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'Ndrangheta, cospicua somma di denaro sequestrata ad un bracciante

I carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Locri hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal tribunale di Reggio Calabria, su proposta della Procura distrettuale reggina, nei confronti di Domenico Agresta, della somma di 55 mila euro, ritenuta dagli investigatori frutto di proventi illeciti.

La misura è la conseguenza delle indagini condotte dai militari del Nucleo investigativo di Locri,  per cercare di delineare la pericolosità di Agresta, bracciante agricolo di Platì, ritentuo “intraneo” alla cosca “Barbaro–Castanu”.

I 55 mila euro sequestrati dagli uomini dell’Arma erano stati rinvenuti a maggio scorso, durante una perquisizione effettuata, dai carabinieri della Compagnia di Locri, su alcuni terreni di proprietà del Comune di Platì, ma “abusivamente occupati ed in uso alla famiglia dell’Agresta”.

In particolare, durante le ricerche, i militari scoprirono un bunker, all’interno del quale furono rinvenuti due grimaldelli, diverse munizioni ed una fondina per pistola.

A poca distanza dal bunker, nascosto dietro un muretto, venne invece trovato il denaro oggetto del sequestro.

Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori sarebbe emersa la “vistosa sproporzione fra le capacità di reddito di Agresta e del suo nucleo familiare rispetto alle proprietà in suo possesso ed alla somma di denaro ritrovata, tali da far ritenere tale denaro frutto di probabile attività illecita”.


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