Chiaravalle Centrale, la mostra Artecontemporanea chiusa da una applaudita performance di Sirelli

La seconda sarà ancora più bella!”. La chiusura della prima edizione di “Artecontemporanea” a Chiaravalle Centrale guarda già al futuro. Il grandissimo successo della mostra proposta dall'associazione “ARTEria” e pienamente fatta propria dall'amministrazione comunale e dalla Consulta della Cultura ha lasciato, indubbiamente, il segno.

Centinaia di visitatori, ogni giorno, provenienti da tutta la regione, hanno affollato le splendide sale di Palazzo Staglianò.

Una cornice d'eccezione per capolavori straordinari (Rotella, Preti, Arman, Cascella, Festa, Enotrio...) di indiscusso valore: di circa un milione di euro il valore complessivo di mercato dei quadri esposti.

Lo spirito dell'arte e della cultura ha soffiato, potentissimo, in questi ultimi giorni a Chiaravalle Centrale, richiamando una attenzione senza precedenti. Lo hanno ribadito, più e più volte, il sindaco, Mimmo Donato, e la consigliera delegata alla Cultura, Pina Rizzo, complimentandosi con Nicola Lombardo e tutta l'associazione “ARTEria” per la meravigliosa esperienza regalata alla città delle Preserre. “L'orizzonte che immaginiamo è questo” ha sottolineato il primo cittadino, chiedendo esplicitamente di programmare fin da subito una seconda edizione dell'evento, nel 2020. E Nicola Lombardo ha subito raccolto la sfida, lasciando presagire nuovi e più ambiziosi traguardi.

La serata di chiusura è stata caratterizzata dalla performance dal vivo, soprendente e coinvolgente, del bravissimo artista Massimo Sirelli. Una passione per i graffiti e la street art, una ricerca visiva sfociata nel digital e virtual design, progetti grafici per prestigiosi marchi nazionali e internazionali come Coca Cola, Ferrero, Fiat, Rai Trade, Amarelli. Sirelli ha omaggiato Chiaravalle con una dedica speciale impressa sulla sua opera che “ARTEria” ha poi deciso di acquistare come simbolo riassuntivo dell'intera manifestazione.

Tantissimi i visitatori anche nella giornata conclusiva, giovani e appassionati, collezionisti e semplici curiosi, ma anche galleristi di fama e d'esperienza, come il romano Tonino Colloca, che hanno voluto testimoniare con la loro presenza e il loro plauso la peculiarità di una invenzione “visionaria” come “Artecontemporanea” a Chiaravalle Centrale, alla fine ripagata da un risultato di critica e pubblico superiore alle più rosee aspettative.

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