Forciniti (M5s) dice No al Mes: "Se l'Unione europea ha un senso, questa è l'ultima chiamata"

"Quarant'anni fa in Italia c'erano quasi il triplo dei posti letto di adesso, ma un po' tutta l'Europa è in difficoltà dal punto di vista della risposta all'emergenza sanitaria, perché le politiche di austerità e le privatizzazioni spinte degli ultimi anni hanno ridimensionato la sanità pubblica praticamente ovunque".

E' quanto si legge in una nota del deputato M5s Francesco Forciniti.

"Con una crisi economica alle porte di proporzioni spaventose; con gli Stati Uniti che si preparano - attraverso la loro banca centrale - ad un'iniezione di liquidità mai vista prima per proteggere l'economia reale; con la Cina che è già pronta a ripartire perché ha contenuto l'epidemia prima di noi, l'Europa non può pensare di rimanere a galla utilizzando gli stessi strumenti e facendo gli stessi errori del passato.

Oggi - prosegue Forciniti - bisogna cambiare completamente ricetta, e aprire una grande fase di investimenti pubblici che siano garantiti insieme da tutti gli Stati europei.

Se invece i Paesi del Nord Europa continuano a blaterare di Mes e altre sciocchezze, temo che affonderemo tutti.

Il Mes serve per "costringere" i Paesi a ridurre il debito pubblico e azzerare il ruolo dello Stato, lasciandolo in balia dei mercati.

Ora ci serve l'esatto contrario: più debito pubblico per superare la crisi, più intervento dello Stato a garanzia dei servizi essenziali.

"Se l'Unione europea - conclude la nota - ha un senso, ora è l'ultima chiamata per dimostrarlo".

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