A Reggio C. la presentazione del libro "Il calcio dell'Asino. Il calvario di un giornale ribelle"

‘’Il Calcio dell’ Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)’’.

All’ incontro di mercoledì 25 settembre 2019, alle 17, neila villetta della Biblioteca Comunale ''Pietro de Nava'', via Tripepi 9, parteciperanno il sindaco della città, avv. Giuseppe Falcomatà, il relatore Pantaleone Sergi, storico del giornalismo e gli autori del libro, Ludovica de Nava e Pier Luigi Zanata. Questo saggio, il cui titolo è tratto da una trovata di Trilussa, al cui tavolo, nella saletta del Caffè Aragno di Roma, si trovavano abitualmente Gabriele Galantara, Guido Podrecca, fondatori del settimanale, e Giovanni de Nava, è uno scoop. Infatti fino ad oggi le pubblicazioni sull’ Asino, compresa l'antologia di Feltrinelli, non avevano dato il giusto rilievo al personaggio "Giva" e al suo ruolo nel giornale.

Il saggio è corredato di illustrazioni, alcune inedite (cartoni originali di Galantara) e di notizie che sono di un'attualità strepitosa (certe politiche opache del Vaticano...).

Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore. Il titolo del settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’.

La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia contro Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.

L'Asino inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il successo delle illustrazioni fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura.

Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore". Il saggio è anche uno spaccato della vita culturale, ricca di fermenti e ideali, tra la fine dell’ Ottocento e i primi decenni del Novecento in Italia.

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