Storie di emigrazione calabrese: la “fiaba” di Giuseppe “Joe” Tuccio “il poeta degli emigranti”

Giuseppe “Joe” Tuccio nacque a Campo di Calabria (RC), il 17 maggio del 1917, da Attilio Antonio Tuccio (nato il 10 marzo 1891 da Giuseppe e Domenica Napolitano) e da Maria Rosa Cassone.

I genitori di Giuseppe si erano sposati a Campo di Calabria il 9 settembre del 1916. La famiglia Tuccio era molto povera e così il padre decise di emigrare portando con se tutta la  famiglia.

I Tuccio giunsero ad “Ellis Island”, nel 1920, a bordo della “Dante Alighieri”.

La famiglia Tuccio nel 1930, dopo aver vissuto a Bedford Hills di New York , stabilì la sua residenza nel Connecticut. Giuseppe si mostrò subito voglioso di apprendere la nuova lingua e di studiare per poter “riscattare” il suo stato sociale. Soprattutto in Giuseppe “Joe” c’era una forte vena poetica. Giuseppe “Joe” conseguì la laurea alla “Columbia University” di New York dove ottenne il Master in inglese. Subito dopo gli assegnarono  riconoscimento “ Phi Beta Kappa Society ”.

Ma la letteratura e soprattutto la poesia lo resero celebre.

 Così lo descrisse il “Bridgeport Sunnday Post” nel 1944: “ un giovane ardente poeta italo-americano, con un forte desiderio di aiutare la causa degli immigrati italiani in questo paese”.

Tra i suoi innumerevoli lavori: “Childhood and Other Poems”  (Infanzia e altre poesie) un nostalgico e amorevole ricordo della sua Calabria; “My Own People” (La mia gente) un generoso appello in favore degli Italoamericani; “ Anyone Can Be a Genius: And Other Poems” (Chiunque può essere un genio: e altre poesie) una raccolta di poesie sull'amore, la vita, la politica e la religione. Le poesie furono scritte per tutta la vita dall'autore a partire dagli anni '40 fino al 2006.

Un giornalista lo definì: “il poeta degli emigranti.

Pubblicò oltre 10 libri di poesie e fu collaboratore costante della “Ridgefield Press” e di numerosi altri giornali e riviste in tutto il mondo. 

Nel 1944 fu nominato membro onorario del “Eugene Field Society” (National Association of Authors and Journalist). Fu apprezzato professore di liceo. Aprì anche una sua agenzia assicurativa a Port Chester (New York) che gestì per cinquant'anni.

Nel 1954 sposò la bellissima Rita Stazi (“Miss Italia” 1953 e poi finalista “Miss Universo” nata nel 1931). Fu un amore travolgente e duraturo dal quale arrivarono quattro figli: George, Joe, Bill e Susy.

Il padre, Attilio Antonio, forse tornò a vivere a Campo di Calabria dove morì il 26 febbraio del 1966. La madre, Maria Rosa,  morì il 10 giugno del 1972 nel Connecticut. La sua amata moglie, Rita Stazi, morì il 22 marzo del 2004. 

Giuseppe “Joe” Tuccio morì il 31 luglio del 2008.

* Presidente onorario "Ambasciatori della fame"

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