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Ucciso per una relazione con la figlia del boss, catturato il presunto responsabile

All'alba di ieri mattina i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica e della locale Stazione hanno eseguito, a Monasterace, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Cosimo Sorgiovanni, di 41 anni.

Il destinatario della misura, oltre ad essere ritenuto organico alla cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Ruga, è gravemente indiziato dell’omicidio di Alfredo Pileggi, il 38enne ucciso l’8 febbraio 2016, con 5 colpi di pistola calibro 45, mentre si trovava a bordo della sua Fiat Punto

Le indagini avviate nell'immediatezza dell'agguato hanno permesso agli investigatori di raccogliere "gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza" nei confronti di Sorgiovanni.

Per gli investigatori, il movente dell’omicidio andrebbe ricercato nella relazione extraconiugale intrattenuta da Pileggi con la figlia di un noto esponente della criminalità organizzata locale.

Le indagini hanno permesso agli inquirenti di ottenere ulteriori conferme sulle motivazioni del cruento fatto di sangue, consentendo anche di scoprire che, a maggio 2015, la vittima era stata avvicinata per chiarire la vicenda.

Il suggello alle ipotesi investigative è arrivato grazie ai risultati delle analisi scientifiche che avrebbero permesso di trovare sui vestiti e sul corpo di Sorgiovanni alcune particelle di polvere da sparo pienamente compatibili con i bossoli sequestrati sulla scena del crimine.

L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria.


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