Coronavirus, Rosi: "Si potenzia l'ospedale di Vibo e si chiude quello di Serra"

"Ho appena finito di leggere l'articolo riguardante le decisioni assunte dal commissario straordinario e dal direttore sanitario dell'Asp di Vibo Valentia in merito all'organizzazione dell'intero servizio di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Vibo Valentia e sinceramente mi è venuta la pelle d'oca. Come al solito per potenziare altrove si inveisce contro il più debole, la solita tiritera si potenzia Vibo e si chiude Serra San Bruno. Si perchè la nuova riorganizzazione prevede che gli unici due anestesisti attualmente operanti a Serra debbano trasferirsi, con effetto immediato, presso il presidio ospedaliero di Vibo. Nell'articolo si legge anche che, seppure temporaneamente, è prevista la rimodulazione dell'offerta assistenziale della rete dell'emergenza trasformando il Pronto Soccorso dell'ospedale di Serra San Bruno a Punto di Primo Intervento con la presenza H24 di una postazione medicalizzata del 118 che garantirà la presenza ed il trasporto in sicurezza dei pazienti urgenti nella rete dell'emergenza.

In poche parole con la scusa del trasferimento a Vibo degli unici due anestesisti hanno chiuso il Pronto Soccorso di Serra San Bruno. E' vero che in un momento come quello che stiamo vivendo non bisogna fare polemiche, ma non possiamo e non dobbiamo stare zitti o girarci dall'altra e far passare inosservati atti e decisioni che, se dovessero corrispondere a verità e magari concordati con qualcuno, non ci sarebbero aggettivi adeguati per definirli senza scendere nello scurrile. Tanto per intenderci, ognuno di noi può stare male e, magari, avere bisogno di essere intubato al pronto soccorso; bene se dovesse essere dato corso a questa, quantomeno bizzarra, idea di rimodulazione all'ospedale di  Serra San Bruno tutto ciò non si potrà fare, bisognerà che il paziente venga trasportato a Vibo. Tutti sappiamo che in medicina ogni minuto è fondamentale per salvare una vita, questi signori invece si inventano delibere e rimodulazioni che invece di recuperare tempo ti fanno perdere ore di viaggio prima di poter avere le cure adeguate.

Pertanto mi rivolgo ai Commissari del Comune di Serra San Bruno, alle forze politiche presenti sul territorio ed ai sindaci della zona delle Serre, affinchè abbandonino il bon ton ed facciano sentire la loro voce in difesa di quel poco che resta dell'Ospedale di Serra San Bruno e, sopratutto, del Pronto Soccorso trasformato in punto di primo intervento".

E' quanto si legge in una nota dell'ex sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi

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