Alla scoperta della Calabria autentica, tra mare, borghi e montagna del versante ionico

Per dirla con Guido Piovene: "Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto. Rotta da quei torrenti in forte pendenza, non solo è diversa da zona a zona, ma muta con passaggi bruschi, nel paesaggio, nel clima, nella composizione etnica degli abitanti. È certo la più strana tra le nostre regioni. Nelle sue vaste plaghe montane talvolta non sembra d'essere nel Mezzogiorno, ma in Svizzera, nell'Alto Adige, nei paesi scandinavi. Da questo Nord immaginario si salta a foreste d'olivi, lungo coste del classico tipo mediterraneo. Vi si incuneano canyon che ricordano gli Stati Uniti, tratti di deserto africano ed angoli in cui gli edifici conservano qualche ricordo di Bisanzio. Si direbbe che qui siano franati insieme i detriti di diversi mondi; che una divinità arbitraria, dopo aver creato i continenti e le stagioni, si sia divertita a romperli per mescolarne i lucenti frantumi. Si deve a questo se i viaggiatori stranieri, in Calabria, rimangono disorientati. Non riescono a definirla. La trovano diversa, non solo dalle altre regioni italiane, ma da qualsiasi parte del mondo".

Il viaggiatore che desidera comprendere appieno la Calabria non può non visitare il Basso Ionio Calabrese, dove è possibile trovare un mix di diversi mondi mescolati insieme. Un territorio caratterizzato da antichi borghi, montagne selvagge, colline verdi, torrenti, cascate, laghi, spiagge lunghe e bianche, mare blu e cristallino.

È quello che si sviluppa lungo il nascente Distretto Turistico Regionale “Riviera e Borghi degli Angeli”, una fetta di territorio calabrese – ancora poco esplorata e conosciuta - che si articola lungo la coda del Golfo di Squillace, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria.

Un “angolo di paradiso” a quattro dimensioni naturalistiche ristrette in pochi chilometri quadrati e raggiungibili in pochi minuti: mare e spiagge, montagne e parchi naturali, laghi, fiumi e cascate, colline con uliveti e vigneti secolari, borghi medievali dai ritmi lenti e mediterranei.

Chi visita questo angolo di Calabria può godersi un litorale incontaminato, con spiagge bianche, i mar Ionio cristallino e un entroterra fantastico, rimasto ancora un po’ selvaggio e ancora tutto da esplorare.

Nel raggio di pochi chilometri si può ammirare, camminando per le viuzze di borghi millenari o visitando le “rovine” di antiche città greche e romane (Kaulon-Monasterace e Skylletion/Scolacium-Roccelletta di Borgia), un notevole patrimonio artistico, culturale e religioso, ma anche paesaggi mozzafiato e bellezze naturalistiche autentiche. Il luogo perfetto dove fare praticare un tipo di turismo “slow”, sostenibile e responsabile, molto attento alle persone, camminando lungo i tanti sentieri di montagna e facendo tappa qua e là tra un paese e l’altro, tra un belvedere mozzafiato e una spiaggia nascosta, dove vivere l’autenticità della Calabria.

La fascia ionica, famosa per le sue meravigliose coste, vanta una storia millenaria con un immenso patrimonio umano, valore aggiunto di questi luoghi da sempre aperti al mondo e vocati all’ospitalità ed all'accoglienza.

La Calabria dei borghi è un museo diffuso a cielo aperto multisensoriale ed i suoi paesi sono dei veri e propri “scrigni di bellezza” con un notevole patrimonio artistico-culturale.

Punta di diamante della “Riviera e Borghi degli Angeli” sono anche le montagne, all’interno delle Serre Calabresi, con percorsi naturalistici e trekking, cascate e panorami mozzafiato, con il limitrofo Parco naturale regionale delle Serre fino alle pendici dell’Aspromonte, la Certosa di Serra San Bruno, i siti archeologici e i parchi avventura adatti alle famiglie.

Le sue spiagge fanno parte del bellissimo lungomare naturale di oltre 150 km che, dal promontorio di Copanello-Caminia (in provincia di Catanzaro), si estende, lungo l’intero Golfo di Squillace, fino a Punta Stilo, in provincia di Reggio Calabria, punta Sud del territorio ed antica porta naturale all’antica Magna Grecia.

Spiagge libere, per lo più, e incontaminate, dove approdano ancora tranquille le tartarughe caretta-caretta, delfini e cavallucci marini, e dove stanno nidificando ora anche uccelli speciali.

E poi i numerosi borghi, musei a cielo aperto, dove Greci, Romani, Normanni, Arabi, Angioini, Borboni, Spagnoli, e persino i Francesi hanno lasciato traccia del loro passaggio, visibile nelle architetture, nelle tradizioni, nei riti contadini e nelle festività religiose, ma anche nei prodotti e nei piatti tipici.

Borghi medievali come Badolato, famoso per la sua storia di accoglienza e ospitalità, oggi divenuto “destinazione umana internazionale” ed in gran parte ri-vitalizzato grazie alla presenza di cittadini stranieri e da progetti turistico-culturali interessanti di Paese Albergo & Ospitalità Diffusa; Monasterace con la sua antica Kaulon, custode del famoso “drakon” antico mosaico di epoca ellenistica ed il suo castello medievale nel centro storico; Stilo, la Città del Sole, borgo natio di Tommaso Campanella, con il suo Monte Consolino, l’antico castello e la caratteristica e famosa Cattolica, suggestiva chiesetta bizantina; Bivongi, borgo della longevità, con il suo vino doc, con il Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis e le sue straordinarie cascate del Marmarico; Pazzano con il suo eremo e santuario Monte Stella e gli itinerari delle antiche miniere della Ferdinandea; Guardavalle, il borgo del Cardinale Syrleto, incastonato tra rocce e terreni coltivati, con i suoi palazzi gentilizi; Santa Caterina dello Ionio con i suoi antichi palmenti rupestri, mulini, sene, grotte bizantine e l’antica Torre di Sant’Antonio, una delle poche torri costiere ancora in perfetto stato di conservazione delle oltre 350 originarie che componevano il più importante sistema difensivo del Regno delle Due Sicilie; San Floro, nella collina dell’Amato, con la sua straordinaria eco-esperienza e storia della cooperitiva “Nido di Seta”, col ripristino dell’antica tradizione della bachicoltura e della produzione della seta; Sant’Andrea Apostolo dello Ionio che guarda verso il mare e conserva intatta sull’arenile un’oasi naturale con una duna esclusiva; Satriano con i suoi antichi mulini ad acqua e le sue fantastiche chiese, di epoca normanna e bizantina, affrescate; Torre di Ruggiero con il suo santuario, le sue nocciole ed i vari percorsi ed itinerari di turismo naturalistico e salutare; i tanti altri borghi dell’entroterra e delle Preserre calabresi, nell’area del “Parco regionale naturale delle Serre”, e di Monte Contessa con i loro paesaggi rurali, l’aria pulita e le migliori autentiche tradizioni popolari; Soverato e Montepaone con le spiagge lunghe bianche ed un mare blu e cristallino che confinano con le straordinarie ed esclusive baie di Caminia e Pietragrande in cui insistono scogliere e grotte marine; i borghi panoramici di Gasperina e Montauro balconi naturali sul mare; Borgia con la sua millenaria storia ed il suo affascinante “Parco srcheologico Scolacium”, sede di un Museo unico e location di eventi culturali di alto spessore. Un territorio che in gran parte verrà altresì attraversato dal Cammino basiliano Calabrese, che attraverserà l’intera Calabria da Nord a Sud, e che da sempre è caratterizzato da percorsi di trekking urbano, rurale, montano e da itinerari di ciclismo amatoriale o di Mtb.

Qui si possono vivere – durante tutto l’anno ed in base allo scorrere lento delle quattro stagioni - esperienze autentiche, rurali ed eco-culturali, enogastronomiche e religiose, a stretto contatto con la gente del posto da sempre accogliente e ospitale per indole storica, partecipando per esempio anche alle vendemmie, alla raccolta delle olive. Qui possono visitare le cantine e i frantoi delle migliori attività produttive agro-alimentari, andare alla scoperta delle antiche tradizioni eno-gastronomiche calabresi e del territorio, trascorrere momenti conviviali emozionanti ed indimenticabili nei “catoja” (gli antichi “bassi” delle case, adibite in passato a cantine e depositi familiari) accompagnati dalle dolci melodie delle musiche e dei canti popolari mediterranei. 

Proliferano qui progetti interessanti di rivitalizzazione di aree urbane e rurale con cooperative agricole e turistiche, guidate anche da giovani ritornati e rimasti in Calabria, che hanno ripreso in mano l’antica filiera della seta (dal processo di coltivazione, estrazione e colorazione, che si effettua attraverso l’impiego di elementi naturali, e successivamente la tessitura realizzata attraverso l’uso di antichi telai); esperienze di giovani agricoltori, contadini 2.0, che stanno re-investendo nella “terra” ripristinando antiche colture e costruendo con gli operatori turistici alleanze e filiere corte nell’ottica di ottimizzare sistemi di economica circolare; rinascita e rilancio di viticolture e olivicolture con la produzione di ottimi vini naturali ed oli Evo biologici di qualità, prodotti esportati anche all’estero; ristoratori con menu a Km0; giovani che hanno investito in formule di turismo lento e sostenibile promuovendo lo “scekking” (trekking con gli asini), pulendo e ripristinando sentieri naturalistici per trekking ed escursionismo di montagna, costruendo anche cooperative di comunità o comunità “slow food” per progetti di ospitalità diffusa nei borghi con una serie di servizi turistici annessi ed integrati.

Trascorrere una vacanza o un lungo soggiorno in questo pezzo di Calabria ionica, che si sta candidando a diventare distretto turistico “Riviera e borghi degli Angeli”, significa avere l’opportunità di recuperare esperienze ed sensazioni di un territorio speciale destinato ad emozionare il viaggiatore alla ricerca di un percorso lontano dai grandi itinerari di massa. 

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