla Calabria positiva” (previsti riconoscimenti a rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e della cultura: Gianvito Casadonte, Pietro Ranieri, Gerardo Sacco, Sebastiano Nuccio Caffo) che sarà arricchita dalle canzoni di Amedeo Minghi e dallo spettacolo di cabaret di Pietro Procopio (conduzione affidata a Roberta Morise) e preceduta da un talk sulla qualità delle acque.

L’assessore del Comune di Arena Francesco Sorbara (presente anche il sindaco Antonino Schinella)  ha anticipato i tratti salienti della “Castellana”, rievocazione storica con mercatini medievali, spettacoli, stand gastronomici e riproduzioni artistiche (10 agosto) che raggiungerà l’apice con il corteo per le vie del paese.

“Un tuffo nel passato” ci sarà anche il 23 agosto a Gerocarne con l’iniziativa “Terra e cibo di Calabria” che, per come ha riepilogato il sindaco e presidente del Gal “Terre vibonesi” Vitaliano Papillo porrà in risalto la lavorazione dell’argilla e la produzione di vasi, così come avveniva nel 1.500 grazie alle fornaci.

Il sindaco di Nardodipace Antonio Demasi ha invece descritto l’iniziativa che avrà luogo il 18 agosto nel centro dei megaliti con la premiazione di Francesco Tamiati, giovane che partendo dall’entroterra è divenuto docente di tromba presso l’Accademia del Teatro “Alla Scala” di Milano.

Per il commissario del Parco delle Serre Giuseppe Pellegrino il festival consente di “proiettare il territorio fuori dai confini regionali” anche grazie alla diffusione delle attività, come il trekking, praticabili fra i sentieri naturali (specifica iniziativa il 10 agosto con la presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo).

In chiusura il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha rimarcato la necessità di “investire sulle aree interne” e di “far conoscere di più e meglio i punti di eccellenza”.

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